Testacoda in prefettura: «Sono il sindaco e le decisioni le prendo io»

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

Il rombo dei motori si comincerà a sentire nelle prossime settimane quando il Rally Lirenas attraverserà le strade del Cassinate. Il rombo del sindaco Carlo Maria D’Alessandro lo hanno sentito già in mattinata nella sala delle riunioni della Prefettura di Frosinone. Ha avuto un ‘sereno scambio di opinioni’ con il suo comandante della Polizia Locale. Gli strilli al telefono sono stati tali che anche i presenti hanno potuto sentire il roboante primo cittadino ricordare al suo ufficiale «Il sindaco sono io e le decisioni le prendo io. Lei poi si siede e trova le soluzioni tecniche per realizzare ciò che io ho detto. E se non è capace me lo dice, così provvedo a sostituirla con un altro».

Prefettura di Frosinone. Mattinata. Riunione tecnica coordinata dalla dottoressa Silvana Zampa, vice capo di gabinetto e responsabile del settore Traffico. Intorno al tavolo ci sono i responsabili della polizia locale di tutti i comuni che verranno attraversati dal Rally Lirenas. Una manifestazione dalle dimensioni mai viste in provincia di Frosinone: oltre cento piloti, tutti gli alberghi prenotati per i team, punti che saranno validi per incoronare il campione italiano di rally.

La riunione segue quella che nei giorni precedenti è stata coordinata da sua eccellenza il prefetto Emilia Zarrilli. Ha esaminato la questione insieme ai responsabili provinciali dell’ordine pubblico. Ed ha dato il via libera al vertice operativo di oggi.

Il problema è arrivato quando ha preso la parola il Comune di Cassino. Il responsabile ha illustrato la situazione e le difficoltà operative. Ma è stato interrotto dalla dottoressa Zampa. «Guardi, noi oggi siamo qui perché il suo Comune ha autorizzato la manifestazione. Questi problemi oggettivi che lei ci rappresenta, fanno capire che forse c’è ancora qualcosa da definire…»

L’ufficiale ha sgranato gli occhi. «Forse c’è un equivoco: noi a Cassino non abbiamo ancora autorizzato…»
A questo punto a sgranare gli occhi è stata la dottoressa Zampa: «Ma noi abbiamo qui un’autorizzazione firmata dal Comune di Cassino…»
«Mi sembra strano, dovrei averla firmata io: sono sicuro di non averlo fatto…»

Al che, la dottoressa spulcia la cartellina che aveva appresso. Ne estrae un foglio: carta intestata del Comune di Cassino. E’ l’autorizzazione al transito del Rally.

Un testacoda da manuale.

Il comandante è talmente sorpreso che ritiene di dover chiedere conferma al sindaco. Lo chiama per sapere se effettivamente la firma sia la sua, se ci sia stato un problema in particolare per cui lui non sia stato informato… Ne nasce uno scambio di battute. Che ognuno dei presenti racconta in modo differente. Alcuni riferiscono di toni concitati, altri parlano di voci sempre più alte ma comunque nei limiti. Sta di fatto che ad un certo punto l’ufficiale fa presente: «Veramente… il sabato avremmo anche il problema del mercato…»

Con chiarezza, al tavolo c’è chi ha sentito la voce del sindaco uscire dal telefono «Il mercato è stato spostato!». E chi lo ha deciso? «L’ho deciso io! Sono io il sindaco. E prendo le decisioni politiche. Poi lei si siede e trova le soluzioni tecniche per realizzare ciò che io ho detto».

La discussione pare sia proseguita nel pomeriggio, nell’ufficio del sindaco. Il quale gli avrebbe ribadito il concetto.

I motori rombano, nel Comune di Cassino. E senza testacoda.

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