La lunga agonia di Lalla: “Me ne vado ma se volete resto” (di F. Ducato)

Dopo una fitta serie di messaggi, secondo alcuni anche abbastanza intensi nei contenuti, arriva la soluzione al caso dell'assessore 'di opposizione' ad Anagni

Franco Ducato

Conte del Piglio (ma non) in Purezza

Dicono che ieri Jan Koum ( il 40 enne miliardario inventore di Whatsapp Ndr) abbia inoltrato reclamo al gruppo de L’AltrAnagni. Facendo sapere che il volume dei messaggi che da qualche giorno corrono su quella linea rischia seriamente di mandare in tilt tutto il sistema; con conseguenze pesanti per gli altri utenti, del tutto estranei rispetto alle beghe interne al gruppo delle apette anagnine.

 

Una battuta? Mica tanto. È dal giorno della conferenza stampa che ha sancito l’uscita dalla maggioranza del sindaco Bassetta del gruppo (leggi qui ‘Marangoni brucia un pezzo della Maggioranza: l’AltrAnagni se ne va’) che tutti si interrogano sulla stessa cosa. Resterà o no in sella l’assessore allo sport, ovvero Alessandra Cecilia?

 

Fino a giovedì il ruolo della Lalla nazionale era in qualche modo garantito dalla presenza in maggioranza del gruppo, con la collaborazione dell’avvocato Alberto Floridi. Ma dopo l’uscita del gruppo, tutto sembra molto più complicato. Anagni si ritrovava ad essere l’unica amministrazione in Italia ad avere un assessore in quota all’opposizione (leggi qui ‘Il sindaco che ha un assessore d’opposizione’)

 

Domenica scorsa Lalla ha fatto sapere di essere a disposizione del sindaco, se il primo cittadino riterrà opportuno che lei rimanga dov’è.

 

Ed i responsabili del gruppo hanno fatto sapere che la discussione tra l’ (ex?) assessore ed il suo (ex?) gruppo si sta sviluppando in modo civile. Questo dicono le fonti ufficiali.

 

Le fonti ufficiose sono molto più brutali. Parlano di centinaia di messaggi al giorno da e verso il cellulare della Cecilia; e, di rimbalzo, verso i telefoni degli altri componenti del gruppo.

 

Certo, il fine settimana a Venezia della signora de L’AltrAnagni ha favorito questo modello di comunicazione. Che, dicono i bene informati, ha raggiunto vette molto alte quanto a polemiche e liti interne. Con la Cecilia che avrebbe detto di essere pronta a dissociarsi dal gruppo per restare in giunta a lavorare con il sindaco.

 

Ora, in attesa del consiglio comunale, legato all’approvazione di alcune variazioni di Bilancio, ed in attesa di quello fissato proprio ieri per il prossimo 5 dicembre, molto più atteso perché legato alla sanità, il problema rimane che cosa farà la Cecilia.

 

Ieri mattina alcune voci bene infornate garantivano che potrebbe esserci un passaggio clamoroso nelle fila del Pd. Un’ipotesi che sembra però piuttosto remota. Anche perché sarebbe davvero difficile spiegare che il partito che non più di qualche settimana fa, con l’assessore Tagliaboschi, aveva chiesto la testa proprio della Cecilia, ora invece sarebbe disposto ad accoglierla tra le propria braccia.

 

Molto più realistico, come ritiene qualcun altro, pensare a una dichiarazione di dissociazione pubblica della stessa Cecilia dalle posizioni del suo, a questo punto ex, gruppo. La Cecilia diventerebbe così un tecnico a tuti gli effetti.

Mossa che però provoca già qualche mal di pancia tra coloro che in maggioranza, pensano che un assessore tecnico in una giunta che orgogliosamente rivendica il suo ruolo politico, non ci starebbe bene.

 

Insomma, un rompicapo che, per ore, è sembrato senza soluzione. Invece, alla fine, arriva l’ultimo messaggio da Lalla: “Ho lasciato il gruppo dell’AltrAnagni, non avendo condiviso la decisione di uscire dalla maggioranza amministrativa che governa la città. Nelle mani del Sindaco, per le determinazioni che riterrà opportuno assumere, rimetto il mio mandato di assessore“.

 

Che peccato. Proprio quando la crisi sembrava finita.