Il lavoro sparito, l’ambiente e i giovani: le sfide del 2018 (di L. D’Arpino)

Ambiente, lavoro, giovani: le campagne elettorali di tutti i candidati, tra pochi giorni, inizieranno a martellarci su questi temi. Ma questa volta sarà facile fare differenza tra verità e bugie.

Luciano D'Arpino

Giornalista, Regista e Autore teatrale, dirige la redazione di Frosinone de 'Il Messaggero'

Luciano D’Arpino

per Il Messaggero

ed Frosinone

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Ambiente, lavoro e giovani: tre emergenze sul tappeto in Ciociaria che attendono risposte nel 2018 e che si incrociano quest’anno con la lunga campagna elettorale per le elezioni politiche e regionali del 4 marzo, nel corso della quale fioccheranno le promesse più disparate.

 

Stavolta, però, sarà forse più semplice discernere i bluff dai progetti concreti in quanto vi sono problemi urgentissimi che richiedono risposte immediate. 

 

Il primo è quello del lavoro, con i casi Ideal Standard e Fca. L’azienda di Roccasecca ha annunciato che entro febbraio chiuderà la fabbrica che produce utili e licenzierà 320 persone. A nulla sono serviti finora gli appelli dei politici e dei sindacati visto che non c’è alcuna volontà di trattare. L’ultima flebile speranza è riposta adesso nel vertice al Ministero che si terrà venerdì prossimo.

Per quanto riguarda lo stabilimento automobilistico di Cassino, invece, dopo i 520 interinali licenziati, ora sono con il fiato sospeso altri 300 giovani a cui scadrà il contratto a fine gennaio e nessuno sa dire se, e quando, saranno rinnovati in quanto è ancora bloccato il mercato cinese delle auto.

L’altra faccia della medaglia della questione lavoro è l’allarme lanciato dalla piccole imprese di Unindustria che lamentano gli ostacoli a nuovi progetti di sviluppo frapposti dalla burocrazia (Provincia e Regione) in materia di Aia (autorizzazioni integrate ambientali).

Visti i tempi biblici di attesa, gli imprenditori preferiscono investire altrove e così sfumano centinaia di posti di lavoro potenziali.

 

Il secondo problema da affrontare nel 2018 è quello dell’ambiente: dall’avvio della bonifica della martoriata Valle del Sacco, annunciata più volte ma mai partita effettivamente, alla lotta alle polveri sottili che vede Frosinone e Ceccano al vertice della graduatoria nazionale per la pessima qualità dell’aria.

Nel capoluogo sono stati annunciati controlli a tappeto sulle caldaie: ora bisognerà vedere come e quanti saranno gli impianti controllati entro la fine dell’anno.

Di sicuro non bastano più le domeniche ecologiche e le targhe alterne. Ma questo è comunque un problema che va affrontato a livello intercomunale e finora i sindaci non sono mai riusciti neanche a sedersi attorno a un tavolo.

L’ultimo problema da affrontare è quello dei giovani senza prospettive una volta ultimata la scuola e l’università. Qui siamo all’anno zero perché nessuno ne parla. Si spera in un 2018 diverso.

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