«Eccellenza, i lupi mi stanno mangiando le pecore»

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

E’ preoccupato. Si sente assediato, come gli ultimi ebrei asserragliati a Masada, stretti dalle centurie del console romano Lucio Flavio Silva dopo avere espugnato Gerusalemme. Gianluca Quadrini, eroico presidente dell’indomita Comunità Montana di Arce (pervicace alla liquidazione ma rifinanziata) ha chiesto la mobilitazione delle forze in capo a sua eccellenza il prefetto Emilia Zarrilli. Cioè colei che voleva multargli la vettura di servizio.

 

Gli incendi di questi giorni hanno alterato l’equilibrio della fauna sui monti tra Arpino e Santopadre. Ora i lupi non trovano più i cinghiali da poter attaccare in branco. Hanno fame. E allora stanno scendendo a valle per fare strage di bestiame.

 

Negli ultimi giorni sono stati denunciati vari attacchi a greggi di pecore. In breve tempo ne sono state ammazzate quattro e la stessa sorte ha subito un agnello.

 

Dalla Comunità Montana di Arce, il presidente Gianluca Quadrini ha lanciato l’allarme. Ha chiesto alla Provincia di concertare un piano con la Regione Lazio per attivare la polizia provinciale.

 

Il problema di fondo è che i lupi sono specie protetta e non possono essere abbattuti. Ma anche le pecore sono una specie protetta: dal presidente Gianluca Quadrini. Infatti, nel vasto campionario di possibilità concesse alle pecore e agli agnelli pascolanti nelle verdi valli della Comunità Montana di Arce (pervicace alla liquidazione ma rifinanziata) c’è: finire al sugo, finire sulla brace, finire in brodo, finire in spiedini, con aromi o senza. Ma non essere sbranate. Quello è un affronto.

 

«E’ un attacco alle fondamenta morali della nostra istituzione» ha tuonato l’Eroico.

 

Il suo Ufficio Stampa si è subito mobilitato e insieme alla quotidiana dozzina di comunicati che inondano puntualmente le redazioni, ne è stato diramato uno in cui si protesta «i pastori devono essere tutelati. Infatti oltre alla perdita dell’animale, gli stessi allevatori devono sobbarcarsi anche gli oneri dello smaltimento delle carcasse. Vale a dire oltre il danno, anche la beffa».

 

Non si comprende perché gli altri tipi di animali possono essere sbranati e le pecore no. Ma tant’è. Sua Eccellenza non ha ancora ricevuto la nota di protesta formale inviata sulla pregiata pergamena della Comunità Montana di Arce (pervicace alla liquidazione ma recentemente rifinanziata). Quando arriverà, la farà esaminare dall’implacabile vice prefetto Francesco Cappelli con una delle sue intrpretazioni della Cassazione. Lo stesso che sta valutando se lasciar circolare o meno la vetusta (ma pregiata) Alfa 166 di servizio dotata di lampeggiante e sirena (ma solo per esigenze di Protezione Civile) (leggi qui ‘L’Eroico appiedato sul Raccordo. e anche multato’)

 

In attesa del verdetto, il presidente ha già iniziato a testare nuovi veicoli alternativi. Qualcuno lo ha visto su una moderna versione di lettiga romana. Alla quale, prudentemente, hanno sostituito i portatori umani con un robusto motore Piaggio.

 

Poco marziale. Ma nobile e presidenziale (in attesa della liquidazione).

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