Pirozzi: «Buschini dimettiti». E invece l’appalto c’è. Manovra per la candidatura?

Una polemica che puzza di macerie e di elezioni. Sono i tempi a far sospettare. Quelli scelti dal sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi per innescare la polemica, sembrano studiati apposta.

La scintilla l’ha accesa sabato dai microfoni di Radio Capital. Lo ha fatto parlando delle macerie nel suo paese: «Mi ha detto che il bando era pronto. Non era vero, mi ha preso in giro, si deve dimettere». Destinatario della bordata era l’assessore regionale all’Ambiente Mauro Buschini, attaccando il quale si colpisce il governo di Nicola Zingaretti.

Le cose però non stavano come ha detto Pirozzi. Il bando per rimuovere le macerie c’è, le offerte sono state raccolte. E c’è anche la data per l’assegnazione di quei lavori: è martedì 27 giugno. Tutto sta tra la documentazione della Regione Lazio. Bastava cercarla.

A meno di non voler pensare che il sindaco Sergio Pirozzi sapesse benissimo come stava la situazione. Ma abbia finto di non saperlo. Solo per poter puntare il dito contro Buschini, Zingaretti ed il governo di centrosinistra della Regione Lazio. E poter dire – quarantott’ore più tardi – che alla Pisana si sono mossi solo dopo che lui ha alzato la voce.

A quale scopo? Riaccendere i riflettori su una sua possibile candidatura a governatore della Regione, come alcuni ambienti di centrodestra propongono. In primis Francesco Storace che lo ha in grande stima. E che vuole giocarsi le sue carte prima che possa diventare concreta la possibilità che a candidarsi sia Nicola Ottaviani. (leggi qui ‘Fazzone prova a sbarrare il passo a Ottaviani’)

Le carte dicono che la Regione martedì aggiudica una ulteriore gara da 400mila euro per la rimozione delle macerie ad Amatrice. Mentre un’ulteriore gara da 4 milioni di euro è pronta e aspetta solo il via libera dall’Autorithy anti corruzione del giudice Raffaele Cantone.

Sergio Pirozzi lo sa. Perché nel frattempo ad Amatrice stanno andando avanti le demolizioni programmate, alle quali sta contribuendo anche la Regione Lazio. Che ha messo la sua parte nei 5,4 milioni di euro finora stanziati per Amatrice dalle varie Istituzioni, grazie ai quali è stato rimosso il 100% delle macerie su area pubblica: circa 93mila tonnellate.

Così come è impossibile che Pirozzi non sappia che sono state già aggiudicate ben otto gare per la rimozione delle macerie. Più una per la bonifica dell’amianto. Senza contare altri due incarichi ai quali si è proceduto tramite affidamento diretto.

Completate le operazione nell’area pubblica e terminante le demolizioni, si organizzerà la rimozione delle macerie su area privata. Il sindaco Sergio Pirozzi ne è a conoscenza, al punto che il 18 maggio scorso ha siglato un’intesa, approvando le procedure e i piani tecnici per la rimozione delle macerie e per l’informazione ai cittadini.

Proprio per questo la richiesta di dimissioni a Mauro Buschini appare solo una mossa. In vista delle elezioni.

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