Indiscreto – Il sindaco sotto i ferri, amori in corso, la maledizione di Quadrini…

Indiscreto - Notizie varie ed avariate dal mondo di quelli che... pesano. Il sindaco sotto i ferri, la maledizione di Quadrini colpisce Abbruzzese, Amori in corso, l'Eroico con le scarpe rotte

IL SINDACO SOTTO I FERRI

Pigiama e biancheria di ricambio nel borsone, il sindaco di Cassino Carlo Maria D’Alessandro è uscito da casa all’alba. Si è messo in macchina ed ha imboccato la strada che porta verso il carcere. Arrivato a ridosso del penitenziario… ha girato a destra ed è andato all’ospedale Santa Scolastica. Dove ha trovato ad attenderlo il dottor Santoro, chirurgo di chiara fama. Alle ore 10:13 è stato accettato in Chirurgia, alle ore 11:47 è stato accompagnato in sala operatoria.

Nulla di drammatico. Si tratta di un interventino programmato da tempo. I maligni, riferendosi al debito del Comune ed alla polemica con l’opposizione sulla reale entità del  buco, dicono che sia andato a farsi sistemare… i calcoli.

 

AMORI IN CORSO… GALEOTTA FU LA LISTA

Galeotta fu la lista… Vivono entrambi nella stessa città, si conoscevano da tempo. Ma non si erano mai frequentati. Poi, però, nelle scorse elezioni comunali, si sono ritrovati nella stessa lista di centrosinistra, uniti dalla comune passione per la politica. Lei, ascoltandolo durante i comizi, ne è rimasta affascinata; lui, tra un palco ed una pizza dopo la ricerca dei voti, ha iniziato a notarla.

Lui è stato eletto, lei no: ma la passione tra loro è scoppiata lo stesso. Molto focosa e ardente. Al punto che per i colleghi di Partito sta diventando un problema dover organizzare ogni settimana riunioni di sezione e comitati ristretti, per giustificare le uscite del Consigliere, che ha moglie ma al momento non ha ancora deciso se lasciarla.

Un indizio? Cercare a nord di Frosinone, oltre i 5mila abitanti.

 

AMORI… IN CORSA?

Lui è uno degli scapoli d’oro della provincia di Frosinone. Ama le auto, soprattutto quelle da corsa. Simpatico, professionale, nel suo lavoro non fa prigionieri: lo conoscono a livello nazionale. Una presidenza alle spalle, una in corso, molto attento con le amicizie. Anche per questo, difficilmente lo si vede in compagnia alle cene.

L’altra sera invece è stato notato con al braccio una graziosissima signora: lui in abito scuro (non di sartoria) lei con un elegante rouge lungo con rifiniture oro, spalle nude ma  coperte da una stola. È la terza volta che escono insieme a cena, la seconda che accade in un evento mondano.

Sempre a Roma. Perché mamma non lo sa, anche se spera e spera… che ci siano amori in corsa.

Un indizio? Cercare a sud di Frosinone, sotto i 10mila abitanti, sopra il milione di fatturato.

 

LA MALEDIZIONE DI QUADRINI COLPISCE ABBRUZZESE

Non se ne facevano capaci: nel Coordinamento Provinciale di Forza Italia nessuno riusciva a credere all’ondata di sfiga automobilistica che ha colpito  il capogruppo in Provincia Gianluca Quadrini. Appassionato delle Lancia Thesis, ne ha tenuto una fino ad averla ridotta al punto di doverla rottamare, ne ha trovato un’altra usata me ci è rimasto a piedi dopo tre giorni, l’ha ritirata dal meccanico dopo tre mesi e mentre rientrava a casa… ci è rimasto a piedi. Riavuti indietro i soldi dal concessionario, non ha avuto migliore fortuna con un’altra Thesis.

Ora, la stessa sorte ha colpito  il presidente della Commissione Riforme Mario Abbruzzese. È rimasto a piedi con la sua Audi Q5. E non riescono a riparargliela. Ormai da quasi due mesi è costretto a circolare con una vettura di cortesia.

I maligni dicono che sia stata la maledizione lanciata da Quadrini. In vista della possibile sfida alle prossime Regionali sono entrambi sullo stesso piano: a piedi.

L’EROICO CON LE SCARPE ROTTE

L’eroico presidente dell’indomita Comunità Montana di Arce (felicemente rifinanziata) Gianluca Quadrini ha avuto un sussulto mentre percorreva il Grande Raccordo Anulare di Roma. Alla guida della sua arcaica Fiat Grande Punto, imbottigliato nel traffico, ha pensato a tutti quelli come lui che ogni mattina devono andare nella Capitale per tenere lezione. Ironia del destino ha voluto che dallo scorso anno sia titolare della cattedra di Elettronica all’Itis che sta alla Pisana: in pratica, quasi tutte le mattine passa davanti al palazzo della Regione Lazio e poi svolta a destra. (leggi qui ‘Quadrini alla Pisana e senza nemmeno passare per le elezioni’).

«L’anno prossimo vinco le elezioni e mi fermo qui» ha pensato guardando il grosso palazzo del Consiglio Regionale. Il consenso se l’è costruito. Ha ripassato i nomi di tutti i colleghi che per l’intera estate ha aiutato per ottenere il trasferimento da una scuola all’altra, i giovani che ha assistito per ottenere l’assegnazione provvisoria nelle scuole della provincia… È stato a questo punto che ha inchiodato la macchina in pieno Raccordo, sgranato gli occhi, afferrato il vecchio Nokia E90 Comunicator. Ha composto il numero dell’ufficio da Capogruppo di Forza Italia in Provincia di Frosinone.

«Veronica?»
«Si presidente!»
«Quante domande abbiamo aiutato a fare, la scorsa estate, per i trasferimenti nella scuola?»
«Una quarantina, Presidente»
«E quanti abbiamo assistito, per l’assegnazione provvisoria nelle scuole?»
«Quasi novanta, Presidente.»
«E io perché non ho fatto la domanda e sto ancora andando ogni mattina a Roma?»

Silenzio dall’altra parte del telefono.

Lo scarparo… va con le scarpe rotte.

 

 

RICCARDINO SEMPRE PIU’ ROMANO

Abbronzature, botox e silicone in abbondanza per  il compleanno dell’immobiliarista Andrea Meschini. C’erano tutti quelli che contano, tra le sale ed i giardini di Gusto a Roma, in piazza Augusto IMperatore. Quasi cinquecento persone, tra le quali, in abito scuro di Caraceni e cravatta in seta azzurra con motivi rossi e bianchi, c’era l’immancabile ministro delle Finanze di Frosinone Riccardo Mastrangeli.  Un saluto a Cristina Mezzaroma moglie di Claudio Lotito, un drink con Edoardo Sylos Labini ex Luna Berlusconi, quattro chiacchiere con l’onorevole Fabio De Lillo, un paio di riflessioni con l’archimandrita ortodosso padre Clemente Bobchev, un’analisi di economia con il costruttore Domenico Bonifaci. C’era Vittoria Giovanelli Marconi con il fratello.

Qualcuno dica a Riccardino che può smettere di coltivare il collegio di Roma: il sindaco Nicola Ottaviani non si candida più alle Regionali, soprattutto nessuno ha preso sul serio l’ipotesi di fare le primarie per individuare il candidato governatore del Lazio per il centrodestra.

A meno che… non si candidi lui?

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