Pallone rompe con Zingaretti e fa Nardone presidente (e noi l’avevamo detto)

Alternativa Popolare mette in discussione l’alleanza con Nicola Zingaretti alle prossime elezioni regionali. Il preavviso di rottura dei patti nazionali arriva da Alfredo Pallone, coordinatore regionale del Lazio di Ap e vicinissimo sia ad Angelino Alfano che a Beatrice Lorenzin.

«Hanno bisogno di noi ma gli accordi li fanno con Mario Abbruzzese e allora i voti se li facessero dare da Forza Italia, alle prossime elezioni» ha tuonato Alfredo Pallone di fronte alla Direzione Provinciale, riunita venerdì sera in via Aldo Moro a Frosinone.

CHI E’ LA TALPA!

La seduta era cominciata in un clima avvelenato. Il segretario provinciale Michele Mele ha verificato che fossero presenti tutti i big. Nella sala delle riunioni c’erano Alfredo Pallone, il vice presedente della Provincia Andrea Amata, il consigliere provinciale delegato alla Formazione ed all’Università Massimiliano Mignanelli, l’ex sindaco di Sora Ernesto Tersigni, l’assessore comunale di Frosinone Pasquale Cirillo, il coordinatore comunale di Frosinone Daniele Colasanti, l’ex vice sindaco di Cassino Michele Nardone, l’ex consigliere comunale di Frosinone Antonello GalassiGina Tripodi, l’ex sindaco f.f di Ceprano Marco Colucci.

Il coordinatore regionale vuole fare una premessa. Nel silenzio generale esplode e grida: «Io voglio sapere chi ca*** è la talpa! A che gioco giochiamo qui dentro?! Io mi incu** chi fornisce le notizie ad Alessioporcu.it. Se scopro chi è lo caccio dl Partito!».

Nessuno fiata. Gli occhi di Alfredo Pallone fissano quelli del vice presidente Andrea Amata. Che ne sostiene lo sguardo e sta attento a non muovere un muscolo.

Pallone allora si gira verso Massimiliano Mignanelli. E riferendosi sempre ad Alessioporcu.it riprende a gridare. «Quel mascalzone la volta scorsa ha fatto i nomi di tutti tranne il tuo! L’ha fatto apposta per far ricadere su di te la colpa» (leggi qui ‘Il trono e la trappola: “Nardone presidente”. E parte il sabotaggio’) Risponde Mignanelli: «Non mi trascinate in queste cose: lo sapete che io sto con Beatrice Lorenzin e seguo la linea politica che lei mi indica. La volta scorsa sono venuto, sto tornando a frequentare in questa fase organizzativa ma tenetemi fuori da queste questioni»

Cerca di stemperare Ernesto Tersigni: «Se volete ho un arnese…» E porta volutamente le mani alla cintura dei pantaloni.

Gli altri lo guardano… Lui prosegue «… che è in grado di vedere se ci sono microspie: volendo ci diamo una passata prima di proseguire».

Michele Mele getta acqua sul fuoco. «Qui siamo tutti persone serie, dobbiamo stare un po’ più attenti. Evitiamo di far uscire le cose che si dicono qui dentro».

Bravo Segretario!

UNA BANDIERINA IN OGNI COMUNE

Alternativa Popolare deve strutturarsi: il coordinatore regionale ha dato questa Mission alla sua Direzione. Ha chiesto «Una bandierina in ogni Comune».

Pallone ha messo in evidenza che «sempre più amministratori stanno lasciando Forza Italia, stanchi di sentire solo promesse: noi dobbiamo fargli trovare la porta aperta».

Non si approfondisce il tema delle candidature. La spiegazione è che ancora non si sa con quale legge si andrà a votare, né alle Politiche né alle Regionali. Ma il Coordinatore del Lazio assicura che c’è spazio per tutti. Soprattutto a Frosinone: spiega un complicato calcolo in base al quale la quota proporzionale Frosinone è più alta che a Roma e pertanto ci sono più possibilità di eleggere in Ciociaria.

PALLONE ROMPE CON ZINGARETTI

La Direzione pone il tema delle alleanze. Che è stato un modo garbato per domandare ad Alfredo Pallone: si, va bene, ma con chi stiamo? Dove andiamo?

Fino all’inizio della settimana era in piedi un patto tra Matteo Renzi ed Angelino Alfano. Che è valido pure nel Lazio. È già stato applicato in Sicilia. Anche per questo, nei giorni scorsi, due nomi pesantissimi di Ap – il consigliere regionale Cangemi e l’ex coordinatore romano Sammarco – hanno annunciato che lasciano il Partito e se ne vanno con Forza Italia. A loro, l’accordo con il centrosinistra proprio non va giù. (leggi qui ‘Sammarco e Cangemi lasciano Alternativa Popolare’)

Alfredo Pallone mette in discussione quell’accordo. «Nicola Zingaretti governa sui territori senza tenere conto di Alternativa Popolare: in provincia di Frosinone i suoi uomini continuano a fare accordi con Forza Italia e Mario Abbruzzese. Lo hanno fatto all’Asi, al Cosilam, alla Saf. E allora i voti se li facessero dare da Forza Italia, alle prossime elezioni»

NARDONE PRESIDENTE

Arriva il momento di parlare delle cariche nel Partito. All’unanimità l’avvocato Michele Nardone viene nominato presidente provinciale di Alternativa Popolare.

«E nel comunicato che farete – sottolinea Pallone – dovete scrivere che questa elezione smentisce anche le ultime notizie fatte circolare secondo le quali AP nella provincia di Frosinone fosse un partito dilaniato e diviso in tanti tronconi».

Qualcuno domanda al neo presidente: «Ma tu non fai la pubblicità su Alessioporcu.it?». Laconica la risposta: «Si, ma se provo a chiedergli di pubblicarmi qualcosa è la fine: e chi ci prova più».

Sta di fatto, che noi lo avevamo detto. E che né l’onorevole Alfredo Pallone né il segretario Michele Mele hanno mai spiegato perché hanno fatto saltare all’improvviso la riunione di lunedì scorso in cui era prevista la designazione.

Altrettanto: nessuno ha chiesto a Daniele Colasanti se fosse vero o falso che era contrario alla nomina di Michele Nardone e per questo fosse stato imposto uno stop per una ulteriore riflessione. Tanto che c’è stata una telefonata, la settimana scorsa, tra l’avvocato di Cassino e quello di Frosinone. Colasanti ha detto “No, Miché non sono contrario”. “A me avevano detto di si”.

In ogni caso, chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato. La presidenza è assegnata e fine della storia.

LA RIUNIONE DEL 30 SETTEMBRE

Durante la Direzione è stata annunciata finalmente la riunione del 30 settembre (e pure questo, noi lo avevamo detto).

Sarà importantissima per il Partito. Ma c’è una novità. Beatrice Lorenzin, da grande stratega, sta cercando di mantenere nel Partito Maurizio Lupi.

Tutti sanno che è in pista di partenza. Lei, che fino all’inizio della settimana era destinata a prendere in mano le redini del Partito, sta provando a convincere Lupi a rimanere, facendo assumere a lui la strategica funzione di Segretario Organizzativo Nazionale.

L’orizzonte è ancora in movimento. Il resto si saprà il 30 settembre.