Le separate in casa ed i dolori del giovane Mario (di M. Molisani)

'Basta con i selfie' tuona il sindaco di Cassino contro i suoi giovani Consiglieri. Ancora più amareggiato Mario Abbruzzese: troppe foto e poca politica. Intanto va in scena un'altra fratturina.

Mario Molisani

L'ombra nei palazzi del potere

SEPARATE IN CASA

La decisione è presa. Non è ufficiale. Ma ormai è sulla bocca di tutti: lo ha scritto pure Alessioporcu.it la settimana scorsa. Mario Commander Abbruzzese ha fatto la sua scelta: il tandem di Forza Italia da schierare alle prossime elezioni sarà composto da Pasqualino Settebellezze Ciacciarelli coordinatore provinciale pro forma di Forza Italia e da Francesca Calvani, consigliere comunale di Cassino e vice presidente del Consorzio dei Servizi Sociali del Basso Lazio. Se verranno schierati nella stessa competizione si traineranno a vicenda con il doppio voto di genere: io faccio votare a te e tu fai votare a me, tanto so possono dare due preferenze. Se verranno schierati in due competizioni diverse (uno al Parlamento e l’altro in Regione) si sosterranno in base allo stesso principio.

Ci è rimasta male Rossella Chiusaroli, consigliere comunale e provinciale. Alla quale non è bastato far notare che in due anni è passata da zero a due seggi: uno in municipio ed uno in Provincia. le donne, si sa, sono viziate. E la politica, con il potere che fornisce, ha un effetto più inebriante di uno Chanel n°5 o di una borsa di Vuitton. Non ci si accontenta mai. Il Maalox con cui far digerire la decisione a Rossella è stato: tanto la prossima consiliatura dura un paio di anni soltanto e comunque nessuno dei due verrà eletto, Mario non lo permetterà mai.

Ma le donne sono capricciose. Ed hanno bisogno di tempo per metabolizzare. Così, ieri a Roma, alla Conferenza Nazionale degli Enti Locali di Forza Italia, è andata in scena la spaccatura. Francesca Calvani con il suo clan sono andati ad omaggiare il Commander facendo numero in sala.  Con lei c’erano Pasqualino Ciacciarelli, Francesco detto Franco Evangelista, Gianrico foltachioma Langiano.

Assenti Rossellissima Chiusaroli, il potentissimo Dino Secondino e Gianluca Tartaglia.

 

 

BASTA CON I SELFIE

La sfida a distanza era palpabile già dai giorni scorsi. Il momento di massima evidenza è stato durante la cerimonia del IV Novembre.

Il gigante dimagrito C.M.D’A., al secolo Carlo Maria D’Alessandro, largo nella fascia da sindaco che abbraccia tutta la sua non più corpulenta altezza, parla di unità ritrovata a Cassino in un momento di crisi. Lo fa dal palco nel quale celebra il IV Novembre, l’Unità d’Italia, le Forze Armate.

Chissà se si riferiva solo alla storia oppure pensava anche a qualcosa di più attuale.

Però, proprio come nelle migliori scuole, mentre il maestro parla, gli studenti tutti assiepati sotto il gazebo sono distratti con i cellulari in mano. Nel palco del IV Novembre a Cassino sono tutti impegnati a cercare di dare un volto alla donna che ha portato burrasca nelle due casate presenti nella maggioranza che governa la città, pari entrambe in dignità: i Forzisti ed i Priorati.  Tutta colpa delle corde del cuore di Pasqualino “Settebellezze” Ciacciarelli (leggi qui il precedente).

Acquattati tra gli anfratti del Monumento ai Caduti è possibile gustare la scena: il gigante dimagrito, al secolo Carlo Maria D’Alessandro, rimprovera la “sua” classe.

«Questa storia degli smartphone deve finire. Soprattutto i selfie devono finire. Combinate solo guai e create pettegolezzi. State sempre a giocare con gli smartphone, smettetela e studiate di più».

Il  coordinatore de facto Mario Abbruzzese intanto legge sullo smartphone le avventure amorose del suo prestanome provinciale. E commenta “mors tua….cazzi tua“.

Mentre Mario legge e CMD’A arringa la (scarsa) folla, i selfie si sprecano.

Scattano soprattutto le Pink Lady della maggioranza, presenti in prima fila. Rossellissima Chiusaroli è sui super tacchi che può fare concorrenza alla torre di controllo di Ciampino, l’umidità e la pioggia si accaniscono a rovinarle la messa in piega fresca di parrucchiere: uno sguardo al sindaco e… clic, lo scatto rende immortale il lavoro di diffusore e spazzola.

Francesca “Ma’donna”  Calvani, con pantaloni aderenti in pelle, sempre pronta a portare il verbo… in attesa che arrivi il complemento oggetto, cattura l’attenzione della piazza per la sua mise.

