Il rebus di Mario ed il vice sindaco oscurato (Conte della Selvotta)

I telegrammi (fiorentini) del Conte della Selvotta. Il rebus di Mario. Il silenzioso presidente d'Aula. Il vice sindaco oscurato. La pace con gli anziani. Sebastianelli, il dinosauro contro il Leone. Che fine ha fatto CMD'A?

Domenico Malatesta

Conte della Selvotta

 

IL REBUS DI MARIO ABBRUZZESE

Sulle rive dell’Arno, in quel di Rignano (babbo Renzi è nostro dirimpettaio), giungono da Cassino al Conte della Selvotta telegrammi in codice rosso dal cronista a vita Domenico Tortolano piuttosto preoccupanti. Perché i maligni comunali e di Partito dipingono Mario Abbruzzese avvolto in tuniche azzurre dilaniato da rebus di epoche romane.

Candidato alla Regione, con spese, e in barba a quelli che litigano per occupare il suo posto dorato? O candidato alla Camera in due collegi per evitare brutte sorprese?

E’ questo il feroce rebus. M.A. sa anche che avversari interni ed esterni, e tra questi molti sindaci di centrodestra, sono pronti a silurarlo in una candidatura alla Camera. Quindi M.A. convoca ogni giorno l’oracolo. Il quale fa scena muta.

 

IL PRESIDENTE D’AULA SILENZIOSO

Il presidente dell’aula consiliare di Cassino, al secolo Dino Secondino, cerimoniere abbaziale ma ciellino prima e forzista poi, è silenzioso sulle candidature.

Aspettava in silenzio, da prudenza familiare-democristiana, la “chiamata” dal commander in chief. Ma non è arrivata.

L’aspettava anche l’ex bionda Rossella Chiusaroli. E così ora i due forzisti fanno coppia, in silenzio, e giammai sosterranno la coppia forzata Ciacciarelli-Calvani.

Chissà se sosterranno il loro capo? Un altro rebus. Hanno telegrafato da San Giorgio a Liri al Conte della Selvotta (mentre passeggiava sul ponte dell’Arno, in quel di Rignano, in attesa di babbo Renzi) che nel corso della recente cena cui sono stati parchi commensali l’eroico presidente dell’indomita Comunità Montana di Arce (sopravvissuta con pervicacia alla liquidazione) Gianluca Quadrini, il morigerato presidente della più modesta Comunità Montana di Esperia Oreste De Bellis,  qualcuno degli attovagliati ha domandato: «Ma… Se noi non volessimo votare Ciacciarelli? Ci date un candidato alternativo che sia di queste zone?».

Mario ha già sparso il diserbante.

 

IL VICE SINDACO OSCURATO

Carmelo Palombo, medico di professione, vice sindaco e assessore diviso tra gli impegni in NcS e il suo ufficio nel palazzo comunale, presidiato dal cronista a vita, viene di tanto in tanto oscurato. Chi vuole offuscarlo?

Dalle stanze vicine, dicono i maligni, altri (identificati in sindaco, assessori e consiglieri) parlano a bassa voce, anche per non farsi ascoltare dal cronista eterno sordo all’orecchio destro. E così, ripetono dalle stanze occupate dal cerimoniere abbaziale il bendettino Leone e da CMD’A, la colpa è dell’assessore Palombo se si perdono i finanziamenti dei progetti.

Il cerimoniere di scuola monastica e di scuola politica di M.A., Benedetto Leone, avverte: ”Ma volete i finanziamenti senza andare mai alla Regione a spiegare i progetti. E poi criticate le minoranze e il presidente della Regione? Un errore di valutazione. Fate piuttosto le cose fatte bene. Accusare gli altri si ritorce contro. E’ segno di debolezza politica. E fanno bene a prenderci in giro”. Ipse dixit.

 

SEBASTIANELLI IL DINOSAURO CONTRO IL LEONE

Per colpa degli anziani e di quei vecchi in Jaguar e in Mercedes è scoppiata la guerra tra il consigliere ribelle Giuseppe Sebastianelli e l’assessore Benedetto Leone.

Il dialogo, secondo i telegrammi arrivati al Conte.

