La cena di Buschini per riportare il Pd con Bassetta (di F.Ducato)

Foto: copyright Antonio Muscolo

Il sindaco Fausto Bassetta è irritato con i Dem per le loro posizioni in aula. E per averlo lasciato solo di fronte alle promesse. Fatte soprattutto dalla Regione. Cena urgente di Buschini con il gruppo dirigente.

Franco Ducato

Conte del Piglio (ma non) in Purezza

Toglietevi dalla testa l’immagine di un sindaco ormai pronto ad abbandonare, senza più impegnarsi neanche nella normale attività quotidiana.

 

Tutt’altro.

 

Chi lo ha visto in queste ore, ha sottolineato come il sindaco Fausto Bassetta stia invece in comune come sempre, a lavorare ed a portare avanti la sua attività di amministratore come se (quasi) nulla fosse cambiato, fino all’ultimo giorno.

 

Che poi il sindaco sia tranquillo nei confronti di tutte le cose che stanno accadendo, beh, questa è un’altra questione.

 

Trapela, in maniera nemmeno troppo velata, una progressiva avversione del primo cittadino nei confronti del Partito Democratico. Che lui, il sindaco, continua a definire “il mio partito”, ma con il quale i rapporti negli ultimi tempi si sono progressivamente raffreddati. Bassetta imputerebbe allo stato maggiore del Pd sia locale che provinciale di non aver fatto nulla negli ultimi mesi per dargli davvero una mano. A partire da Nicola Zingaretti, al quale ha chiesto negli ultimi tempi più volte un incontro, senza ottenere risposta.

 

Dicono che il sindaco la scorsa settimana si sia piuttosto alterato per l’arrivo del presidente della Regione a Piglio, per la festa del vino. “A dieci minuti da qui: un salto ad Anagni avrebbe potuto farlo!”, dicono che abbia detto.

 

Per non parlare di Mauro Buschini, con il quale i rapporti sarebbero prossimi allo zero.

 

Non che con il Pd locale le cose stiano molto meglio. Dopo la bomba del “mercato delle vacche”, il sindaco ha capito che in città il partito Democratico è spaccato in due. Da una parte chi lo sostiene, e vorrebbe un accordo per andare avanti fino alla fine della legislatura; dall’altra chi invece vorrebbe tenere le posizioni oltranziste della segreteria.

 

A tentare una ricucitura è sceso in campo ieri sera proprio l’assessore regionale Mauro Buschini: con una cena. Fatta ad Anagni, in un locale a due passi dal municipio. A tavola con l’assessore di fiducia di Nicola Zingaretti erano attovagliati il devoto Maurizio Bondatti, l’incendiario segretario di circolo Francesco Sordo, il comandante della cavalleria cosacca di Anagni Vittorio Save Sardaro. Cena leggera (tranne per Sordo) ma fino a sazietà contenuti politici. Buschini ha raggiunto una sintesi e nelle prossime ore la rotta del Pd sarà molto più orientata verso quella del sindaco.

Nessun accenno invece al congresso previsto fino a qualche giorno fa per domenica prossima. Non è un caso che sia stato sposta a data da destinarsi. C’è qualcosa di più importante al momento da risolvere che gli equilibri interni del partito.

error: Attenzione: Contenuto protetto da copyright