Nardone alla Camera, Mignanelli in Regione: il piano di Alfredo

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

Un equilibrio è riuscito a trovarlo. Non solo: ha raddoppiato le forze su Cassino. Ed ha disinnescato anche il rischio di ritrovarsi con una corrente interna. Alfredo Pallone lo aveva in mente dal primo momento. E nessuno lo aveva intuito. Quando Beatrice Lorenzin sabato è arrivata a Frosinone per passare in rassegna le truppe di Alternativa Popolare, il suo coordinatore regionale del Lazio gliele ha fatte trovare tutte in ordine.

Compreso, soprattutto, Massimiliano Mignanelli. Cioè il ragazzone che insieme a Beatrice stava nella segreteria nazionale dei Giovani di Forza Italia durante gli anni Novanta. E che ha sempre continuato a fare riferimento politico solo a lei. Scavalcando spesso Alfredo. Il che ha sempre provocato più di un po’ d’irritazione nel grande stratega di Angelino Alfano sul Lazio.

La rottura c’era stata dopo le elezioni provinciali di due anni fa. Massimiliano si era confermato il signore delle preferenze ma Alfredo gli aveva preferito Andrea Amata per il ruolo di vice presidente della Provincia. Perché è più uomo di squadra e soprattutto perché è più fidato. Così, alle elezioni bis nello scorso gennaio, Massimiliano Mignanelli è diventato ‘il compagno Max’: ospite da indipendente nella lista del Pd, dimezzando così la pattuglia di Alternativa Popolare a piazza Gramsci.

In assenza di un uomo fidato su Cassino, Alfredo aveva intercettato al volo l’ex vicesindaco Michele Nardone. Al quale qualche mese fa era tornata la voglia di fare politica dopo un periodo di depurazione. Chiaro il progetto: Nardone come alternativa a Mignanelli. Ma anche Nardone anti Mignanelli. Invece no: il vero progetto lo sapeva solo Alfredo. Ed era: Nardone per riportare così a casa Mignanelli, raddoppiando le forze su Cassino.

Quell’operazione ha alzato il livello dello scontro. Salendo fino a Beatrice Lorenzin, alla quale il compagno Max aveva fatto tutte le sue rimostranze. Lei allora si era sentita con Alfredo, ricevendo come risposta un serafico «Lasciami fare».

L’occasione è stata una cena alla Trattoria a Frosinone: strategica per i futuri assetti di Alternativa Popolare (leggi qui). E poi un’ulteriore incontro riservato. Alla fine, tutte le bocce sono andate a finire dove Alfredo voleva: Michele Nardone sarà candidato alla Camera. Max Mignanelli correrà per la Regione (e già sta preparando la base elettorale, leggi qui). I due non saranno in competizione ma potranno essere funzionali l’uno all’altro, raddoppiando così il peso su Cassino. E disinnescando il rischio di correnti interne.

Diavolo d’un Alfredo.

§