Saf, il presidente sarà Barbara Di Rollo

Il gioco ad incastri che unisce la presidenza della Saf alle prossime elezioni, sia regionali che politiche. Gli equilibri che porteranno all'elezione di Barbara Di Rollo al posto lasciato ieri da Mauro Vicano

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

«Il prossimo presidente della Saf sarai tu»: Francesco De Angelis lo ha detto a Barbara Di Rollo domenica mattina, intorno al tavolino verde in plastica orientato verso uno dei pochi raggi di sole che riscaldavano il cortile delle Terme di Pompeo a Ferentino.  All’interno, nella Sala delle Conferenze, si teneva l’assemblea programmatica del Pd: all’esterno si decidevano gli assetti degli enti intermedi. (leggi qui)

 

Intorno a quel tavolino, con il dominus dell’area Orfiniana e presidente del Consorzio Asi, c’erano l’assessore regionale Mauro Buschini, il vice segretario provinciale Pd Sara Battisti, la consigliera comunale di Cassino Barbara Di Rollo (manager del gruppo sanitario Neuromed dove è responsabile dell’area Marketing e Comunicazione). Fino ad un attimo prima, tutto di nero vestito, aveva partecipato alla discussione anche il presidente dimissionario della Società Ambiente Frosinone: la SpA composta dai Comuni della provincia di Frosinone in parti uguali a prescindere da territorio, abitanti, immondizia conferita. Mauro Vicano aveva già comunicato a Francesco De Angelis un mese fa che avrebbe potuto mollare la presidenza. Perché è convinto che il nuovo mandato tracciato dai sindaci non consentirà di poter gestire in maniera efficace l’azienda che fino ad oggi ha evitato il collasso dei rifiuti in Ciociaria durante gli ultimi trent’anni.

 

I numeri e le alleanze costruite in silenzio durante questi mesi danno a Francesco De Angelis la maggioranza necessaria per poter indicare Barbara Di Rollo per la carica di presidente. Con la benedizione di tutto il resto del Pd, a cominciare da Francesco Scalia (Pd area Renzi – Lotti) e Simone Costanzo (Pd – area Franceschini – Astorre). Ma anche di Forza Italia, con Mario Abbruzzese in primis.

 

La ragione è semplice. Barbara Di Rollo era destinata alla candidatura al Consiglio regionale del Lazio, in tandem con Mauro Buschini. Lei del sud della provincia e lui del nord, votandosi in tandem, grazie alla nuova legge sul doppio voto di genere, avrebbero raddoppiato le forze. Dirottandola alla presidenza della Saf si libera una casella strategica che lascia respiro a Marino Fardelli (Pd – area Scalia) sulla piazza di Cassino. Ma anche a Mario Abbruzzese: perché nel passato Barbara Di Rollo è stata candidata sindaco di Cassino, guidando uno schieramento di area del cattolicesimo moderato molto vicina all’area del centrodestra; se lei non si candida alla Regione, una parte di quel bacino di consenso sarà libera di guardare a Forza Italia.

 

Con chi farà tandem allora Mauro Buschini e con chi si alleerà, per la stessa ragione, Marino Fardelli? La scelta obbligata a questo punto è il tandem Buschini – Sara Battisti (entrambi Pd area Orfini). La vice coordinatrice provinciale Pd in questo modo lascia la casella della Camera Maggioritario Frosinone Nord alla quale era destinata originariamente. Infatti, Matteo Orfini può reclamare al tavolo nazionale una sola candidatura blindata su Lazio 2: o De Angelis o Battisti. La Saf è il dazio che De Angelis deve pagare per liberare la casella Frosinone Nord nella quale sistemare Nazzareno Pilozzi.

Con Simone Costanzo candidato alla Camera dei Deputati nel Maggioritario di Cassino – Sora (il maggioritario è quel voto diretto nel quale chi prende anche una sola preferenza in più degli altri va a Montecitorio) sempre che sciolga la riserva in senso favorevole. E Francesco De Angelis candidato alla Camera ma capolista nel Proporzionale (il listino dove si entra in proporzione al numero di voti presi dal Partito).

 

Il gioco ad incastri prevede anche il Senato: Francesco Scalia candidato a Palazzo Madama come primo nella lista Proporzionale (stesso discorso di De Angelis alla Camera) e Mauro Vicano candidato senatore nel Maggioritario.

In questo modo, tutti sosterrebbero tutti. L’elettore Pd, nel sud della provincia di Frosinone voterebbe Costanzo alla Camera, trascinando in automatico De Angelis; e Vicano al Senato, trascinando Scalia.

 

E alla Regione? L’area  di Pensare Democratico (la componente maggioritaria del Pd, guidata da De Angelis) voterebbe il tandem Buschini – Battisti. L’area di Francesco Scalia invece voterebbe Marino FardelliMaria Spilabotte. se la senatrice dovesse decidere di non competere per il bis a Palazzo Madama.

 

Il Centrodestra non sta a guardare. Mario Abbruzzese è stato il primo a comprendere la strategia del gioco ad incastri composto con pazienza, per settimane, da Francesco De Angelis. Proprio per questo punta a smontare l’intero giocattolo fin da primo tassello. Ossia la presidenza Saf a Barbara Di Rollo.

Il coordinatore de facto di Forza Italia in provincia di Frosinone ha già espresso le sue riserve su quella designazione.

«C’ è bisogno di una personalità di alto profilo. Stiamo parlando di una società che deve necessariamente guardare all’ aspetto manageriale ed economico, di una società che deve porsi con forza il tema dei profitti se vuole continuare ad avere un ruolo di primo piano. La politica deve assumersi le proprie responsabilità. Non possiamo permetterci il lusso di ragionare in termini di equilibri, di rapporti di forza e, men che meno, di correnti».

Forza Italia tenterà di costruire una cordata alternativa. Ma la scalata alla Saf non avviene in proporzione al numero degli abitanti, il voto della grande città vale quanto quello del piccolo Comune. Una testa un voto.

I numeri per allestire una cordata alternativa potrebbero esserci. Mario è al tavolino e sta preparando le contromosse.