La Giornalista piomba in municipio e fa a fette il Consigliere (di R.Castellano Sindici)

E la giornalista piomba in Municipio. Mettendo i puntini sulle i: la stampa locale non è l'house organ dell'amministrazione. E soprattutto non scrive ca... fesserie. Imbarazzo in aula. Ma alla fine...

Romano Castellano Sindici

Conte del Sacco (ma non inquinato)

«È durante la tempesta che conosciamo il navigatore», ebbe a dire qualche secolo fa Lucio Anneo Seneca. Grande verità, la sua. Peccato che le tempeste che scuotono giornalmente Palazzo Antonelli, il navigatore Caligiore Roberto tenti (ormai con dubbi risultati) di mascherarle o comunque di minimizzarle. Ma, purtroppo per lui, ormai si trova a governare una maggioranza ingovernabile divisa in tre tronconi.

Al timone altri due navigatori che non vogliono certo cederglielo: il suo vicesindaco Ruspandini Massimo e il suo assessore alla pubblica istruzione, Sodani Mario.

 

Ah, povero sindaco, che fatica fa ogni giorno – con quel suo volto sempre sorridente che ricorda un po’ gli attori inespressivi dei vecchi fotoromanzi – a far finta che l’amministrazione stia facendo una crociera in stile Love Boat.

La realtà è ben altra. La maggioranza Caligiore è una pentola a pressione che non esplode solo perché è in attesa dei prossimi appuntamenti elettorali. Un po’ come a Sora: dove Forza Italia farà entrare l’assessore solo dopo le Regionali, ma se non andranno come Abbruzzese vuole, il Partito staccherà la spina. O come a Cassino: dove il rimpasto ed il repulisti avverranno altrettanto dopo il voto, per le stesse ragioni di cui sopra. Ma a Ceccano c’è una variabile in più perché anche l’opposizione non ha interesse a far cadere la maggioranza, visto che navigano a vista pure loro.

Come in altre realtà, a Ceccano la giunta Caligiore siede ancora a Palazzo Antonelli, non per merito proprio, ma perché non conviene a nessuno farla cadere in questo momento.

 

L’assenza di argomentazioni serie, la leggerezza sulla bilancia del peso politico, vengono indicati con chiarezza dai nuovi riferimenti alla nostra modesta persona. Significa che poco di meglio e ben più serio hanno da fare.

Riferiscono, sempre le solite malelingue, che i litigi in maggioranza sono continui e che il sindaco faccia sempre più fatica a tenere a bada le intemperanze della sua ciurma.

Nelle scorse settimane la delibera di giunta, che ha sancito la nascita del IX settore, ha creato non pochi mal di pancia. Pare sia stata una decisione presa a tra: sindaco, consigliere al personale, alla presenza di un dirigente comunale, con la regia occulta (neppure tanto) del consigliere Tonino Aversa che ci teneva molto per efficientare le competenze del suo assessorato di riferimento.

 

Pare, addirittura, che la delegata alle Politiche Giovanili, Federica Aceto, si sia molto indispettita dopo essersi ritrovata, a sua insaputa, l’ex addetto stampa (quello che scriveva dalla Residenza municipale e che poi ha perso il ruolo essendo stato ingloblato nella più generica dicitura “staff del sindaco”) nell’ufficio Infogiovani.

Pare anche che il IX settore sia in estrema difficoltà a far partire il mercato, tra cinque giorni, accorpato e in altro luogo. Le ultime indiscrezione dicono che, se tutto va bene, se ne riparlerà a febbraio-marzo del nuovo anno (la giunta del fare… chiacchiere), anzi, pare addirittura che sia a rischio il tradizionale Mercatino del Ponte, quello di metà dicembre e che ancora non si abbiano notizie sulla Fiera dell’Immacolata.

Insomma la battagliera Assessora al Commercio, Arianna Moro, nonostante la sua caparbietà e il suo impegno ancora non ha potuto portare a casa un solo risultato, se non quello delle Reti di Impresa che però era un progetto dell’assessora che l’ha preceduta.

 

Ma la debolezza della giunta Caligiore e l’isolamento del sindaco, si sono palesati, in tutta la loro drammaticità questa mattina, in commissione Lavori Pubblici, assente Aversa Tonino delegato all’Urbanistica (assenza tattica?).

