Giallo alla Provincia: capigruppo convocati a loro insaputa

Dubium sapientiae initium”. Per Cartesio il dubbio è l’inizio della saggezza, una categoria di conoscenza non soltanto filosofica. Da qualche anno la politica italiana ha coniato una categoria di “non conoscenza diretta” di fatti all’apparenza indiscutibili: “a sua insaputa”. Una formula fantastica.

 

Può succedere che l’evidenza del “non poteva non sapere” venga soppiantata dal fatto che l’interessato semplicemente fosse all’oscuro di quanto stesse facendo.

 

Il dubbio deve essere venuto anche ai capigruppo della Provincia di Frosinone, quando qualche ora fa hanno ricevuto la mail del consigliere delegato alla presidenza del Consiglio, Luigi Vacana.

 

Antonio Di Nota (Pd), Andrea Amata (Alternativa Popolare), Gianluca Quadrini (Forza Italia) e Massimiliano Mignanelli (a metà tra Pd e Alternativa Popolare) devono aver pensato al celebre “sogno o son desto”. Perfino il presidente Antonio Pompeo e il segretario generale Fabio Martino Battista hanno dubitato del loro stesso dubbio.

 

Già, perché l’oggetto della mail è la convocazione della conferenza dei capigruppo per venerdì 15 settembre alle ore 13. Con il seguente ordine del giorno: calendarizzazione dei lavori del consiglio provinciale, varie ed eventuali.

 

Eppure tutti avevano creduto, fino a poche ore fa, di aver svolto la medesima riunione della conferenza dei capigruppo esattamente una settimana fa. Tutti erano certi che la seduta fosse stata convocata per giovedì 14 settembre alle ore 12, con quattro punti all’ordine del giorno: l’approvazione definitiva del bilancio (dopo il via libera dell’assemblea dei sindaci), l’esame del contratto di apprendistato e professionalizzante, la convenzione dell’Ambito Territoriale del gas, l’atto di indirizzo per il nuovo soggetto che andrà a subentrare all’Agenzia di Formazione.

 

Alla fine si sono convinti di aver partecipato ad un sogno collettivo.

 

In realtà la conferenza dei capigruppo si è già svolta nei giorni scorsi, con l’impegno di fissare la seduta per giovedì 14 con quei punti all’ordine del giorno.

 

Luigi Vacana, però, ha ribaltato tutto, portando l’orologio dietro di svariate ore. Perché? Forse non ha gradito che i capigruppo abbiano deciso una data a sua insaputa? O forse non è convinto di alcuni punti all’ordine del giorno, magari di quello relativo all’Agenzia di Formazione?

 

Fatto sta che la maggioranza che sostiene Pompeo è inciampata nell’ennesimo passaggio a vuoto.

 

All’inizio fu lo scontro “faccia a faccia” tra Domenico Alfieri (Pd) e Andrea Amata (Alternativa Popolare), (leggi qui ‘Scontro in Provincia: «Comunista scemo». «Fascista abbassa le mani»). Poi le polemiche sollevate da Massimiliano Mignanelli sullo strapotere dei dirigenti. (leggi qui ‘Abbiamo messo la Provincia in mano ai dirigenti: dimettiamoci»). Per non parlare delle scintille sulle assunzioni all’Ambiente: all’insaputa del delegato al ramo, Domenico Alfieri. (leggi qui ‘Alfieri verso le dimissioni’)

 

Inoltre nel Pd in diversi guardano con diffidenza a Luigi Vacana, perché a loro giudizio alle elezioni comunali di Frosinone avrebbe sostenuto il Polo Civico e quindi Nicola Ottaviani.

 

O più semplicemente la conferenza dei capigruppo è stata riconvocata perché la volta scorsa non era presente Gianluca Quadrini, “costretto” a delegare Danilo Magliocchetti. Vuoi vedere che è proprio questa la spiegazione vera? In realtà non c’è accordo nella maggioranza sul delicato tema dell’Agenzia di Formazione. Luigi Vacana probabilmente vuole togliere il punto dall’ordine del giorno. Ma ha una paura quasi ancestrale: che qualcuno possa inserirlo lo stesso. A sua insaputa.

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