Cinque Stelle a due binari: gli avvisi di garanzia ora non sono più uno scandalo

Roberta Lombardi, candidata alla regione Lazio, su Rtl 102.5 svela la svolta garantista del M5S. Gli avvisi di garanzia? Gli altri dovevano dimettersi, ora "Se amministri può capitare di riceverli"

L’onorevole Roberta Lombardi candidata governatore della Regione Lazio dal Movimento 5 Stelle, è stata ospite questa mattina di Non Stop News, il seguitassimo programma di Rtl 102.5 condotto da Pierluigi Diaco, Fulvio Giuliani e Giusi Legrenzi.

 

 

RTL 102.5 – Come farà ad evitare gli stessi errori commessi dalla Raggi qualora dovesse diventare presidente della regione Lazio?
Roberta Lombardi – Io non voglio usare alibi e quindi il discorso che Roma la abbiamo ereditata devastata è ormai acquisito e non voglio tornarci sopra. L’Amministrazione sta lavorando, ha bisogno di tempi congrui materialmente e non si può pensare che in 16 mesi si possa andare a rigirare completamente la città. I risultati piccoli, da romana li vedo quotidianamente, o non li vedo e mi posso arrabbiare, però stanno arrivando. Adesso la città è piena di cantieri che stanno risistemando da Nomentana a Lungo Tevere e varie vie consolari il cambiamento, il lavoro piccolo e minuzioso, accurato, si sta iniziando a vedere.

Certo non è lo tsunami che speravamo come romani di vedere dopo aver votato il Cinque Stelle e di vederlo subito, ma chiedo ai nostri concittadini di darci tempo e alla fine trarre le somme. Noi abbiamo tratto insegnamento che voglio portare anche in Regione Lazio, innanzitutto una scelta rigorosa della classe amministrativa che ci accompagnerà, visto che purtroppo la classe amministrativa in alcuni casi è stata corrotta moralmente, e in alcuni casi anche a livello penale, dalla classe politica, ma proprio come modo di fare. Poi dei progetti precisi e misurabili che possono essere visti e percepiti dai nostri cittadini nel tempo giusto, quindi progetti nel breve, medio e lungo termine.

Ad esempio la prima dimensione in cui si avverte la presenza della Regione è quella Sanitaria e nella Regione Lazio i tempi di attesa per avere una prestazione sanitaria pubblica sono quasi leggenda ma c’è un modo per gestire le liste di attesa: innanzitutto andare ad aprire tutte le agende di tutti gli ambulatori o i professionisti che afferiscono al pubblico, non solo alcune agende perché al momento non tutte le strutture pubbliche mettono a disposizione le loro agende. Dopodiché andare a parametrare quelle che sono le prestazioni intramoenia che si fanno nelle strutture pubbliche che si fanno a pagamento e con un altro tipo di calendario, andare come prevedrebbe la legge a parametrarla sulla prestazione istituzionale: se un medico con un macchinario al mattino, lavorando nel pubblico, ci mette un’ora ad effettuare un certo tipo di esame deve metterci lo stesso tempo nell’intramoenia perché se nell’intramoenia ci mette mezz’ora significa che c’è qualcosa che non va tra una prestazione pubblica che deve essere offerta a tutti i cittadini e una prestazione che può essere offerta a una fascia di cittadini che si può permettere di affrontare quel costo superiore. La salute è un diritto universale riconosciuto dalla nostra Costituzione e dalla Convenzione internazionale dei diritti dell’uomo e vogliamo sia accessibile a tutti i cittadini.

 

La faccenda di Torino, come l’ha vissuta? E poi Nogarin e il suo assessore Lemmetti, che è uno dei principali collaboratori della Raggi e che ha fatto sapere di essere indagato per turbativa d’asta. Era necessario andarselo a prendere a Livorno uno stretto collaboratore per il Comune di Roma?
Per quanto riguarda Torino credo sia un brutto scivolone che però dimostra la differenza nel modo di fare politica. Noi non abbiamo la presunzione di pensare che siamo migliori o più onesti o più virtuosi di altri, però abbiamo la presunzione di dire che se qualcuno dei nostri collaboratori sbaglia il Movimento non lo premia ma lo accompagna con gentilezza alla porta. E’ un modo diverso di fare politica dove l’interesse privato deve esser sempre, sempre, subordinato all’interesse pubblico.

