Marangoni brucia un pezzo della Maggioranza: l’AltrAnagni se ne va

L'AltrAnagni lascia la maggioranza: non accetta la linea adottata dal sindaco sul caso Marangoni e la mancata impugnazione della riaccensione.

L’AltraAnagni prende cappello e se ne va: lascia la maggioranza guidata dal colonnello Fausto Bassetta. Il gruppo consiliare, uscendo sbatte la porta: chiede al sindaco di dimettersi.

Lo ha annunciato il consigliere Alberto Floridi, nel corso di una conferenza stampa.

 

La decisione è legata all’atteggiamento avuto dall’amministrazione comunale in merito al caso Marangoni: non ha impugnato al Tar la determinazione della Regione Lazio del 27 luglio 2017 con cui ha autorizzato il riavvio dell’impianto di termovalorizzazione e recupero energetico da pneumatici fuori uso. Un carico ambientale da 15.000 tonnellate di pneumatici all’anno.

 

Il ricorso non c’è. Eppure si era impegnata a farlo.

I termini per presentare l’impugnazione scadevano il 30 ottobre, cioè 60 giorni (più altri trenta per tenere conto della pausa estiva nei tribunali) dopo la notifica del provvedimento.

Il 26 settembre l’amministrazione comunale aveva incaricato l’avvocato Antonio Poli di Velletri di impugnare al Tar la determina regionale. Ma una ventina di giorni più tardi lo studio legale comunicava di rinunciare all’incarico. Che veniva affidato allora all’avvocato Maria Alessandra Sandulli il 2 novembre.

 

Perché non ha presentato il ricorso? L’amministrazione ha spiegato che si è trattato di una scelta strategica: ha ritenuto più utile presentare un ricorso straordinario al Capo dello Stato.

 

BASSETTA ALLA LEOPOLDA

Il sindaco Fausto Bassetta apprende la notizia mentre è alla Leopolda, impegnato nei lavori al tavolo sulla Valle del Sacco coordinato dal deputato Nazzareno Pilozzi.

Nei giorni scorsi il collega Pierfederico Pernarella de Il Messaggero gli aveva chiesto di spiegare la scelta del ricorso al Presidente della Repubblica anziché al Tar.

 

Proviamo a chiedere maggiori chiarimenti al sindaco Fausto Bassetta. «Presenteremo un ricorso straordinario», riferisce il primo cittadino.

«Al Capo dello Stato?» Il sindaco non ha voluto aggiungere altro.

Sì, comunque, il ricorso straordinario a cui ha accennato Bassetta è quello al Capo dello Stato dal momento che non ci sono altre alternative: in questo caso il tempo per presentare ricorso è di 120 giorni. Ma ovviamente, vista la sua eccezionalità, si tratta di una trafila molto lunga e più complessa.

Il consigliere provinciale del Pd, con delega all’ambiente, Maurizio Bondatti, è caduto dalle nuvole e riferisce di sapere che il ricorso al Tar è stato presentato. «Ne è sicuro?», chiediamo. «Non sono l’ufficio legale, mi perdoni, devo lavorare», risponde.

Ad oggi a chiedere al Tar l’annullamento dell’autorizzazione al termovalorizzatore Marangoni sono state soltanto le associazioni, con due ricorsi: uno di Civis di Ferentino e l’altro delle gruppo composto da Anagni Viva, Retuvasa, Das, i comitati Osteria della Fontana e San Bartolomeo.

 

 

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