La Regione: «Funivia? Qui non ne sappiamo niente»

ALBERTO SIMONE per CIOCIARIA EDITORIALE OGGI

Funivia, questa sconosciuta. La regione Lazio, per bocca del- l’assessore Refrigeri, comunica che la giunta Zingaretti è assolutamente all’oscuro del progetto, anche e soprattutto perchè nulla è pervenuto all’ente, se non una richiesta di finanziamento per opere urbanistiche collegate all’impianto.

Un’altra doccia fredda che potrebbe allungare ancor di più i tempi e scatenare altre proteste. I detrattori dell’amministrazione vanno infatti già al- l’attacco frontale, ma il sindaco e l’assessore Ranaldi si dicono tranquilli. Ieri però, subito dopo che in mattinata l’assessore regionale ha risposto a un’interrogazione presentata lo scorso mese di marzo dal Movimento 5 Stelle, è subito scoppiato il caos.

Anche perchè la risposta di Refrigeri al consigliere Pernarella è suonata come una bocciatura. «Si evidenzia – ha spiegato l’assessore dai banchi del consiglio regionale – che ad oggi non risulta all’area aeroporti e infrastrutture strategiche della Direzione regionale territorio, urbanistica, mobilità e rifiuti competente in materia, alcun progetto né documentazione. Risulta, invece, una richiesta di contributo da parte del Comune di Cassino, protocollo numero 0056032 del 29 dicembre 2014, ricevuta in data 8 gennaio 2015, nella quale si fa esclusivamente riferimento alla possibilità della Regione Lazio di prevedere un finanziamento massimo fino a 3 milioni di euro, corrispondente al 25% della spesa ammissibile da destinare parte ad opere di riqualificazione e ristrutturazione urbanistica, in ambito urbano, connesse alla realizzazione dell’impianto, e parte ad opere specialistiche. A tale richiesta – ha evi- denziato Refriferi – non si è potuto dare seguito, in quanto la stessa era priva della documentazione necessaria a qualsiasi forma di istruttoria. Quindi, qualora ci pervenisse un progetto, l’attenzioneremo con particolare riguardo dal punto di vista dell’ambiente per tutti i vincoli che sono stati correttamente citati, esistenti in quel territorio, al fine- ha concluso – di vigilare e di poter quindi esprimere il parere della Regione Lazio».

Centrodestra e Sel all’attacco
Minoranza di centrodestra, opposizione extraconsiliare e Sel: le reazioni dei detrattori dell’amministrazione Petrarcone contrari alla funivia non si sono fatte attendere dopo la pronuncia dell’assessore regionale Refrigeri che tra le righe ha bollato come “fantasma” l’opera che si intende costruire per collegare la città all’Abbazia.

I primi a commentare la bocciatura sono stati i due consiglieri di Forza Italia Evangelista e Picano che stamane protocolleranno a loro volta un’interrogazione al presidente Carlino per conoscere il perchè di questa risposta da parte della Regine. «Mi chiedo quali siano state le modalità di trasmissione in Regione. Se questo era il grande sogno del sindaco, non oso immaginare cosa succederà con gli altri progetti» ironizza Gabriele Picano.
Gli fa eco, da sinistra, il coordinatore di Sel Marco Procino che afferma: «L’Assessore regionale Refrigeri, rispondendo all’interrogazione dei 5 stelle sulla funivia, dice, usando le parole di Civita, che ad oggi non risulta all’area aeroporti e infrastrutture strategiche della Direzione regionale territorio, urbanistica, mobilità e rifiuti competente in materia alcun progetto né documentazio- ne. È chairo insomma che la funivia è solo aria fritta: la villa non si tocca, pensiamo alla città».
Il più severo è il leader dell’opposizione extraconsiliare Benedetto Leone che affonda: «Questa amministrazione è imbarazzante. Ora chi pagherà i render e le misure effettuate per realizzare su carta quel progetto fantasma presentato mesi fa? Petracone a chi vuol far credere che una società butterebbe soldi in studi di fattibilità e “render” per un progetto irrealizzabile? Ora il Sindaco chiarisca alla città. È dal 1994 che Petrarcone continua ad avere il sogno della cabinovia, peccato però che non si stia ren- dendo conto, che lo ha trasforma- to in un suo incubo».

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