La loggia del Leone e la guerra Forzisti vs Civici (Conte della Selvotta)

Morti e feriti dopo l'assise comunale. Sale il livello dello scontro politico tra forzasti e civici. Intanto Leone sbarca al Cosilam. Il coraggio di Carmine. Gli uomini e le donne di FdI

Domenico Malatesta

Conte della Selvotta

LA LOGGIA DEL LEONE

L’assise comunale di Cassino del 29 settembre (ore 19-23) ha lasciato sul campo diversi feriti per lo sciame d’api che si è riversato nell’aula. Tante le stranezze annotate dai cronisti. A soffrire sulle poltrone scomode l’assessore Benedetto Leone per essersi infilato, suo malgrado, in un ‘cul de sac’ (traduzione: vicolo cieco), titolo anche di un  film del 1966 diretto da Roman Polanski. In sofferenza anche i consiglieri comunali di Forza Italia per alcuni punti all’ordine del giorno poco graditi. In sofferenza altri per il timore di vicinanze scomode.

Per i maligni la tribuna laterale alla destra del sindaco è diventata una bolgia per le diverse lingue parlate (a bassa voce) tanto da far dispiacere il commander in chief Mario Abbruzzese. Si racconta che Leone prima dell’assise si sia recato nuovamente in monastero a Montecassino e dalla Loggia del Paradiso abbia supplicato il santo protettore di Cassino e dell’Europa per farlo uscire indenne dalle grinfie del panzer Enzo Salera pronto a cannoneggiarlo sulla questione della laurea – non laurea, del dottorato esposto prima della firma ma senza che nessuno abbia mai visto esposto su alcuna parete il relativo diploma di laurea.

Alle ore 23 il benedettino e cerimoniere abbaziale ha potuto tirare un sospiro di sollievo.

Era andata apparentemente liscia. E’ rimasta, però, la frizione con il presidente d’aula Dino Secondino per aver ceduto alla pressione della minoranza per l’inserimento nell’odg di un punto scabroso, poi non discusso.

 

FORZISTI ALLA GUERRA CONTRO I CIVICI

E che succede in Forza Italia, ormai spaccata in tre gruppi, l’un contro l’altro? Il capogruppo Rossella Chiusaroli e Gianluca Tartaglia, su un punto apparentemente innocuo, al momento del voto hanno preferito, dicono gli uscieri del Palazzo, chiudersi nei rispettivi bagni.

Invano il segretario comunale ha atteso la loro risposta. Non si sono più visti in aula. Il giorno dopo in una riunione di chiarimento del gruppo di Forza Italia sono emerse le crepe e le divisioni al loro interno e con i civici.

Sotto accusa il capogruppo. Incarichi, candidature e proposte di progetti (non pensati) alla base del mal di pancia dei più. Le lotte intestine, assicurano, andranno avanti. CMD’A, assicurano dal Palazzo, guarda compiaciuto, dall’alto della sua mole nonostante le bizze della sua vena safena, questo scontro politico tra giovanotti.

 

LE COPPIE BIANCHE E ROSSE

E poi i cronisti d’aula hanno notato alcune prove di alleanze e di spostamenti di scranni. Nei banchi Pd Sarah Grieco si è accomodata accanto a Sabrina Grossi e viceversa. E’ nata una nuova alleanza?

Non si sono ancora accoppiati dopo l’intesa (?), invece, i fratelli d’Italia Antonio Valente e Rosario Franchitto che dovrebbero sostenere l’assessore Nora Noury (sostenuta, dicono, da Fdi regionale). Anzi Valente e Franchitto sono così lontani con i banchi che nemmeno si vedono.

Vivono in solitudine i due consiglieri salviniani Robertino Marsella e Claudio Monticchio. Ognuno in banchi opposti. Ma sono fedeli al loro assessore Carmelo Palombo. Rimangono accoppiati i civici che, comunque, appaiono isolati.

