Modelli antichi per i nuovi scenari del potere: torna in scena Mondello

Torna sulla scena Andrea Mondello: con Zingaretti, Rutelli e Bettini inventò il Modello Roma. Lo riporta al centro il presidente di Confimprese. Ospite d'onore al Tempio di Adriano

«Questo di oggi è il mio ultimo intervento pubblico». Nessuno dei presenti al Tempio di Adriano gli ha creduto. Anzi, i più smaliziati hanno visto l’esatto opposto nella prima uscita compiuta dopo anni di silenzio da Andrea Mondello. L’ha fatto scegliendo il palco del convegno su Start Up ed innovazione che si è tenuto questa mattina a Roma.

 

Andrea Mondello è il papà della rinascita di Birra Peroni, Presidente della Camera di Commercio di Roma per i quindici anni dal 1993 al 2008, già presidente di Unioncamere e vice di Confindustria. Sotto il profilo politico è l’uomo che con Francesco Rutelli, Nicola Zingaretti, Goffredo Bettini, aveva costruito il Modello Roma vent’anni fa. Un modello che l’aveva portato a trasformare la Camera di Commercio da un polveroso archivio di certificati ad un laboratorio di idee per lo sviluppo. Con le quali rimettere in moto la Capitale. Che in breve tempo scalò le classifiche del Pil nazionale. Qualcuna di quelle idee? La Nuova Fiera di Roma, il Centro Agroalimentare con cui sostituire i vecchi Mercati Generali, i due Poli Tecnologici, la Notte Bianca.

 

Se n’era andato a fine dicembre 2008. Troppe spaccature. In quel periodo gli Industriali si erano schierati contro il blocco delle piccole e medie organizzazioni: uno scontro all’ultimo sangue ed all’ultimo voto. Su un fronte c’erano Confindustria (Regina e Abete), Confcommercio (Pambianchi) e Federlazio (Tabacchiera). Sull’altro Confesercenti e Cna a guidare tutti i piccoli. Mondello disse: «Non continuerò a guidare la Camera di Commercio se non si recupera uno spirito unitario, orientato al bene della città».

 

A riportare Andrea Mondello al centro della scena è stato il presidente nazionale di ConfimpreseItalia Guido D’Amico. Per lanciare una sfida ancora più grande al passato: riaccendere il modello di condivisione delle decisioni che aveva Mondello al centro. Un sistema che D’Amico vorrebbe riportare nell’ente camerale di Roma prossimo alla scadenza, espandere al sistema camerale del Lazio prossimo ormai alla fusione.

 

Al Tempio di Adriano, il presidente di ConfimpreseItalia ha fatto trovare a Mondello l’assessore regionale allo Sviluppo Economico Guido Fabiani, il presidente dell’Assemblea Capitolina (il Consiglio comunale di Roma Capitale) Marcello De Vito, il vice presidente del Senato Maurizio Gasparri, il presidente della Camera di Commercio di Roma Lorenzo Tagliavanti.

 

L’idea assomiglia molto ad Prima Repubblica 2.0. In pratica, l’idea sembra essere: siccome la Seconda Repubblica ha portato solo tanto fumo e pochissimo arrosto, riprendiamo quello che funzionava della Prima Repubblica quando non aveva ancora imboccato la deriva di corruzione che l’ha distrutta. Insomma, riprendiamo la capacità di condividere, mediare, gestire, sistemare, accontentare, tutto per sviluppare. Adattandolo ai nuovi tempi. Appunto una Prima Repubblica 2.0.

 

Un progetto che Guido D’Amico ha spiegato nei dettagli ad Andrea Mondello. Delineandogli gli scenari che si prospettano sul futuro della Camera di Commercio di Roma, su quella unificata di Frosinone e Latina che diventerà l’ottava in Italia per dimensione. Nessuno lo confermerà mai: ma il progetto è piaciuto.

 

Nel suo intervento Andrea Mondello ha detto che quello di oggi è stato il suo intervento pubblico. Nessuno gli crede.

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