Pomezia addio, il M5S si dimette in massa e fa cadere il ‘suo’ sindaco

The end. Fine dell'amministrazione Fucci a Pomezia. Il Movimento 5 Stelle si è dimesso in massa facendo cadere il 'suo' sindaco. Scomunicato per essersi ricandidato al terzo mandato.

Francesco MARZOLI

per LATINAOGGI

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Si chiude nel peggiore dei modi possibile l’esperienza di Fabio Fucci alla guida della città di Pomezia. Al termine di un Consiglio comunale fiume, durante il quale è andata in scena una resa dei conti quasi da sfida all’Ok Corral, i consiglieri comunali del MoVimento 5 Stelle, dopo aver approvato il Bilancio di previsione, hanno annunciato l’intenzione di dimettersi in blocco. Un gesto eclatante, reso noto dal capogruppo Dario Vitiello, accolto con un fragoroso applauso da parte dei colleghi, quasi come che si fosse di fronte a una liberazione.

E’ la prima volta, nella storia del MoVimento 5 Stelle, che avviene una dimissione di massa per far cadere un’amministrazione. Neanche a Quarto e a Parma era accaduto una cosa simile, coi sindaci che sono rimasti in carica da indipendenti.

E l’unicum avvenuto a Pomezia, forse preventivabile, visto il clima che si respirava in città negli ultimi giorni – in particolare dall’ufficializzazione della discesa in campo del sindaco con la Civica “Essere Pomezia”. (Leggi qui Lo scisma di Fucci: si candida contro il suo M5S come Pizzarotti a Parma)

Il commento del primo cittadino in una nota inviata poco fa: «Si tratta di un gesto irresponsabile da parte dei consiglieri di maggioranza del MoVimento 5 Stelle – ha dichiarato Fucci -. Chiudere anticipatamente un’esperienza di governo che si è dimostrata virtuosa significa mettere le beghe di partito davanti alla crescita di Pomezia e al benessere dei cittadini. Avevamo un accordo chiaro e trasparente con i consiglieri di maggioranza: portare a termini i punti condivisi del programma elettorale e chiudere naturalmente l’amministrazione a maggio, tutelando i risultati raggiunti in questi anni e garantendo una gestione amministrativa senza interruzioni, per evitare il rischio di tenere fermo il Comune fino a maggio. Prendo invece atto di un gioco politico elettorale che, con l’unico obiettivo di colpire me, fa un danno alla nostra città. Affronto dunque a testa alta questa nuova fase politica che ci porterà alle prossime elezioni amministrative, forte degli ottimi risultati raggiunti in questi anni. Ringrazio la Giunta che ha lavorato duramente, i dirigenti e tutti i dipendenti comunali che si sono dimostrati validi collaboratori. Ai cittadini un ringraziamento particolare, per l’affetto e la stima mostrati in questi anni».

Chiaramente, anche dal MoVimento 5 Stelle hanno sciorinato le proprie motivazioni: «Non possiamo più sostenere un sindaco che scredita il lavoro dei consiglieri comunali che, fino a oggi, l’hanno accompagnato nei risultati raggiunti dalla nostra amministrazione. Non possiamo più sostenere un sindaco e una Giunta, palesemente in contrasto con la forza politica a cui apparteniamo. Mai avremmo pensato che sarebbe stato questo il finale della nostra consiliatura».

 

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