La commissione richiesta dai consiglieri di minoranza, Conti Giulio e Malizia Pino, aveva all’ordine del giorno:

“Notizia apparsa sui quotidiani locali riguardante il piano sportivo che interessa l’area di via Passo del Cardinale-Palazzetto dello sport”.

 

Ebbene, il delegato allo Sport si era pavoneggiato, proprio a mezzo stampa, prendendosi i meriti dell’abboccamento con alcuni privati interessati al progetto di sviluppo dell’area ormai in abbandono. La cosa, come riferiscono le solite malelingue, aveva provocato l’ira del sindaco Caligiore che si era visto attaccato dal resto della maggioranza all’oscuro del progetto.

Il delegato di cui sopra ha ovviamente risposto. In maniera alquanto banale: la frase di smarcamento dei politici in difficoltà è sempre la stessa: è colpa dei giornalisti. Lo ha detto in sede di Commissione, assicurando che quanto riportato nell’articolo scritto da un quotidiano locale fossero tutte “cazzate del giornalista”.

Ora: va bene che i maligni dicono che quel quotidiano sia l’house organ dell’amministrazione, ma bisogna pure tenere conto di chi sono le persone che si vanno ad attaccare. Ci sono giornalisti e Giornalisti. E ci sono pure Giornaliste. Al punto che nel giro di pochi minuti si materializza in municipio, inaspettata ospite, la Giornalista autrice dell’articolo di cui sopra. Notiziata dallo scrivente che, di fronte a tanta ingiustizia, si è voluto dilettare nella scena che ne sarebbe maturata.

Infatti, dismesso poc’anzi il pigiama con cui si trascina per casa fino a tarda ora per sua indolenza, la Giornalista in questione si è catapultata in assetto da guerra nella casa comunale, stringendo la baionetta tra i denti e l’ascia in mano.

La facciamo breve: l’autore delle accuse ha dovuto ammettere che l’articolo corrispondeva alla verità dei fatti. Anche perché la Giornalista, in caso contrario, non sarebbe uscita da palazzo Antonelli senza lo scalpo di chi aveva messo in discussione la serietà del suo giornale. House organ sto par de ciufoli. Un bel figurone per il delegato e ovviamente per tutta la maggioranza che rappresenta.

 

Insomma appare ormai evidente, anche ai meno maliziosi, che la situazione stia sfuggendo di mano al sindaco Caligiore, distratto forse dalle ordinanze “contingibili e urgenti” che ha firmato per necessità estrema nelle settimane scorse, riguardanti la bomba ecologica dell’ex Snia e lo sversamento di sedicimila litri di gasolio al Fosso di Arnara.

Qualcuno, però, dovrebbe spiegargli che le ordinanze “contingibili e urgenti” si firmano subito e non a distanza di giorni o settimane, se sussistono evidenti pericoli per la salute pubblica.

Infatti, giurisprudenza consolidata ritiene, quando si parla di inquinamento, che i provvedimenti debbano essere realmente immediati perché ogni giorno che passa potrebbe rappresentare un ulteriore sfregio al territorio e alle persone che vi vivono. Ma il signor sindaco, come responsabile anche della salute pubblica, questo lo sa bene. Il ritardo non sarà di certi dipeso da lui.

 

Post Scriputm

In chiusura di queste note Contea, noi, Romano Castellano Sindici, non possiamo non  rivolgere un affettuoso saluto al nostro grande assessore alla Cultura Gizzi Stefano. Sbaglia chi ritiene che Egli sia antiquato, vetusto, impolverato: i fatti rivelano il contrario, non v’è dubbio che sia l’assessore più social della Giunta. Il disperato tentativo di dare un’immagine moderna di sé, lo ha trasformato in un Savonarola di Facebook, pronto a fustigare con ardore ciò che contesta il Verbo della sua amministrazione.

Pregevole, in questo senso, è stato un suo post sulla gatta Firmina: ottimo esercizio di modernità ma indice di chi stia perdendo il contatto con il mondo reale.

Torni tra noi, assessore, stia un po’ meno su Facebook e ci diletti con le sue concretezze a Palazzo Antonelli. La vita reale è quella. Glielo diciamo con l’affetto di sempre.

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