Chi ascolta (più) il Colonnello (di F.Ducato)

Franco Ducato

Conte del Piglio (ma non) in Purezza

di Franco DUCATO
Conte del Piglio

(ma non) in Purezza

 

 

Se Garcìa Màrquez fosse stato ad Anagni per le celebrazioni del 25 aprile, probabilmente avrebbe aggiornato il titolo di uno dei suoi romanzi più famosi. Ed avrebbe dato alle stampe non il noto “Nessuno scrive al Colonnello” ma il più calzante “Nessuno ascolta il Colonnello”. Già, perché ad Anagni la cosa che tutti hanno notato, durante la breve (26 minuti!) cerimonia organizzata per la Giornata della Liberazione, è stata proprio la solitudine del colonnello sindaco Fausto Bassetta.

Una Piazza Cavour quasi completamente deserta ha ascoltato le parole (belle, questo bisogna concederglielo) del sindaco. Che ha ricordato la matrice antifascista della giornata. Ha parlato di Pertini, di Calamandrei, dei fratelli Cervi. Ha ascoltato, commosso, la voce degli studenti che hanno letto brani di prosa e poesia dedicati alla ricorrenza.

Tutto giusto, tutto bello. Resta però un dato di fatto. Che ad ascoltare il sindaco Bassetta, al di là di quelli obbligati ad essere lì, c’era davvero poca gente. Forse una trentina di persone, sparse in una piazza che sembrava ancora più grande per l’esiguità della partecipazione popolare.

Un numero che non può non far riflettere. Perché i casi sono due. O la ricorrenza del 25 aprile è ormai percepita alla stregua di qualcosa di vuoto, di inutile, di passato, e la scarsa partecipazione è dunque la logica conseguenza di questo stato di cose. O il messaggio di palese disinteresse che tutti hanno visto è stato mandato non al 25 aprile in sè, ma alla figura del sindaco.

E quindi il titolo di Marquez diventa una domanda. Chi ascolta (più) il Colonnello?

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