Un sms alle 21: Di Rollo rinuncia alla Saf. Ma reclama la Regione

Con un sms a Francesco De Angelis e Francesco Mosillo, Barbara Di Rollo rinuncia alla candidatura alla Saf. Ma ora reclama la Regione. Una soluzione. Ma anche un problema.

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

Barbara Di Rollo ritira la propria disponibilità a candidarsi per la presidenza della Saf.

Lo ha comunicato questa sera alle 21 con due messaggi. Uno lo ha inviato al capo della corrente maggioritaria del Pd provinciale Francesco De Angelis che l’aveva indicata come successore del dimissionario Mauro Vicano. L’altro lo ha spedito al responsabile politico cittadino della componente, Francesco Mosillo.

Poche parole, una sola frase: “Ritiro della mia disponibilità a candidarmi alla presidenza della Saf“.

Ma la frase prosegue: “Preferisco candidarmi alle Regionali“.

Quella frase è una soluzione e allo stesso tempo una rogna per Francesco De Angelis.

 

UNA SOLUZIONE ED UNA ROGNA

Il leader di Pensare Democratico aveva avviato questa sera le consultazioni con i sindaci della sua componente. (leggi qui ‘Saf, il consulto di De Angelis con i sindaci’). Saranno loro ad eleggere il nuovo presidente della società per azioni che governa il ciclo dei rifiuti in provincia di Frosinone, gestisce lo stabilimento di Colfelice per la lavorazione delle immondizie trasformandole in combustibile per il termovalorizzatore di San Vittore del Lazio.

Il nome di Barbara Di Rollo, infatti, aveva incontrato le resistenze delle altre componenti Dem: quella del senatore Francesco Scalia e quella del segretario provinciale Simone Costanzo. Aveva registrato il no di Forza Italia. Correva il rischio di essere la motivazione per una nuova spaccatura interna. Proprio per questo motivo Francesco De Angelis aveva avviato la consultazione.

La consigliera comunale di Cassino e manager del gruppo sanitario Neuromed però non gli ha dato il tempo di finire le chiamate. Nel pieno della partita Juventus – Crotone, momento sacro per De Angelis, gli ha mandato il messaggio con cui lo toglie dall’imbarazzo e sgombra il campo, dando il via libera ad una sostituzione in corsa.

Una soluzione.

 

ORA DOVE LA METTO?

Ma allo stesso tempo è anche anche una rogna. E di quelle pesanti.

Perché Barbara Di Rollo deve essere ricollocata. Non può essere tenuta in panchina. Perché ha un peso politico non di secondo piano: quindici mesi fa ha preso 417 preferenze alle Comunali di Cassino ed è stata la più votata nello schieramento che sosteneva l’elezione a sindaco di Francesco Mosillo. Ha una capacità di mobilitazione che può sviluppare molto di più se proiettata sull’intero territorio provinciale. Per questo era stata destinata alle Regionali, in tandem con Mauro Buschini: per votarsi in modo reciproco grazie alla nuova possibilità della doppia preferenza di genere.

La decisione di spostarla alla Saf rispondeva a due esigenze precise: mettere una persona di fiducia in un posto strategico per Francesco De Angelis, liberare allo stesso tempo un posto per le Regionali nel quale collocare la storica bandiera degli orfiniani ciociari Sara Battisti. Metterla lì eliminava per De Angelis il rischio di essere scavalcato dalla Battisti in quota rosa per le prossime elezioni alla Camera.

Infatti, nei giorni scorsi, Matteo Orfini è venuto a Cassino ed ha ufficializzato: Francesco De Angelis candidato alla Camera, Sara Battisti e Mauro Buschini alle Regionali. (leggi qui ‘Orfini lancia la candidatura di De Angelis’)

 

BARBARA VUOLE LA REGIONE

la seconda parte del messaggio mandato in serata da Barbara Di Rollo ai due leader è chiara: vuole essere riposizionata nella lista per le prossime regionali. Altrimenti c’è il rischio che non si senta stimolata a generare tutta la potenza elettorale di cui è capace. Sia lei e sia Francesco Mosillo.

Una bella rogna per Francesco De Angelis. Non solo una soluzione.