E Mario rivendica subito un ministero per Ciacciarelli (di M. Molisani)

La lunga notte di Mario Abbruzzese con i suoi colonnelli al Grey Club di Isola del Liri. Festa fino all'alba. Telefonate di Tajani e Parisi. Rivendicato l'assessorato alle Infrastrutture

Mario Molisani

L'ombra nei palazzi del potere

Alla fine non si sono presentati. Ma hanno telefonato. In pieno Berlusconi Style, il presidente del Consiglio dei Ministri designato Antonio Tajani ed il Governatore del Lazio candidato Stefano Parisi, non si sono presentati alla festa di ringraziamento esclusivissima tenuta ieri sera da Mario Abbruzzese per la squadra che in questi mesi di campagna elettorale lo ha supportato. E soprattutto sopportato.

Il premier (designato) ed il governatore (incaricato) dovevano essere il colpo a sorpresa. Con cui mostrare a tutti la nuova forza assunta da Mario da quando è diventato (in petore, ora toccherà alle urne) Parlamentare.

Si sono fatti vivi. Ma al telefono, non in carne ed ossa: proprio così come fa Berlusconi. Ma per Mario fa poca differenza. Ne ha approfittato subito per piazzare il colpo a Stefano Parisi: parlando con lui, Mario Abbruzzese ha rivendicato un assessorato regionale per la Provincia di Frosinone e non uno qualsiasi ma quello ben sostanzioso alle Infrastrutture.

 

IL GENERALE E L’INVINCIBILE ESERCITO

La serata al Grey Club di isola del Liri doveva restare segretissima. Perché chi non è stato invitato non nel pectore di Mario. Vietate le foto, guai a chattare via WhatsApp. Non fatemi ritrovare ancora una volta su Alessioporcu.it ha ammonito Mario.

La celebrazione del vincitore (in attesa delle urne) è affidata ad un video. La sala diventa buia, i lampi di luce illuminano lo schermo. “Questa è la storia di un generale e del suo invincibile esercito”: risuoneranno per sempre le parole in coda al video che ha raccolto le immagini della campagna elettorale del Commander in Chief, Mario Abbruzzese.

Un filmato proiettato in esclusiva solo per la sua platea selezionatissima, nella quale gli inviti li ha controllati ad uno ad uno direttamente lo stesso M.A.

A far da cornice alle immagini, musiche che ricordavano quelle composte da Hans Zimmer and Lisa Gerrard per il leggendario film “Il Gladiatore” e applausi scroscianti ad ogni foto.

SERATA RISTRETTA

Una serata ristretta per poco meno di duecento persone e dove hanno preso posto tra gli amministratori più gettonati il sindaco di Frosinone, Nicola ora tocca a me Ottaviani accompagnato dalla consorte che non lo ha mollato nemmeno un passo. Ma anche il sindaco di Cassino Carlo Tornerò snellissimo D’Alessandro accompagnato non dalla moglie, ma da gran parte della sua giunta.

Una legione capitanata da Benedetto “Largo al Factotum” Leone e composta Beniamino “Il Silente” Papa, Dana sono solo io Tauwinkelova e Paola La Professora Verde.  Poi c’era Gioacchino Ectoplasma Ferdinandi, primo cittadino di Piedimonte San Germano e Giuseppe inquinato Sacco da Roccasecca.

La Valcomino quasi al completo con i sindaci di Settefrati Riccardo Paolini Frattaroli, Marco pecorino Scappaticci di Picinisco e Franco non si vede e non si sente Moscone Casalvieri. Luca Giannandrea, presidente del Consiglio Comunale di Atina e Angelo Cervi consigliere di Alvito. Della partita anche Antonio Scaccia, assessore al Commercio di Frosinone accompagnato dalla splendida consorte nonchè consigliere comunale Isabella Diamanti.

Si aggirava tra i tavoli con sigaro spento in bocca un sorridente Adriano Roma. Non potevano mancare il Sindaco di Coreno Ausonio, Domenico Corte e quello di San Vittore, Nadia Bucci.

Non c’era Rossellissima Chiusaroli: troppo provata dalle fatiche pre elettorali? Oppure lasciata da sola a presidiare il fortino vuoto, come nel Deserto dei Tartari? O, ancora, la resa dei conti è già iniziata?

