Otorino e Maxillo, un fascicolo alla Corte dei Conti

Il fascicolo è il numero Victor 20 16 barra 02 019. Si trova su un tavolo della Procura della Repubblica presso la Corte dei Conti in via Baiamonti a Roma. E’ il faldone con gli atti dell’inchiesta sull’Unità Operativa di Otorinolaringoiatria della Asl di Frosinone.

Quelle pagine sono state riprese in queste ore. A sollecitarlo è stata una mail con la quale si fa notare che appena quarantott’ore dopo l’approvazione dell’Atto Aziendale è partito il concorso per individuare il primario.

Cosa c’è di male? Nulla. Almeno in apparenza. Se ci sia qualcosa compete ora ai magistrati contabili dirlo.

Il fascicolo è stato aperto partendo da un documento. E’ la delibera 265 dell’otto marzo dello scorso anno. Si tratta del documento con cui si indice un avviso per tutti i medici in servizio nel Lazio: vengono informati che a Frosinone si intende procedere con il reclutamento di due primari per l’area di Otorino.

Sono due dei medici che Nicola Zingaretti aveva promesso nel corso di una delle sue visite alla Asl di Frosinone. Ha sbloccato i posti già da febbraio 2016.

Ancora una volta non si riesce a trovare però un medico disposto a trasferirsi a Frosinone e soprattutto a prendersi sulle spalle la responsabilità di un settore nel quale l’organico è all’osso.

O meglio: un aspirante c’è. Ma con la delibera 640 del maggio successivo lo dichiara inammissibile. A dirlo è il direttore del dipartimento Amministrazione e Gestione del Personale. Con lui concordano il direttore aziendale, il direttore amministrativo ed il direttore sanitario.

Perché quel temerario non è ammissibile? Nella Delibera 640 viene scritto che è un primario a tempo indeterminato nell’ospedale privato San Carlo di Nancy a Roma. E’ una struttura privata che fa capo alla Luigi Maria Monti srl. Alcuni ritengono che non sia accreditata con il Sistema Sanitario Regionale del Lazio, altri si.

Fa poca differenza. perché a novembre 2016 il commissario Luigi Macchitella stipula una convenzione privata per portare finalmente a Frosinone un medico specialista in Otorinolaringoiatria.

Dov’è andato a pescare quel valoroso medico? All’ospedale San Carlo di Nancy. E per portarlo a Frosinone fa una convenzione con la società Luigi Maria Monti srl affinché lo distacchi in Ciociaria. E chi è il medico? Lo stesso che a maggio non era stato ammesso all’avviso perché dichiarato inammissibile.

Cosa c’entra la Corte dei Conti? Dopotutto il Commissario Macchitella è stato capace di individuare una strada che portasse a Frosinone la figura professionale di cui la Sanità locale aveva bisogno.

Sono quattro i punti sui quali si stanno concentrando i magistrati contabili.

Il primo è un passaggio della delibera 1415 del 4 novembre scorso. recita testualmente: “con atto deliberativo 640 del 5 maggio 2016 è stato emesso avviso di mobilità regionale per il reclutamento di due dirigenti medici di Otorinolaringoiatria“. La Procura della Repubblica sta verificando se le cose stiano così. Oppure se la delibera fosse la 265 dell’otto marzo 2016.

Che differenza fa? Che collegato alla 265 c’è la bocciatura decisa poi a maggio.

Il secondo passaggio. Sempre nella delibera 1415 si legge “A tale procedura ha partecipato ed è risultato vincitore il dottor *.* che è stato nominato con effetto dal 16.09.2016“. Gli accertamenti stanno mirando a verificare se le cose stiano davvero così oppure se esista una delibera 640 con cui a maggio il dottore veniva dichiarato non ammissibile.

Il punto numero tre. Nel verbale Asl si legge “La nomina era subordinata al Nulla Osta della Regione Lazio e dell’Ente di Provenienza. La società San Carlo di Nancy LMM Srl ha concesso il nulla osta il 2 settembre 2016“. E il nulla osta regionale che fine ha fatto?

L’ultimo punto. La delibera 1415, contrariamente al verbale, asserisce “Vista la nota della Regione Lazio con la quale si ritene autorizzato il distacco richiesto con nota del settembre 2016…“. Il dubbio adesso è: il distacco ‘si ritiene autorizzato’ o ‘è subordinato al Nulla osta’?

Sta di fatto che il medico inizia la sua attività a Frosinone. E’ valido ed apprezzato. E per le sue prestazioni la Asl si impegna a versare al San Carlo di Nancy 6480 euro al mese per un importo complessivo di 82.240 euro.

Ma l’avviso non era per due medici? Si. Ma aveva risposto uno solo. Però, invece di buttare nel cestino quello sblocco, la Asl decide di individuare un dirigente della disciplina Maxillo Facciale. Ma – come sempre – nemmeno questa volta c’è chi manifesta il proprio interesse a trasferirsi a Frosinone.

La Procura della Corte dei Conti sta esaminando anche quest’altro percorso. Perché il 23 giugno 2016, nonostante l’avviso sia andato deserto e nessuno abbia detto di voler venire a Frosinone, la Asl ha uno slancio di ottimismo ed istituisce l’Unità Operativa Semplice di Maxillo Facciale.

Tre mesi più tardi, dal San Camillo Forlanini distaccano a Frosinone un esperto in questa materia.

Un mese dopo l’arrivo a Frosinone viene indetto un altro avviso interno per il conferimento dell’incarico di Responsabile dell’Unità Operativa Maxillo Facciale. E l’incarico va al medico del Forlanini distaccato in quanto unico concorrente in situazione di comando.

I magistrati stanno cercando di ricostruire come sia stato possibile realizzare questa Unità Operativa nonostante a) non sia contemplata nell’Atto Aziendale (la mappa con tutti i servizi nella Asl, autorizzati dalla Regione); b) l’avviso era per due otorini e alla fine sono stati presi un torino ed un maxillo facciale.

Ma soprattutto si sta studiando come mai, con l’arrivo di due rinforzi, il Dipartimento continui ad essere attivo dal lunedì al venerdì, esattamente come prima, E non sette giorni su sette.

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