Niente poltrone per me: Ottaviani annuncia il no al Parlamento (di C.Trento)

Corrado Trento

Ciociaria Editoriale Oggi

 

CORRADO TRENTO
Ciociaria Oggi

 

 

«Il Paese reale non ha bisogno di politici rimasti prigionieri di logiche che appartengono al passato. Non ho adottato provvedimenti su fenomeni come la migrazione e il contrasto alla prostituzione perché sogno una poltrona. Peraltro fare il sindaco della mia città è la gratificazione politica maggiore per uno come me». Il fuoco di fila sul sindaco Nicola Ottaviani in questi ultimi giorni è stato molto forte da parte del Pd: la senatrice Maria Spilabotte, i consiglieri comunali Fabrizio Cristofari, Angelo Pizzutelli e Alessandra Sardellitti non gli hanno risparmiato critiche. Non solo sulle due tematiche nazionali, ma pure sui rapporti con l’opposizione e sulle tasse locali.

 

Però Ottaviani, l’attivismo agostano fa sorgere il dubbio che lei possa fare un pensierino ad una candidatura alla Camera o alla Regione.
«Sarò costretto a deludere le aspettative della Spilabotte: la mia dimensione è quella territoriale e non ho intenzione di sottrarre seggi parlamentari a nessuno».

 

Per Cristofari, nonostante i numeri, la maggioranza ha diverse difficoltà.
«Fabrizio Cristofari non ha ancora preso atto che c’è stato un giudizio elettorale chiaro. La percentuale che ha ottenuto è stata tra le più basse tra i candidati a sindaco del Pd».

 

Non crede che poteva risparmiarsi in consiglio comunale di dare della Peter Pan ad Alessandra Sardellitti?
«Diamine, ma la dialettica politica e l’ironia che fine hanno fatto? Non è che il sottoscritto si offende per quello che gli dicono. La Sardellitti, dopo aver impedito alla Spilabotte di tornare in consiglio comunale, probabilmente sta cercando di ritagliarsi il ruolo che prima aveva Stefania Martini. È ancora lontana però».

 

Veniamo alla questione dei migranti e al numero verde per «segnalazioni di critici». La lettura politica è inevitabile, non crede?
«La quotidianità è fatta di iniziative di rispetto e solidarietà per chi attraversa il Mediterraneo sui barconi pur di avere una speranza di una vita migliore. La solidarietà non si può concedere, però, a quanti speculano sulla pelle dei migranti. Il numero verde serve per segnalare soprattutto queste situazioni. D’altronde parliamo di milioni di euro che vengono spesi anche in provincia di Frosinone, che provengono dalla tassazione collettiva. Poi è innegabile che si siano registrati anche episodi di violenza purtroppo. Ai migranti chiediamo di rispettare le leggi e i costumi del la comunità che li ospita».

 

Le ordinanze sulla prostituzione quali effetti concreti possono produrre? Forse è per questo che le critiche non sono mancate.
«Intanto la prostituzione sulle strade dell’asse attrezzato e dintorni è intollerabile. Penso che quell’indecenza vada combattuta anche dagli amministratori locali. Con i mezzi che hanno a disposizione. Poi i parlamentari, anche quelli delle nostre parti, se hanno il “peso” e il fegato politico per farlo, approvino la legge per regolare il fenomeno. Il punto è che sono passati 60 anni dalla legge Merlin e nulla è stato fatto. Io penso che i sindaci, perfino quelli che non vogliono diventare parlamentari, debbano intervenire e non voltarsi dall’altra parte. Non sono abituato a tirare a campare e non ho come aspirazione politica quella di completare un mandato per avere una pensione o un vitalizio».

 

L’aliquota Tasi sulla seconda casa è aumentata e la Tari è tra le più alte d’Italia.
«In effetti forse il Pd ha ragione quando dice che stiamo amministrando facendo i giochi di prestigio, perché per far fronte ad un debito di 50 milioni di euro lasciato dalle loro Amministrazioni e all’azzeramento dei trasferimenti regionali e statali è davvero complicato. E non può bastare l’aumento di 50 euro l’anno per gli immobili adibiti a seconda casa. Sì, ci siamo dovuti reinventare come “funamboli” per far fronte alle macerie lasciate da altri».

 

Ma se alla fine dovesse essere Antonio Tajani a chiederle di candidarsi alla Camera o alla Regione?
«Non me lo chiederà. Antonio Tajani è di un altro livello, anzi di un altro pianeta. E sa perché? Perché ha dimostrato cosa significa la forza della moderazione rispetto ai “forsennati” dello strillo. A differenza di quello che tanti pensano è stato lui, e non altri, ad aggregare tutte le forze moderate in sede di Parlamento europeo. Dando prestigio all’Italia e, se permettete, anche al nostro territorio».
 

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