SE UNA TELEFONATA ALLUNGA LA VITA

“Una telefonata allunga la vita”. Recitava uno storico spot degli anni ’90 con protagonista Massimo Lopez.

Dunque, molto probabilmente Mario “Massimo Decimo Meridio” Abbruzzese, dopo ieri sera, ha acquisito l’immortalità politica. Due le telefonate ricevute. In sequenza. Quella del candidato alla presidenza della Regione Lazio per la coalizione del centrodestra, Stefano Parisi. E poi quella del presidente del Consiglio dei Ministri “in pectore” per Forza Italia, Antonio Tajani.

 

VOGLIAMO L’ASSESSORATO ALLE INFRSTRUTTURE

“Stefano, ti rendi conto che sei il nuovo presidente della Regione Lazio?“. M.A. galvanizzato dal video e dell’esercito osannante si lascia andare una delle sue ottimistiche profezie. Parisi apprezza e si lascia andare ad una fragorosa risata.

“Scusate se non sono potuto essere presente – dice il leader di Energie per l’italia – ma abbiamo ancora molto da fare. Stiamo lavorando per convincere ancora altre persone. Grazie Mario per lo straordinario lavoro che avete svolto in questa campagna elettorale”.

Il Commander non aspettava altro che questo riconoscimento da parte di Stefano Parisi e va subito all’attacco. “Presidente noi ci aspettiamo l’assessorato alle Infrastrutture perchè in questa provincia c’è molto da lavorare“. Nessuno pensi che M.A. stesse scherzando: nelle ultime settimane che stretto la morsa ed ha un traguardo preciso, vuole fare in modo che il suo ologramma elettoralmente generato Pasquale Ciacciarelli sia il più votato nel Centrodestra in tutto il Lazio. A quel punto la rivendicazione di un assessorato, in caso di vittoria, sarebbe un atto dovuto.

E’ inutile descrivere l’imbarazzo del candidato presidente della Regione Lazio, palpabile anche dall’altro capo del telefono che, tra mezze frasi e sorrisi, non chiude la porta alla Ciociaria. Perché sull’assessorato ha già compiuto uno scivolone incredibile il M5S: Roberta Lombardi l’altro giorno ha annunciato l’elenco dei suoi assessori regionali e non ha previsto nemmeno uno strapuntino per la provincia di Frosinone, niente assessorati ai ciociari. (leggi qui Lombardi: ecco gli assessori regionali se vince M5S)

 

MARIO E L’HUMOR BERLUSCONIANO

Nel frattempo Beppe Incocciati, bomber di Milan e Napoli ha armato il cellulare ed ha selezionato dalla rubrica il numero del “Supremo”. Quello del Presidente del Parlamento Europeo: Antonio Tajani da Ferentino.  La telefonata molto più istituzionale rispetto a quella di Parisi.

Tajani conserva il suo aplomb e non si lascia andare alle sollecitazioni di M.A. che ormai sprizza entusiasmo da tutti i pori. “Dobbiamo convincere tutti ad andare a votare. – il laconico commento di Antonio ai continui e brillanti solleciti di Mario- E votare per la governabilità”.

La telefonata non decolla. Non genera entusiasmo. Sembra di parlare con un congelatore lasciato aperto.

Alla fine M.A. tira fuori il coniglio dal cilindro e si lascia andare ad una delle freddure che hanno reso celebre Silvio Berlusconi. “Antonio – dice Abbruzzese –  ho chiamato di persona Berlusconi, Salvini e Meloni ed ho provato a chiedere un incarico per il territorio nel prossimo governo di centrodestra. Lo sai cosa mi hanno risposto? – silenzio dall’altro capo del telefono – Mi hanno detto che la provincia di Frosinone esprime già il presidente del Consiglio dei Ministri quindi non abbiamo nulla a pretendere”.

Antonio finalmente ride, un avvenimento storico. E giù applausi e cori da stadio per entrambi.

IANNARILLI CHI?

Riagganciato il telefono M.A continua il suo show: “Questa provincia eleggerà sicuramente Pasquale Ciacciarelli alla Regione Lazio e una tra Veronica Di Ruscio e Moira Rotondo”. Tradotto: noi Antonello Iannarilli non lo vediamo proprio.

Dopo l’ultima standing ovation il generale si ritira nelle sue stanze. Ma l’esercito ha continuato a festeggiare facendo talmente tardi da sembrare quasi presto.