Vicano si dimette dalla Saf: torna direttore alla Asl

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Il presidente della Saf si è dimesso. Lo rivela una Pec ai sindaco, convocati per l'elezione del nuovo presidente. Decisione legata alle nuove linee guida aziendali. Rientra nella Sanità.

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

Il presidente della Saf Mauro Vicano si è dimesso. Ha annunciato la sua decisione ai sindaci  questa mattina, inviandogli un messaggio di Posta Elettronica Certificata. Contiene la convocazione dell’assemblea dei soci e nell’ordine del giorno, al primo punto c’è “Dimissioni del presidente e elezione del nuovo presidente“. Rientrerà nel mondo della Sanità.

 

DALLA ASL AI RIFIUTI

Vicano aveva assunto tre anni fa la guida della Società Ambiente Frosinone, la SpA di diritto privato (ma a capitale interamente pubblico) formata da tutti i Comuni della provincia di Frosinone in quote uguali, a prescindere dalla loro popolazione e dalla quantità di rifiuti prodotti. È la società che gestisce l’impianto per la lavorazione delle immondizie che si trova a Colfelice, anello fondamentale della catena di raccolta – lavorazione – trasformazione, che da trent’anni ha evitato alla provincia di Frosinone il caos rifiuti registrato invece sia a Roma che a Napoli.

 

Per assumere l’incarico di presidente Saf, Mauro Vicano aveva lasciato la Asl di Frosinone, dove era direttore di Distretto Sanitario ed in precedenza era stato Direttore Generale Facente Funzioni. Famoso fu il suo ferocissimo scontro con il manager di Stato Enrico Bondi che tentava di imporgli alcune strategie ed al quale Vicano rispose: «Lei è uno degli uomini più potenti d’Italia, lo firmi lei un provvedimento simile».

La decisione di lasciare la Sanità era arrivata al culmine dello scontro con le linee dettate dall’allora direttore generale Isabella Mastrobuono.

 

VICANO E LA ASL

Il giudice del lavoro, nelle settimane scorse, ha esaminato una serie di eccezioni che Mauro Vicano aveva sollevato contro la Asl e sulla conclusione del suo rapporto con l’azienda Sanitaria Locale. «Solo per una intima soddisfazione, senza alcuna richiesta di rientrare in un servizio che ho lasciato volontariamente e per percorrere altre strade, fare esperienze amministrative più complesse» aveva dichiarato a suo tempo.

 

Il giudice ha dato ragione all’ex direttore generale. Riconoscendogli, tra le altre cose, una somma intorno ai 200mila euro quale risarcimento. Prima di arrivare ad una sentenza, gli avvocati delle parti però si sono incontrati ed hanno trovato un accordo che dava reciproca soddisfazione ai loro assistiti: Mauro Vicano ha ritirato la richiesta del risarcimento, la Asl ha rivisto gli atti che erano alla base del ricorso inoltrato dal suo ex manager.

L’intesa è stata poi esaminata e ratificata dal giudice del lavoro Zaira Novella del tribunale di Frosinone.

 

I DUBBI DEL PRESIDENTE

Cosa c’entra la Asl con la Saf? Nulla. I due casi, fino allo scorso fine settimana non erano collegati. Poi però, il presidente Vicano ha avuto un confronto con alcuni sindaci del Pd. E poi, in un’altra occasione, con quelli di centrodestra. Con loro ha approfondito i temi chiave delle nuove linee guida affidategli dall’assemblea dei sindaci. E lungo le quali è stato chiamato a governare per i prossimi anni la Società Ambiente Frosinone.

Con le vecchie linee strategiche, il presidente aveva portato utili per quasi 4 milioni di euro nelle casse della società, risanato i conti, progettato il totale rifacimento degli impianti e dei cicli di lavorazione, stimato il raggiungimento dell’obiettivo ‘Inquinamento Zero‘ entro la fine del suo secondo mandato.

Secondo alcune indiscrezioni, per il presidente le nuove linee strategiche dettate dai sindaci, invece:

a) non consentirebbero di continuare a raggiungere quei risultati

b) non consentirebbero a Saf di avere una vita economica normale per oltre sei mesi

c) metterebbero in discussione l’autonomia della Società, con  il rischio di farla finire in mani private.

 

LA TELEFONATA AGLI AVVOCATI

Una prospettiva che è stata al centro di luna lunga e sofferta riflessione. Al termine della quale il presidente Vicano ha telefonato ai suoi avvocati ed ha chiesto se l’accordo raggiunto con la Asl nei giorni precedenti contemplasse anche la possibilità di un suo rientro in servizio.

Sono stati i legali a dirgli che in effetti quella strada di ritorno c’é. E che gli sono rimasti però solo pochi giorni per decidere se imboccarla o meno.

Con la Pec inviata questa mattina, Mauro Vicano dice ai sindaci che non crede nel loro progetto. E che rassegna le dimissioni.

 

SENATORE O DIRETTORE

Nel corso della Conferenza programmatica tenuta lo scorso fine settimana dal Partito Democratico, il nome di Mauro Vicano è circolato su più tavoli come possibile candidato Dem al Senato. Una prospettiva che l’interessato non ha mai smentito. e che era stata anticipata nei mesi scorsi da Alessioporcu.it. (leggi qui)

Nel frattempo però rientra alla Asl. Come Direttore di Distretto o con un incarico equivalente: come concordato tra gli avvocati.

 

IL CAOS PER LA POLITICA

Ora per la politica si apre la questione del successore. La figura del presidente della Società Ambiente Frosinone viene individuata dall’assemblea dei sindaci: in genere occorre una maggioranza trasversale, con un accordo che obbliga ad una sintesi i vari schieramenti.

Fino a questa mattina però la politica non aveva preso in considerazione questa ipotesi. Perché la presidenza della Saf non rientrava tra gli incarichi disponibili.

Ora entra nel sottile gioco degli equilibri delle candidature per Regione, Camera e Senato.