Qualche metro più in la, con l’innocenza dei bambini, uno scolaro delle Elementari dice: “Ahò, Ma quello del selfie chi c***o era?“.

 

 

 

I DOLORI DEL NON GIOVANE MARIO

Ragazzini distratti dai selfie anziché pensare all’amministrazione ed alle risposte da dare agli elettori, scarso peso politico, la carica confusa con gli oneri che comporta… per il coordinatore de facto di Forza Italia Mario Abbruzzese la situazione si fa sempre più difficile da gestire.

A Roma ieri ci sono state le assenze legate alla scelta delle candidature, a Frosinone questa sera riunisce i dirigenti di Sora per tentare di cucire una pezza a colori nella storia dell’assessore scelto ‘in famiglia‘ ma che nessuno nel Partito vuole. In effetti, mai si era visto che per accontentare un consigliere (Alessandro Mosticone) che pretende di fare assessore un suo amico (Mariano Taglialatela) sul quale è stato posto il veto si decida i dare la carica a sua moglie (Silvia Ucciero coniugata Taglialatela), oltretutto mandando consuma scusa a Roma la coordinatrice del Circolo cittadino (Serena Petricca) per impedirle di opporsi e farle trovare tutto già compiuto al suo rientro. Ora tutti minacciano di andarsene (leggi qui) se non viene revocata la delega.

A Frosinone, Nicola Ottaviani ha mandato segnali molto chiari: ha gradito per niente la storia messa in giro da Mario nei giorni scorsi, e cioè che lui potesse essere candidato governatore del Lazio. Per garbo ha atteso qualche giorno ma ha passato un sacchetto di calce su quella storia, polverizzandola. Ma resta il fatto che non abbia gradito.

Mario Abbruzzese in questo periodo appare tormentato. A Roma ieri gli parlavano ma lui era con la testa in tutt’altro posto.

Addirittura se n’è andato senza nemmeno fare un intervento di fronte alla platea.

Non è da lui.

 

MA NON E’ L’UNICO

Mario Commander Abbruzzese non è l’unico ad avere problemi in casa. Con lui, anche Massimo Ruspandini ha un bel po’ di gatte da pelare.

Mettere insieme la pattuglia che andrà al Congresso nazionale non è stato facile (leggi qui Fratelli di Ceccano o Ceccanesi d’Italia)

A Sora Massimiliano Bruni gli ha mandato a dire, a mezzo stampa, che  si fa come dice lui in città alle prossime elezioni oppure sbatte la porta e lascia il Partito che ha contribuito a fondare.

Non vanno meglio le cose per i Fratelli di Cassino. Lo ha raccontato in modo magistrale il quotidiano L’Inchiesta, diretto da Stefano Di Scanno. Così come segue.

La Sala Di Biasio sta diventando una fonte inesauribile di strani casi della politica. Prima sono spuntati i sette consiglieri comunali con in tasca la tessera del Partito Democratico “dispersi” in cinque diversi gruppi consiliari in attesa di trovare una casa comune, mentre in queste ore, ironia della sorte, spunta fuori un capogruppo di un Partito che però non ha la tessera.

Roba da far salire il sangue al cervello ai senza patria del Pd.

Il capogruppo è Antonio Valente, il gruppo è quello di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale.

Delle due situazioni a questo punto è anche complicato capire qual è quella più paradossale. Oggettivamente la dispersione dei Dem è figlia di una situazione complicatissima che ha visto i consiglieri prendersi a pesci in faccia fino alla scorsa settimana e poi, dalla mattina alla sera, a dover diventare per forza “amici” per via di per un accordo firmato per il congresso cittadino.

Detto questo mantenere in vita cinque gruppi (con cinque capigruppo) per sette consiglieri non fa sorridere, ma ridere.

Di contro farsi la tessera ad un Partito che ti ha aperto le porte del Consiglio comunale non è poi una così complicata e vincolante, ma fino ad oggi Antonio Valente non ne ha proprio voluto sapere di riempire quel modulo e con la fine del tesseramento 2017 potrebbe essere arrivata al capolinea anche la sua esperienza tra le fila di Giorgia Meloni.

La pazienza dei dirigenti provinciali e regionali, secondo le indiscrezioni, sarebbe arrivata al limite tanto che sulla scrivania del presidente del Consiglio Comunale Dino Secondino e del sindaco Carlo Maria D’Alessandro ci sarebbe già una nota ufficiale con cui si dichiara che a parlare a nome e per conto di Fratelli d’Italia all’interno della maggioranza da oggi in poi sarà il consigliere Rosario Franchitto.

Almeno lui la tessera in tasca ce l’ha!