Però lo avete cambiato in corsa, in passato sugli avvisi di garanzia avete detto per anni agli altri partiti che se arrivavano al primo bisognava dimettersi. Ora dopo l’esperienza Raggi e un continuo cambio di assessori avete dovuto cambiare le regole al vostro interno.
Io penso che quando una persona o un movimento crescere e matura si rende conto anche delle condizioni legislative in cui è inserito. Noi abbiamo preso l’Amministrazione di parecchie città importanti: Roma, Livorno, prima avete fatto l’esempio del sindaco Nogarin il cui assessore Lemmetti è venuto poi a Roma questa estate ed è lui la persona a cui è arrivato l’avviso di garanzia, abbiamo capito che se lavori nell’Amministrazione sei passibile di ricevere avvisi di garanzia vista una legislazione complicatissima. Avevamo sbagliato però c’è una differenza di atteggiamento: quando riceviamo un avviso di garanzia lo diciamo, ci mettiamo a disposizione della Magistratura.

Ma lo fanno anche gli altri.
Gli altri lo fanno quando gli vanno a fare le perquisizioni e gli arresti, mi pare un po’diverso.

Resta il punto che era necessario andare a Livorno per prendere un collaboratore in un ruolo chiave e in una realtà complessa e diversa come quella di Roma?
Questo avviso di garanzia che ha colto di sorpresa anche Lemmetti si capirà a cosa si riferisce perché non è chiaro nemmeno questo. Per quanto riguarda il primo avviso che ha ricevuto rispetto alla Società municipalizzata del Comune di Livorno insieme a Nogarin è stato un avviso di garanzia proprio perché in una situazione di pre fallimento sia il sindaco che l’assessore al bilancio hanno provato un’operazione coraggiosa, ovvero portare i libri in Tribunale con concordato preventivo e andare poi a fare un accordo con i vari fornitori per riconoscergli il credito all’85%, poi in tutto ciò hanno stabilizzato 30 precari in questa azienda che lavoravano da precari da 15 anni.

Tutto questo ha generato un avviso di garanzia, nel frattempo il concordato è andato a buon fine, il Tribunale civile ha sancito il buon operato della nostra amministrazione e sono convinta che anche questo avviso di garanzia andrà a morire. Le persone, nel momento in cui sono in prima linea e devono avere la possibilità di dimostrare che c’è un modo diverso di fare amministrazione devono e possono assumersi dei rischi.

In questi giorni Salvini ha detto che non ci saranno accordi con il PD e la sinistra ma che con il Movimento potrebbe parlare. Il Movimento 5 stelle potrebbe parlare con Salvini?
Abbiamo molto poco a che spartire con Salvini e sono sicura non ci sia una interlocuzione privilegiata. Noi su alcuni temi ci siamo trovati nelle aule parlamentari, ho alcuni colleghi della Lega il cui lavoro apprezzo su determinati settori, su altri non ci andrei neanche a colazione, ma questo credo sia un discorso normale e probabilmente anche reciproco. Sui temi si può discutere con tutti senza pregiudizio; alleanze confezionate, no grazie.

Onestà uguale competenza? Non ha funzionato fino ad adesso.
L’onestà o ce l’hai o non ce l’ha, la competenza si acquisisce e la stiamo acquisendo.

Questa legge elettorale l’avete detestata e nemmeno cordialmente questa legge elettorale però senza alleanze è difficilissimo governare. Il Movimento che fa?
Il Movimento 5 stelle lavorerà per essere la forza politica più votata e sicuramente non andrà a prestarsi a questo gioco di inciuci con una classe politica che ha devastato il nostro Paese e che non ha alcuna credibilità ai nostri occhi.

Se non avete i numeri da soli fate opposizione?
Se non avremo i numeri da soli comunque , se dovessimo esser ela prima forza politica, andremo in Parlamento con un programma molto chiaro: legge anticorruzione, reddito di cittadinanza e altre proposte che in questi anni abbiamo portato avanti e sarà il resto della classe politica a non prendersi la responsabilità di non darci la fiducia.

 

Il capo politico dei Cinque Stelle è Casaleggio o Di Maio?
Il capo politico dei Cinque stelle è stato votato ed è Di Maio.