A creare movimento per il suo fervore agonistico è il “giardiniere-fontaniere” Angelo Panaccione con esperienza assessorile della feconda era scittariellana. Che punta allo sfruttamento delle risorse naturali (esperienze consortili) come il verde e l’acqua. Vedi le fontane che zampillano e che a volte allagano pure la strada.

 

LO SBARCO DI LEONE AL COSILAM

Il commander in chief in vena di campagna elettorale ha premiato il fidato assessore (civico ma di Forza Italia) Benedetto Leone reduce da un’assise sui carboni accesi (non per cuocere le saporite castagne del suo podere in quel di Terelle). Accesi da altri, suoi concorrenti. In politica, si diceva ai tempi di Dc e Pci, le amicizie si dimenticano. E così Leone ha avuto il mandato di rappresentare il sindaco Carlo Maria D’Alessandro (tradito dalla vena safena) all’assemblea del Cosilam. E ha fatto l’esordio tra i sindaci e i soci privati dell’ente consortile.

Ed è stato un esordio da politico addestrato tanto da far arrabbiare anche il funambolico ed estroso presidente di CdC Marcello Pigliacelli il quale aveva sollecitato il rispetto dell’accordo con i sindacati, in base al quale si deve procedere con la riduzione dell’orario di lavoro del personale per abbattere le passività che affliggono il consorzio. E Leone, bene informato da M.A., il quale è in campagna elettorale perenne, ha detto subito: «Quale riduzione, qui non si licenzia nessuno. Anzi». (Ci sono le campagne elettorali da affrontare). I sindaci anzianotti, non abituati alla ribellione, si sono girati e hanno apprezzato. E così Leone ha pronunciato la sua arringa. Ha annunciato il voto favorevole del comune di Cassino, il maggiore azionista del Consorzio con il 17 per cento, al bilancio ma si è detto contrario alla riduzione di personale a causa dell’indebitamento dell’ente.

Pigliacelli ha risposto: se non si rispetta l’accordo con i sindacati sulla riduzione dell’orario  resta solo un’altra strada: il licenziamento.

Leone, parlando a nome dell’amministrazione comunale di Cassino, ha sostenuto che gli eventuali esuberi vanno discussi con i sindacati e soprattutto va presentata ai soci e quindi all’assemblea una relazione tecnico-finanziaria in cui motivare tale necessità. «Ma se si approva – ha detto Leone – un bilancio in attivo come si fa a richiedere la riduzione di personale». E Pigliacelli polemico: «Il tuo commander ti ha detto di dire questo?».

E se Mario Abbruzzese non si presenterà alle regionali sarà Benedetto Leone, amico di abati, arcivescovi, vescovi, monaci e preti, il candidato alla Pisana tra l’invidia delle amazzoni forziste e di altri.

 

IL CORAGGIO DI CARMINE

Carmine Di Mambro, consigliere civico di Insieme per Cassino ma vicino a Forza Italia, è attivissimo nonostante la malattia.

Sta approntando i progetti per sviluppare le piste ciclabili, il verde, il piano urbano del traffico ed altre proposte migliorative per la vivibilità della città. Al primo posto rimane, però, la battaglia per l’istituzione del registro dei tumori. Tanto che molti comuni stanno seguendo le orme del comune di Cassino per approvare l’odg in aula e sollecitare la regione Lazio al riconoscimento dell’importante strumento.

 

LE DONNE E GLI UOMINI DI FDI

L’assessore Nora Noury (Fdi) e Angela Abbatecola dello stesso partito ma a capo del movimento Destra Nuova sedute insieme.

Fra le due donne di Fdi è scoppiata la pace complice un ricevimento matrimoniale. E’ accaduto qualche giorno fa. E si sono scambiati i numeri di telefono. Forse hanno parlato anche di candidature alle regionali e di assessorati al comune di Cassino?

Osservate attentamente (riferiscono al cronista a vita Domenico Tortolano) dall’ex dirigente comunale Enrico Iemma e dall’ex consigliere comunale Fabio Marino.

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