Il futuro insondabile del Pd e l’importanza dell’intesa sulla reggenza

Il futuro del Partito Democratico in questa fase è insondabile. L'intesa sulla reggenza è fondamentale, soprattutto per gli equilibri successivi alle elezioni.

Al prossimo congresso provinciale del Partito Democratico in provincia di Frosinone potrà succedere di tutto.

Dipenderà da come andrà la campagna elettorale.

Quello che al momento ha più possibilità di essere confermato nel ruolo è Mauro Buschini, che come consigliere regionale dovrebbe rientrare. 
Gli altri invece dovranno combattere una battaglia politica terribile, con nessuna certezza di vincerla. I senatori Francesco Scalia e Maria Spilabotte, il deputato Nazzareno Pilozzi, il presidente del Consorzio Asi Francesco De Angelis, il consigliere regionale Marino Fardelli, il segretario Simone Costanzo, il vicesegretario Sara Battisti.

 

Per questi motivi l’accordo sulla “reggenza” sarà importante. Perché un conto è se Domenico Alfieri si limiterà a gestire per un mese e poi ad accompagnare il Partito al congresso. Altro discorso invece se il presidente del Pd chiederà ai leader una sorta di “prelazione” sulla prossima segreteria provinciale.

Perché questo “passaggio” andrebbe a definire molti confini.

Inoltre non si sa nemmeno quello che potrà succedere a livello nazionale: se Matteo Renzi resterà alla guida del Partito, se Paolo Gentiloni farà ancora il presidente del consiglio, se Carlo Calenda resterà nel centrosinistra, se Marco Minniti e Dario Franceschini cercheranno spazi più ampi nei Dem.

Se, soprattutto, Nicola Zingaretti deciderà di impegnarsi pure nella gestione del Partito. Certamente le maggioranze e le minoranze nell’assemblea congressuale del Pd avranno un peso.

Però se dovesse, per esempio, tramontare la contrapposizione De Angelis-Scalia, allora si aprirebbero scenari completamente diversi. L’intesa sulla reggenza sarà importante. Non decisiva per il futuro, ma importante sì.

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