Abbruzzese congela il Patto segreto che avvelena le elezioni a Sora

Dopo le rivelazioni di Alessioporcu.it Mario Abbruzzese valuta la possibilità di congelare il patto di potere firmato a Sora nei giorni scorsi. Rivedrà la candidatura alle Regionali?

Il patto per spartirsi il potere a Sora c’era. Eccome se c’era.

Mario Abbruzzese lo ha sbattuto sul tavolo del Coordinamento Provinciale di Forza Italia a Frosinone sabato pomeriggio. Mettendo fine, in una sola mossa, a sei giorni di polemiche e veleni all’interno del Partito.  (leggi qui ‘Il patto segreto per spartirsi il potere a Sora’)

«È vero Serena, forse Alessandro non ha condiviso con tutti il nome dell’assessore che aveva scelto di indicare per la giunta comunale di Sora: ma nemmeno tu hai condiviso con gli altri il patto che a te assegnava la candidatura alle Regionali… »

E’ stata la mossa che ha messo in mutande molti dei presenti a quel tavolo che doveva essere un regolamento di conti. Perché il coordinatore provinciale de facto di Forza Italia Mario Abbruzzese ha messo tutti di fronte ai loro piccoli segreti: al capogruppo consiliare Alessandro Mosticone era stato riconosciuto il diritto di indicare l’assessore destinato a alla giunta del sindaco Roberto De Donatis fino a dopo le prossime elezioni regionali; in cambio, alla coordinatrice Serena Petricca veniva riconosciuta la candidatura alle Regionali; in questo modo si liberava un posto in Consiglio per fare entrare il primo dei non eletti e cioè l’ex vice sindaco Vittorio Di Carlo.

 

Oggi, sulle pagine del quotidiano Ciociaria Oggi, Serena Petricca ha abbozzato una linea di difesa: solida come la Maginot approntata dai francesi: i panzer tedeschi del generale Guderian nemmeno la videro.

 Ribadisco che non esiste alcun accordo segreto, vero invece che all’ interno del partito ci sono state alcune riunioni, non segrete ma ristrette per individuare la linea politica, cui dovevano seguire altri incontri più allargati per arrivare a una sintesi in quanto il nominativo Taglialatela non era gradito. Tuttavia questi incontri non ci sono mai stati e il capogruppo Mosticone ha messo in atto un’ulteriore forzatura, in mia assenza, proponendo la Ucciero.

 

Non c’era un patto segreto, c’era un patto riservato. Roba da far gioire Aldo Moro con le sue evoluzioni lessicali da cui estrasse le famose “Convergenze parallele

In altre parole:

1. il patto c’era,

2. il patto è quello rivelato da Alessioporcu.it

3. il patto non è stato comunicato dalla Coordinatrice agli altri iscritti che potevano avere la legittima aspirazione a candidarsi alla Regione.

4. la nomina dell’assessore è avvenuta con il trappolone fatto alle sue spalle e rivelato, anche questo, da Alessioporcu.it (leggi qui ‘La grande trappola per Serena’)

 

È stato così che, partita da Sora verso Frosinone per ottenere grazia, ha fatto ritorno nella città volsca con un sacco pieno di “giustizia”.

 

THE OTHER SIDE OF THE COORDINAMENTO

Serenella Petricca, sabato pomeriggio aveva organizzato tutto con dovizia di particolari, convinta di poter mettere in difficoltà un signore di nome Mario Abbruzzese.

Che però ha ribaltato il tavolo e sparigliato le carte.

Munita di guardie del corpo, anche con funzione di mastini (in realtà, trasformati immediatamente in micioni innocui dall’incantatore di Cassino), Serenella ha esordito sbattendo sul tavolo, al quale sedevano Pasqualino Settebellezze Ciacciarelli ed il suddetto incantatore di Cassino, Mario Magnum Abbruzzese, alcuni fogli della rassegna stampa giornaliera che, a suo dire, incastravano Alessandro la Volpe Mosticone, in uno con la sentenza di morte politica di quest’ultimo.

 

E mentre Pasqualino Settebellezze Ciacciarelli stava messaggiando dolcemente al telefono, bannando un tale Francesco, e Mario Magnum Abbruzzese ascoltava con uno sguardo se possibile più fisso ed impenetrabile della Sfinge, Serenella “povera” Serenella!, ha iniziato la sua lunga, livorosa, incontenibile requisitoria contro il suo collega di consiglio comunale e di partito Alessandro la Volpe Mosticone.

Alla veemenza di Serenella “povera” Serenella! hanno fatto seguito i tentativi vanamente intimidatori di Vittorione Mani di Forbice Di Carlo e del suo storico uomo di fiducia , Domenico Nardone; i quali hanno rimproverato ad Alessandro la Volpe Mosticone di aver fatto sempre  vita amministrativa autonoma e mai condivisa con il partito forzista di Sora.

Quando  al resto dei presenti sembrava che il match avesse preso una piega favorevolissima a Serenella “povera” Serenella! e al suo mentore Vittorione Mani di Forbice Di Carlo, ha compiuto un dribbling a sorpresa Mario Magnum Abbruzzese ed ha preso il pallone con cui i “ragazzi” stavano giocando. Con una decina parole  rivolte a Serenella, “tu hai firmato insieme a Mosticone un accordo politico!”, ha chiuso la pratica Sora, di fatto sancendo la “fine” dell’esperienza di commissaria cittadina della povera Serenella.

 

Giacomino Amoroso Iula rientrato appositamente da Matera per partecipare alla riunione, è rimasto in benedettino silenzio fino a quel momento con l’aria distaccata tipica di chi alla riunione ci è andato solo per fare una cortesia ad un amico. Quando ha appreso dell’accordo politico segreto apparecchiato da Mosticone, Petricca e Di Carlo, ha iniziato a scuotere violentemente la testa in segno di disapprovazione e disgusto; continuando nelle ore successive a scrivere, sul suo profilo facebook, post nemmeno  così tanto sibillini con i  quali, in buona sostanza, preannunciando un suo rientro in grande stile, sembra voglia dire che  la politica non può essere lasciata in mano a bambini capricciosi ed inesperti.

 

 

IL PATTO CONGELATO

Le elezioni regionali e politiche si avvicinano a grandi passi. Sora ha storicamente rappresentato un importante bacino di voti per il centrodestra e, in particolar modo, per Forza Italia. Dalla città volsca chiedono a gran voce di avere un ruolo non di comparsa alle prossime tornate elettorali. Ma ancora una volta c’è la concreta possibilità di rimanere al palo.

Per due motivi:

a. la eterogenea amministrazione social forzista di Roberto De Donatis non convergerà in modo unitario su un candidato.

b. se questi sono i presupposti, la candidatura di Serena Petricca ha la stessa possibilità di divenire ad un’elezione quanto quella che ha Gianluca Quadrini di essere scritturato come primo ballerino alla Scala di Milano.

Si corre ancora una volta il rischio di rimanere al palo.  Per questo, la situazione sorana è ora monitorata costantemente dai vertici provinciali del Partito: Mario magnum Abbruzzese ha deciso che si debba mandare nel dimenticatoio al più presto la vicenda dell’assessore con tutti i veleni conseguenti. E buttare le basi di un rilancio forte di Forza Italia sorana. Almeno così spera. Per questo sta valutando la possibilità di congelare quel patto, non più segreto e tantomeno riservato.