Saf, Migliorelli eletto presidente

Lucio Migliorelli eletto presidente della Saf con 59 voti: lo ha sostenuto in blocco tutto il Pd, sia di Scalia che di De Angelis. In mattinata si era dimesso dalla Regione

Lucio Migliorelli è il nuovo presidente della Saf – Società Ambiente Frosinone, la società composta da tutti i Comuni della Provincia di Frosinone più l’ente Provincia, per la gestione dei rifiuti che producono sul loro territorio.

 

LA VOTAZIONE

Lucio Migliorelli ha riportato 59 voti: lo hanno votato i sindaci del Partito Democratico, sia quelli dell’area che fa riferimento a Francesco De Angelis e sia quelli che si riconoscono nelle posizioni del senatore Francesco Scalia.

 

In mattinata il sindaco di Roccasecca Giuseppe Sacco ed il sindaco di Cassino Carlo Maria D’Alessandro avevano avviato un intenso giro di telefonate per verificare la possibilità di far convergere su un candidato ‘tecnico’ i voti del centrodestra e di eventuali dissidenti del Pd. La scelta era ricaduta sull’ingegner Giovanni Cavallo di Ferentino. (leggi qui Un Cavallo per conquistare la Saf: lo schiera il Coordinamento del Basso Lazio ). Ma ha ottenuto soltanto 21 voti: sei in più di quelli che lo schieramento aveva calcolato.

 

Una candidatura alternativa alle prime due è stata quella proposta dal sindaco di Torrice, Alessia Savo. Ha indicato all’Assemblea dei Soci il nome dell’ingegner Angelo Fraioli. Ma è stata l’unica a votarlo.

 

L’ASSEMBLEA

 

L’assemblea è durata poco più di un’ora. A presiederla è stato il sindaco di Castrocielo, Filippo Materiale.

In apertura di lavori, il sindaco di Roccasecca Giuseppe Sacco ha proposto l’inversione dell’Ordine del Giorno, chiedendo di parlare prima delle linee guida attraverso le quali governare la Saf e solo dopo procedere con la scelta del presidente.

Una richiesta che il presidente Materiale dribbla dicendo: «Le vostre linee guida sono acquisite a verbale ed il nuovo presidente ne dovrà tenere conto». Niente inversione, non ce n’è bisogno. Si va subito al voto.

Il sindaco di Posta Fibreno Adamo Pantano ha messo sul tavolo la proposta di candidatura di Lucio Migliorelli, motivandola con le ragioni anticipate ieri da Alessioporcu.it (leggi qui Il Pd ha scelto: Lucio Migliorelli alla presidenza della Saf). In pratica: l’esperienza in materia acquisita durante gli anni trascorsi all’assessorato all’Ambiente, conosce ogni aspetto della nuova normativa regionale in materia di Rifiuti e di Ambiente, ha la necessaria esperienza politica essendo stato capogruppo dei Democratici di Sinistra in Provincia sotto il governo di Francesco Scalia.

Gli altri schieramenti hanno depositato i loro nomi.

 

 

IL VOTO E LE DIMISSIONI

Prima della votazione Carlo Maria D’Alessandro chiede la parola e contesta l’incompatibilità di Migliorelli: elenca tre articoli di legge.

Uno dei sindaci di centrosinistra risponde esibendo la lettera di dimissioni firmata la stessa mattina da Lucio Migliorelli, prima della votazione e controfirmata dall’assessore Mauro Buschini.

Dopo un’ora, i sindaci sono già alla fase del voto. Lucio Migliorelli passa al primo tentativo.

 

IL DISCORSO

Nella sua prima dichiarazione da presidente, Lucio Migliorelli ha ringraziato i sindaci evidenziando che  «i numeri che vanno ben oltre la maggioranza assoluta dei soci: ritengo che questo rappresenti un segnale importante di fiducia nei miei confronti e, in particolare, di forte sostegno al lavoro che insieme dovremo svolgere nei prossimi anni per il nostro territorio».

I sindaci di centrodestra hanno chiesto di ripensare il ciclo dei rifiuti, superando i limiti di un sistema che va avanti da quasi trent’anni. Il neo presidente assicura «Lavoreremo per ammodernare l’impianto, per consentire il recupero della materia e diminuire fino all’esaurimento i conferimenti in discarica e alla termovalorizzazione. Ciò senza tralasciare, anzi rafforzando, il sostegno per incrementare ulteriormente la raccolta differenziata così da tutelare e salvaguardare l’ambiente e la salute dei cittadini».

 

LE REAZIONI

Lucio Migliorelli fa parte della corrente Pd ‘Pensare Democratico’ di Francesco De Angelis. Secondo il quale «Non può che essere definita ottima la scelta dei sindaci di eleggere alla presidenza della Saf Lucio Migliorelli, persona di grande equilibrio, dalle forti competenze tecniche e dalle importanti esperienze istituzionali maturate nel corso degli anni». Sotto l’aspetto politico, De Angelis evidenzia «l’unanime convergenza sul suo nome di tutti i sindaci del Pd, del centrosinistra e di quelli espressione della società civile».

 

Durissimo Armando Mirabella, leader provinciale di Possibile: «La questione rinnovo del management Saf non riguarda solo i rifiuti. Ma di più: il rifiuto di avere una provincia rassegnata ad accettare di ingoiare tutto in termini di (non) criteri e quindi di scelte e nomi».

La formazione politica fondata da Pippo Civati era per la nomina di un tecnico. «I tecnici non vanno bene perché sono “troppo estremi”? E invece vanno bene dei robot che dicendo sempre si al padrone poi ottengono di essere piazzati non si sa perché all’università, una volta alla regione, una volta ai rifiuti: tuttologhi di una provincia che sprofonda a 10 posizioni la volta. La appartenenza sempre e comunque piuttosto che uno straccio di competenza. Tanti zitti, troppi».

 

Sulla necessità di ripensare il ciclo dei rifiuti ha insistito il capogruppo di Forza Italia in Provincia, Gianluca Quadrini. Mette l’accento sul fatto che «un gruppo di sindaci del coordinamento per le Politiche Ambientali del Basso Lazio abbia votato per una soluzione di tipo tecnico per la la presidenza della Saf. Questo significa che il grido di allarme che proveniva da Forza Italia e dal Centrodestra è stato ascoltato. Purtroppo il Pd si è assestato su soluzioni di vecchio stampo di carattere esclusivamente politico che continueranno a far gestire l’ente in base a logiche politiche vecchie e obsolete, tornando indietro nel passato».

 

Adombra il sospetto del voto di scambio il capogruppo del Movimento Cinque Stelle, Gaia Pernarella. Dice che «Le notizie che provengono in queste ore dalla Ciociaria ci raccontano la solita storia di nomine e posti di lavoro in cambio di pacchetti di voti. Il Partito Democratico che rischia di perdere tutte le battaglie politiche nelle circoscrizioni maggioritarie, a pochi mesi dal voto corre ai ripari e infila l’ennesimo politico a capo della SAF».