E Mario tuonò: «Non fate vedere il mio materiale? Allora da oggi continuate soli»

Sfuriata di Mario Abbruzzese durante la serata - evento a Sora. Scopre che non stanno distribuendo il materiale elettorale di Ciacciarelli ma solo quello della candidata locale. «E allora da oggi andate avanti da soli!»

C’è la folla delle grandi occasioni, al Valentino. Centinaia e centinaia di persone: come in tutte le altre tappe di questo tour elettorale di Mario Abbruzzese. C’è aria di trionfo e anche Sora tutti sono pronti a correre in soccorso del vincitore: una comparsata è sempre meglio farla “ché se poi lo eleggono glielo posso ricordare”.

Una folla così a Sora non si vedeva dagli anni d’oro della Prima Repubblica. Un colpo d’occhio che sazia la vista di Stefano Parisi, il candidato governatore del Lazio trovato dal Centrodestra poco prima che suonasse il gong, al termine di una disastrosa selezione fatta di veti incrociati capaci di paralizzare tutto fino allo scadere.

In prima fila a Sora siede pacioso il sindaco di Cassino Carlo Maria D’Alessandro, al suo fianco – come per aumentare il contrasto visivo – trova posto un segaligno consigliere comunale Gianrico Langiano. Da Frosinone si muove addirittura Nicola Ottaviani: ora che l’affronto delle mancate candidature per il Capoluogo è stato lavato scippando a Cassino il Coordinamento provinciale del Partito, pure lui si fa vedere con Mario. Prima però è stato a dare la benedizione anche al comitato dell’altro candidato alle Regionali: Antonello Iannarilli.

I candidati ci sono tutti: Mario Abbruzzese in attesa del 5 marzo per poter dire ufficialmente di essere diventato Deputato, il suo pupillo Pasquale Ciacciarelli al quale ha destinato il suo attuale trono in Regione, il bomber a riposo Beppe Incocciati che sembra appena uscito dalla palestra per reggere il peso di palazzo Madama una volta entrato in Senato. L’assessore comunale di Sora Veronica Di Ruscio, aspirante pure lei alla Regione, fa gli onori di casa. Fatica non poco a farsi spazio, tra la folla, il candidato governatore Stefano Parisi con le sue Energie per l’Italia.

Ma allora perché Mario Abbruzzese ad un certo punto perde le staffe? E perché innesca una delle sue proverbiali sfuriate, facendo girare tutta la sala?

Ad organizzare l’evento – e sostenere le spese – sono state le due segreterie unite: quella di Mario e quella della candidata locale Veronica Di Ruscio. Ma Mario ha scoperto che alla folla stanno distribuendo solo il materiale elettorale dell’assessora: stanno spiegando come si vota ma solo per lei.

Nessuno, insomma, sta distribuendo i fac-simile per la Camera, né per il Senato, soprattutto non stanno spingendo per Pasquale Ciacciarelli.

Mario esplode. Diventa livido in faccia. «Io vi porto qui il sindaco di Cassino per far vedere la nostra serietà e voi non fate vedere il nostro materiale!!» Dopo uno show dei suoi, nel quale cazzìa chiunque gli capiti a tiro, il prossimo deputato tuona il suo anatema su Sora: «E allora da questo momento andate avanti da soli».

La partenza in auto è con tanto di sgommata, sotto gli occhi esterrefatti del neo coordinatore e commissario provinciale del Partito, Adriano Piacentini.

Chissà se ha capito che il buongiorno si vede dal mattino.

 

 

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