Iannarilli: «Vi racconto tutta la verità sulle elezioni: il silenzio è finito»

di Antonello IANNARILLI
già Presidente della Provincia
già Deputato
già Assessore Regionale Lazio

 

 

Caro Alessio,

l’altro giorno mi hai inviato un sms chiedendomi se partecipavo o meno al coordinamento provinciale. Ti ho risposto di no ed ho aggiunto che avrei seguito la tua “diretta” su Teleuniverso… E cosi è stato… Anche se le notizie sono arrivate in differita. (Leggi qui ‘Morte ai traditori’ ma Forza Italia scopre che non può cacciarli)

Intervengo con piacere nel dibattito aperto dal tuo articolo su Alessioporcu.it. Non riesco più a continuare a leggere tante stupidaggini, dette da persone arroganti e soprattutto insignificanti.

Ho sempre sostenuto che l’abbraccio con il Pd (i gioverni fatti insieme, sia alla Provincia che in vari enti intermedi) non sarebbe stato salutare per Forza Italia. Ma non sono stato ascoltato e, per un piatto di lenticchie, abbiamo sotterrato e svenduto le nostre battaglie fatte contro chi da anni governava questa Provincia.

E adesso ci hanno cacciato… Io ed altri amici siamo sempre stati contrari a quel patto con chi abbiamo sempre combattuto.

Veniamo alle elezioni provinciali. A novembre, viste le candidature che emergevano, ho scritto a tempo debito e parlato con chi ritengo tiri le fila nel Partito. E sono stato chiaro avanzando un’unica richiesta: non trovavo opportuno, nei confronti di chi vive un Partito con poche regole, candidare soggetti che, pochi mesi prima, avevano attaccato i Partiti ed erano scesi in prima linea contro la candidatura ufficiale di Forza Italia ad Alatri.

Una richiesta semplice, coerente, fatta alla luce del sole: in in presenza del coordinatore regionale. Per me non era accettabile mi si chiedesse di votare alle Provinciali chi ha contribuito a non farmi vincere le elezioni Comunali ad Alatri. Ma mi fu risposto che non era possibile esaudire la mia richiesta. E, per l’ennesima volta, passò il messaggio che chi insulta i Partiti e tradisce viene premiato. Infatti, a distanza di pochi mesi, il traditore è stato addirittura messo in lista.

Devo forse pensare che non mi abbia sostenuto Forza Italia, alle elezioni Comunali? O devo pensare alla continua messa in scena della parabola del “Figliol Prodigo”?

Comunque, dal canto mio, anche in questa occasione ho dimostrato la mia coerenza; caro Alessio, la mia parola data è una forma di garanzia!

Si odono anche i canti di un “Gallo” e di una “Pollastrella” che pare abbiano dimenticato non solo la strada che hanno percorso per arrivare dove sono ora. Ma anche e soprattutto le persone che hanno incontrato durante il loro cammino… Questi “cantanti” infatti, hanno scelto di abbandonare Forza Italia: uno per scegliere l’NCD, l’altra per scegliere una lista civica e poi “La Lega” ma entrambi, visti i risultati, hanno deciso di ritornare sui propri passi.

E questi dovrebbero dare lezioni di rispetto, coerenza e riconoscenza?

Anche altri piccoli cantanti emergenti hanno dato piccole lezioni di etica e morale. E guarda caso sono gli stessi che tempo fa hanno sostenuto chi ha fatto una lista solo per contrastare la mia candidatura ad Alatri.

Cosa pensavano accadesse? Che tutto passasse in silenzio e senza ripercussioni? Come al solito hanno fatto male i conti e non gli tornano i risultati in vari Comuni….

E poi non dovrebbero “far finta di lamentarsi” (perche sono contenti di aver eletto 4 consiglieri di Forza Italia). Perché i voti mancanti alla lista civica “Uniti si Vince” (solo quando fa comodo) hanno portato alla mancata attribuzione di un seggio, così da lasciar fuori proprio quella compagine politica i cui esponenti furono un tempo avversari!

Oggi posso dire, anche in ragione del loro comportamento, di essere ancora più soddisfatto della non elezione della componente di “Fratelli d’Italia”. Perché, i “dirigenti”, nel momento del bisogno di essere uniti tempo fa, “hanno fatto la vacca”. (Ad Alatri Antonello Iannarilli provò a creare un forte blocco unitario di centrodestra, ma Fratelli d’Italia non aderì ed i dirigenti provinciali – sostiene ora l’ex deputato – non si attivarono per sbloccare la situazione. NdA)

In conclusione, non temo rappresaglie di soggetti che hanno scheletri nell’armadio e che calpestano valori come coerenza, riconoscenza ed affidabilità.

Spero che Forza Italia tolga le obliteratrici per convalidare il biglietto per il pullman e rimetta i controllori così che tutti la smettano di fare i “portoghesi” o di scendere e salire a loro piacimento.

Una cosa posso garantire: il mio silenzio è terminato!