Torte in faccia nel Centrodestra: torneranno dal 5 marzo

Tutti sul carro del (presunto) vincitore. Ma cosa accadrà dopo le elezioni del 5 marzo? Riusciranno tutti a stare nel Centrodestra? O torneranno le torte in faccia?

Adesso stanno tornando tutti nel centrodestra, a livello nazionale ma anche provinciale. Ma cosa succederà quando, il 5 marzo, le elezioni politiche saranno terminate e sul territorio si dovranno trovare strategie unitarie per le comunali, le provinciali e gli enti intermedi? Quando cioè non ci sarà più quel “collante” enorme che si chiama Silvio Berlusconi?

 

Alfredo Pallone, leader provinciale e regionale indiscusso prima di Alternativa Popolare e adesso di Noi con l’Italia, ha rotto da anni sul piano politico con Mario Abbruzzese, prossimo parlamentare di Forza Italia. Difficile, anzi impossibile immaginare che, chiusa la parentesi attuale, i due possano davvero tornare ai tempi della prima Forza Italia, quando però era Pallone a dare le carte. Non Abbruzzese, che adesso non ha alcuna intenzione di tornare indietro nel tempo.

Probabile anche che Pallone possa guardare nella direzione del sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani, il quale però sembra ormai in pianta stabile nel cerchio ristrettissimo del presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani.

Come se non bastasse, siamo sicuri che Fratelli d’Italia e Noi con Salvini in provincia avranno linee comuni con Forza Italia. In tutti questi anni non è successo e difficilmente Alessandro Foglietta, Paolo Pulciani e Massimo Ruspandini inizieranno dopo il 4 marzo. Stesso discorso per Fabio Forte.

 

Nelle ultime ore Giuseppe Patrizi è tornato nell’area del centrodestra, come presidente dell’Udc di Lorenzo Cesa, che fa parte della cosiddetta quarta gamba del centrodestra. Patrizi è stato commissario dell’Amministrazione Provinciale e alle elezioni provinciali del 2014 poteva essere il candidato dell’intera coalizione di centrodestra. Nessuno lo ha supportato. Giuseppe Patrizi ha sbattuto la porta e ha rotto con tutti: all’inizio con Antonello Iannarilli, poi con Mario Abbruzzese, quindi con Alfredo Pallone. Non sono fratture che si ricompongono.

 

Quando non ci sarà più Silvio Berlusconi in campo in prima persona, per il centrodestra locale torneranno le … torte in faccia.