D’Alema a Frosinone spara su Renzi: «Ha fallito e non è adatto per governare»

E’ la campagna elettorale dei paradossi. Fabrizio Cristofari è il candidato sindaco del Pd a Frosinone. Ma il primo leader nazionale venuto a benedire la sua campagna elettorale è uno di quelli che il Pd lo ha lasciato. Non uno a caso: Massimo D’Alema è tra i padri del Partito. Nel 2006 al Palamandela di Firenze sedeva al tavolo della presidenza, recitò il de profundis per i Democratici di Sinistra e l’indomani battezzò la nascita del Partito Democratico.

 

Ora in quel Pd non ci si riconosce. Ed a Frosinone è venuto a dirlo con chiarezza adesso che guida il Movimento Democratico Progressista. «E’ in atto una trasformazione nel Pd di Renzi. E’ diventato un Partito di ispirazione neocentrista. E questo ha aperto un vuoto politico: noi dobbiamo lavorare affinché prenda corpo una formazione in grado di riempire questo vuoto. Una formazione che lanci una battaglia per la riduzione delle disuguaglianze e delle povertà, in un Paese in cui questi problemi non sono stati risolti».

 

Fabrizio Cristofari è seduto in prima fila al Cesari per sentire l’ex presidente del Consiglio dei Ministri. Accanto a lui ci sono volti che a lungo sono stati nel Pd ma che lì non si sentono più a casa loro. E per questo se ne sono andati. C’è il consigliere regionale di Campo Progressista Daniela Bianchi e c’è l’ex consigliere regionale dei Comunisti Italiani Mario Michelangeli. Con loro è seduto il direttore del Parco dei Monti Simbruini Carlo Di Cosmo e poco distante c’è l’ex presidente di Legacoop Lazio Stefano Venditti.

Qualche sedia più in là c’è l’ex eminenza grigia del Pds e dei Ds Luciano Gatti e poi l’ex assessore del Comune di Paliano, Massimiliano Massimi. Schierata la guardia rossa degli ex sindaci formatisi ai tempi del Pci: l’ex primo cittadino di Esperia Peppino Moretti, Carlo Pittiglio di San Donato Valcomino, Maurizio Cerroni di Ceccano. In sala c’é l’ex segretario provinciale di Sel Gaetano Capuano e c’è il dirigente provinciale Pd Ermisio Mazzocchi che sta con Andrea Orlando.

 

Assente, rispetto al cartellone, il presidente del Consiglio Provinciale Luigi Vacana che è a letto con la febbre a 39° grazie alla quale può leggere il libro su Bettino Craxi regalatogli al compleanno da Biagio Cacciola.

Così non può sentire l’ex leader Maximo della sinistra italiana mentre dice che «Dobbiamo avere la capacità di riportare all’impegno politico tanti che sono delusi ed allontanati dal voto. Tanti che mai avrebbero votato il Partito di Renzi. Siamo fiduciosi di riguadagnare consensi. E riportare questi cittadini al voto»

 

Ad introdurre i lavori è Stefano Vitale del comitato promotore del Movimento Democratico Progressista. «Siamo qui per restituire una casa al Centrosinistra. Vogliamo rimettere al centro i valori e gli ideali propri di quest’ala politica per troppo tempo trascurati».

 

Si vola alto al Cesari. Il bersaglio è sempre Renzi, accusato di avere «fallito su tutti i fronti. E’ inadeguato a governare ed è inadatto politicamente. Ha rincorso Grillo e Berlusconi ed ecco i risultati.
Sono molto preoccupato per il futuro del paese. Oggi è guidato da una leadership debole e asservita ai poteri forti
».

 

Ma le elezioni Comunali? A Frosinone si vota… «Ci sono buone chance di vittoria alle comunali di Frosinone per Fabrizio Cristofari – ha detto Massimo D’AlemaNoi lo appoggeremo. Perché siamo una forza politica ragionevole: noi vogliamo rafforzare il centrosinistra».

 

Frosinone, dal punto di vista politico ha una situazione particolare. «A differenza di altre località, qui a Frosinone sono prevalenti le ragioni di unità. E poi c’è un elemento importante: il candidato sindaco è una persona credibile. E’ per questo che lo sosterremo».

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