«Ottaviani se ne vuole andare? Si accomodi fuori e poi ridiamo…

Il presidente dimissionario della Saf non rilascia dichiarazioni. ma le frasi dette ieri dal sindaco di Frosinone lo hanno infastidito. Al punto che ieri sera, a cena...

Il locale è fuori da Frosinone, poco lontano. Sta in campagna: cucina buona ma non viene considerato ‘in‘, per questo nessun politico lo frequenta. È il posto ideale dove cenare per il presidente dimissionario della Saf Mauro Vicano ed i suoi amici.

L’ironia della sorte vuole che la specialità della casa sia la carne alla brace. Il presidente non ne mangia, il suo menù si è ristretto ancora da quando ha deciso di candidarsi al Senato ed ha perso una decina di chili. I suoi commensali invece prendono un vassoio di arrosto misto e delle bruschette, con vino della casa.

Il piatto più interessante però è quello politico. Parlano del Pd, delle prossime elezioni, delle strade per individuare il futuro presidente della Società Ambiente Frosinone. Commentano anche l’intervento fatto nella mattinata da Nicola Ottaviani: il sindaco di Frosinone ha detto di essere pronto ad uscire dalla società che vede insieme tutti i Comuni della provincia di Frosinone per gestire il ciclo dei rifiuti. (leggi qui ‘Saf, Ottaviani non ci vede chiaro: «Fuori le cifre o andiamo via»)

È su questo che Mauro Vicano si appassiona ed alza il tono della voce. O forse, in realtà, sarà quel triste piatto di verdura ripassata che è il suo piatto principale mentre gli altri assaporano lo scottadito.

 

«E certo che l’ho letto quello che dice Ottaviani. Quello è AlessioPorcu.it che gli dà fiato. Dice che vuole vedere le cifre? E perché: non le sa le cifre, non è socio della Saf pure il suo Comune?»

Nicola Ottaviani aveva detto di voler vedere le cifre in modo da poter calcolare il costo per tonnellata smaltita dalla Saf. Non sospetta sprechi: ma pone il dubbio se sia ancora conveniente trattare i rifiuti con un principio che è ancora quello degli anni Ottanta. «Negli ultimi vent’anni, nessuna altra provincia ha più fatto come noi, un motivo deve esserci» aveva detto il sindaco, ipotizzando la possibilità di uscire dalla SpA.

 

«Se ne vuole andare? E si accomodi. Dove pensa di andare? Ma lo sa che Napoli manda i rifiuti in Portogallo ed in Germania? Non si è chiesto perché Roma li spedisce in Austria? Gli unici impianti simili a quello Saf disponibili in zona sono quelli di Roma e non ce la fanno a smaltire l’immondizia loro, figurati se possono prendere la nostra. Gli altri stanno ad Aprilia e sono quelli della Rida Ambiente: se vuole, si accomodi… »

 

Il ragionamento di Ottaviani era: se costa meno, i rifiuti portiamoli da un’altra parte, non siamo obbligati a tenere in piedi Saf se ci costa più di quanto conviene.

«Ma che ragionamento è? Da noi paga 118 euro a tonnellata mentre da Rida costa 135 euro: in più devi metterci altri 25 euro a tonnellata per portarli con i camion fino ad Aprilia, altrettanti per riportare indietro il rifiuto lavorato e scaricare poi alla Mad tutto quello che è avanzato». Scansa uno spicchio d’aglio che è nella verdura come se fosse veleno e poi riprende: «Qui il vero problema è un altro: l’impianto è stato costruito e dimensionato per un’altra epoca, così com’è oggi o prende anche i rifiuti da fuori oppure non conviene. Meno male che me ne sono andato. Non è possibile che la Germania, l’Austria, il Portogallo cercano i rifiuti e noi che li abbiamo non li sfruttiamo. ma che sono più stupidi di  noi i tedeschi?»

 

 

Tra le persone a tavola ce n’è uno che non la pensa come lui. Gli dice: Mauro, però oramai il mondo è cambiato, tutti stiamo facendo la differenziata, da me sta quasi al 90%, Frosinone prima o poi dovrà rassegnarsi e iniziare a fare sul serio sta benedetta differenziata. E alla Saf ci arriverà ancora meno…

«Ahò, mò veli faccio io due conti: lo scorso anno Ottaviani ha portato a Colfelice 25mila tonnellate di indifferenziata. E per quanto puoi spingere sulla differenziata, una quota di indifferenziato rimane sempre. Puoi scendere a 18mila tonnellate, ma sempre le devi smaltire. E dove le porti? Se lui se ne vuole andare non dicesse ca…te non ha bisogno del Codice Civile. La verità è che sa benissimo che non gli conviene uscire dalla Società. Poi le bollette per i cittadini si moltiplicherebbero: e come si giustifica quando a Frosinone si paga una cifra e poi a Torrice, Sgurgola, Arnara, si paga un terzo o la metà in meno?»

 

Quando portano il dolce, rigorosamente casereccio, per il presidente dimissionario è il momento dei bilanci: «Ho sbagliato. Io ho sbagliato a non lavorare per far capire ai Comuni quanto fosse importante… quanto è importante la Saf. Ma se ne accorgeranno presto, molto presto. Se non cambiano mentalità dureranno poco».

 

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