Sebastianelli: “Ti hanno contestato in questi mesi, hai fatto votare e poi hai dato ordine a Matera di annullare le elezioni e hai nominato un commissario della vostra parte. Hai beffato gli anziani. Chiederò al tuo capo (Mario Abbruzzese) di farti cacciare da assessore. A costo anche di votarlo!

Leone: ”Sei un vecchio dinosauro della politica. Vai in pensione! Io sto facendo rispettare le regole al centro anziani. Detteremo le leggi ovunque sono i fuorilegge”.

Sebastianelli: ”A me dinosauro? Ho chiamato M.A. il quale mi ha garantito (anche se è bugiardo) che ti caccerà”.

Leone, serafico da monaco: ”Ci vedremo venerdi prossimo in consiglio. Ascolterai la mia risposta alla tua interrogazione”.

Il guanto di sfida è gettato.

Il Conte della Selvotta rientrerà in tempo per assistervi.

 

LA PACE CON GLI ANZIANI

L’assessore Leone rassicura gli anziani e se stesso. “Io ho fatto pace con gli anziani. Vado d’accordo, ma da sempre, con gli anziani e con i responsabili vecchi e nuovi. Chiarita la confusione sui tesserati avranno tutto il mio sostegno. Vanno capiti. Sono anziani, sono sordi e non ci vedono bene e forse non hanno scritto bene i nomi e la provenienza. Perciò li giustifico. Adesso gli spiego le leggi che devono rispettare e li faccio rivotare. Dall’indizione di nuove elezioni devono passare, per legge, 20 giorni e poi possono governare, però rispettando le leggi e il comune che comanda e il sottoscritto assessore. Il 27 dicembre si vota al centro anziani di S.Angelo.”

Ieri sera l’assessore Leone è stato alla cena del centro di San Pasquale organizzata dal presidente Mario Valente.

Leone: ”Qui le leggi vengono rispettate”.

Però il capo servizio comunale Pasqualino Matera è arrabbiato (per fatti suoi e non suoi) e ripete: ”Quel centro di via Bembo io lo faccio chiudere”.

Leone: ”Comando io. Il centro non si chiude”.

Applausi dai vecchi che oggi, domenica, saranno al pranzo sociale in un noto ristorante ad un prezzo stracciato, appena 10 euro, con un ricco menu, studiato e voluto dall’ex vice presidente, poi presidente eletto e poi decaduto per commissariamento e che sarà rieletto il 20 gennaio 2018 per alzata di mano.

Intanto ieri sera Leone, prima di andare alla cena dei vecchi, ha brindato all’Osteria del Santo Bevitore (la sua) al tavolo di ogni sabato sera con M.A., con Dino Secondino e con l’avvocato Pascarella coniuge della candidata Francesca Calvani.

 

DOV’E’ CMD’A?

Sta telegrafando al blog di AlessioPorcu.it dicono i maligni del palazzo. I quali aggiungono: No, è Rossella Chiusaroli che telegrafa e si spaccia per Carlo Maria. Per il corridoio comunale si aggira il consigliere Gianrico Langiano dalla chioma grigiastra il quale non comprende perché gli hanno ridotto il budget per il villaggio di Natale. Infatti gli hanno dato 4 casette in piazza Labriola. Ma sono vuote. “Che fallimento” Esclama. Ma nessuno lo sente per altri impegni. Vedi le candidature.

Dal fondo del corridoio spunta Leone arrabbiato: ”La dirigente, nominata il 20 giugno 2016 dall’ex segretario comunale, il giorno prima del nostro insediamento, sta facendo un bilancio tecnico. Mi ha ridotto i fondi al sociale”.

Rivolto a quelli che non lavorano come lui: ”Mi fate fare solo brutte figure. Per colpa di chi, assessori e consiglieri, non studia i bandi e li segue alla regione perdiamo progetti e soldi e poi date la colpa all’opposizione. Non siete nemmeno intelligenti a stare zitti. Rispettate il ruolo delle opposizioni e riflettete sui vostri errori. Non capite nulla di politica e di rispetto dei ruoli. Andate a scuola di politica”.

Così il Leone parlò ai sordi, agli ignoranti e agli analfabeti della politica. Leone, serio, avvertì: ”Così perdiamo consensi e voti”.