I dieci chili che avvicinano Vicano a Montecitorio

In due mesi si è scrollato dalle spalle quasi dieci anni. Niente lifting: il dottor Mauro Vicano ha messo in pratica gli anni trascorsi a dirigere il settore Igiene degli Alimenti alla Asl di Frosinone. Così in sole otto settimane ha perso dieci chili. Glielo hanno consigliato i consulenti d’immagine, convincendolo che era indispensabile farlo adesso che è concreta la possibilità di candidarsi alla Camera dei Deputati.

 

Il nome dell’ex direttore generale della Asl di Frosinone e attuale presidente della Saf – Società Ambiente Frosinone è iniziato a circolare subito dopo l’assoluzione dalle accuse che gli erano state mosse dall’azienda. Seguita dall’archiviazione di fatto di tutti i sospetti  sollevati ai gestori di rifiuti nel Sud Ciociaria, compreso lui: l’inchiesta romana si è rivelata un flop (leggi qui ‘Vicano riprende la tessera Pd. E vuole una candidatura’)

 

Nei giorni successivi a quelle archiviazioni c’è stato uno dei tanti viaggi a Roma fatti da Francesco De Angelis: ormai è di casa nell’ufficio del presidente nazionale del Partito Democratico Matteo Orfini. Ha partecipato ad una riunione ristretta dei colonnelli orfiniani.

 

Durante quei lavori è stato ipotizzato il prossimo scenario elettorale. La previsione è che la legge verrà modificata al volo per armonizzarla con gli input dati dal Capo dello Stato. Ci sarà allora il ritorno dei collegi su base Provinciale alla Camera: tradotto in soldoni significa che i candidati Dem per Montecitorio in Ciociaria saranno quattro. Più il capolista.

 

Chi sarà il capolista? Frosinone con molta probabilità finirà in quota a Matteo Orfini. Perché in base al suo peso nel Pd gli verrà riconosciuto un certo numero di capolista bloccati da poter designare. In genere, al tavolo delle trattative i leader si presentano con un elenco di collegi. E Frosinone è quello meno ambito da tutti: viene mollato per primo appena qualcuno lo chiede.

 

A Orfini invece Frosinone piace. Non perché sia rimasto impressionato dalle valli o dai panorami. Bensì gli sono piaciute tanto le folle oceaniche che Francesco De Angelis è stato capace di mobilitargli ogni volta che il Presidente nazionale ha messo piede sul territorio. Gli ha fatto capire che una candidatura a Frosinone sarebbe un successo in termini di voti, un segnale agli altri leader nazionali.

 

Proprio per questo Francesco De Angelis ha spento motori e riflettori nelle ultime settimane. Se passa l’ipotesi che sia lui il capolista bloccato alla Camera dei Deputati nel Collegio di Frosinone gli servono voti al simbolo e non le preferenze.

 

A quel punto, servono quattro nomi da mettere in lista: due uomini e due donne. L’ipotesi avanzata è stata quella di Mauro Vicano. Proprio Francesco De Angelis ha spiegato il motivo di quel nome, alla sua componente. Perché bisogna prendere le preferenze e Vicano ha contatti con tutti i sindaci grazie al suo ruolo di presidente della Saf. Li ha messi d’accordo quasi tutti ottenendo una rielezione alla Saf al termine di una battaglia nella quale ha dovuto parlare ad uno ad uno con i sindaci. Che ormai non rispondo più al Segretario di Partito. Ha lasciato un buon ricordo nella Sanità: è stato l’ultimo manager ciociaro della Asl di Frosinone,  è uscito tra gli applausi dell’assemblea dei sindaci riunita nel palazzo della Provincia, a Sora i cortei di protesta per la chiusura dei reparti dell’ospedale si erano trasformati in sfilate di festa dopo il suo passaggio.

 

Il nome con il quale fare tandem è quello di Sara Battisti.

 

Ipotesi, per il momento. Legate a troppe variabili: la legge elettorale, la trattativa di Orfini per avere Frosinone, la scelta di De Angelis come capolista bloccato, infine la candidatura in quota De Angelis.

 

In attesa che le variabili vengano definite, Mauro Vicano ha ascoltato gli esperti in immagine: ha buttato dieci chili in due mesi e guadagnato dieci anni nell’aspetto. Nella peggiore delle ipotesi, gli è servita per rimettersi in forma.

 

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