L’arte senza filo conduttore per ricordare Albanese (CulturE)

di FAUSTA DUMANO
Scrittrice e insegnante
detta ‘Insognata’

 

 

 

Appena varchi l’ingresso, un’esplosione di colori: preludio del  calore che si sprigiona nell’aria. Non c’è un filo conduttore a guidare la mostra, con soggetti e tecniche diverse. Gli artisti sembrano aver scelto e privilegiato il colore nei suoi toni caldi.

Il nastro è stato tagliato sabato a  Colleferro, in via Laurenti 3. Insieme al filosofo Biagio Cacciola, abbiamo ”battezzato” la prima mostra collettiva di beneficenza organizzata dall’associazione ”Gli ArTangeli”, in ricordo dell’avvocato Elvio Albanese. L’ associazione culturale promuove iniziative per diffondere la cultura nel territorio, il ricavato delle opere vendute sarà devoluto all’Unità Operativa di Hospice e Cure Palliative di Grottaferrata in memoria dell’avvocato.

Artisti noti nel campo come Cinzia Mastroianni, Marco Antonucci, Rocco Zani, si intrecciano con i giovanissimi del liceo artistico di Anagni. Trova cittadinanza a pieno titolo anche una giovane artista, figlia di ‘un dio minore’, il segno dell’ integrazione dell’arte non poteva certo mancare per ricordare il poliedrico avvocato.

«Allegro e dinamico – narra il  Cacciola – un uomo dotato di grande umanità, un paladino dei deboli, impegnato a difenderli dai mille soprusi e dalle ingiustizie…». Sentendo parlare di lui, scopri che è stato un musicista, suonava il basso e la chitarra. Fondatore negli Anni ‘70  di una delle prime radio libere. Piano piano che dai racconti scopri il poliedrico avvocato, realizzi che il modo migliore è lasciar parlare i colori, che si sprigionano dalle tele, fissare l’attenzione su un’opera corale, realizzata a più mani, un intreccio di figure danzanti, in movimento dove si fondono le mani delle pennellate di bimbi e di adulti.

La coralità di un’opera  come sintesi delle opere individuali, espressioni di voci diverse di una mostra collettiva.

Sarà possibile visitare la mostra per tutto il mese di maggio.

 

 

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