La violenza assurda che non conosce umanità

di Marco GALLI
Sindaco di Ceprano

 

 

Una violenza assurda, che non conosce umanità, che in pochi attimi distrugge una vita. È il caso di riflettere profondamente e chiedersi perché, un ragazzo di venti anni, debba morire per mano di altri ragazzi, capaci di pestarlo a sangue fino ad ucciderlo.

Siamo tutti coinvolti in questa vicenda che è la punta di un iceberg che fa paura.

La violenza delle parole e dei comportamenti sta segnando profondamente questo momento difficile sotto l’aspetto sociale. Basta girare per la “rete”, per rendersi conto della degenerazione in atto nelle relazioni tra esseri umani. Un’aggressività nelle parole che è terreno fertile per i comportamenti incivili nei confronti delle persone e delle cose.

Dobbiamo cominciare a dire basta a questa lenta e inesorabile regressione sul piano civile e morale. Istituzioni, scuola, famiglie devono parlare, ragionare e mettere in atto azioni comuni per tentare di arginare questo fenomeno esiziale per la società. La comunità deve mettersi in moto subito, per evitare che si vada oltre, minando il futuro dei nostri giovani.

Anche la politica deve fare la sua parte nella ricerca delle difficili soluzioni, evitando di alimentare quella violenza che, covando sotto la cenere, non aspetta altro che essere scatenata contro qualcosa o qualcuno.

La costante generalizzazione e un populismo sguaiato sono il terreno fertile per la violenza, perché si basano sul non ragionamento e sulla pericolosa semplificazione dei problemi che, quotidianamente, vivono le persone.

Si tratta di un atto di responsabilità di tutti, in gioco c’è il futuro e la centralità della vita umana.

 

 

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