Basta piangerci addosso: via agli Stati Generali con chi ci sta

di Guido D’AMICO
Presidente nazionale
ConfimpreseItalia

 

 

Ho letto l’interessante intervento di Antonio Baldassarra (Ceo and fonder Seeweb) (leggi qui l’intervento di Baldassarra). Devo dire che non sono rimasto sorpreso dalla sua considerazione: «Se mi chiedessero, tra i posti nei quali faccio impresa, quello che preferisco dovrei onestamente dire che Frosinone è sicuramente il posto più “ostile” e meno conveniente dove farlo». Purtroppo ho l’impressione che sia così ed è per questo che ho sentito l’esigenza di lanciare l’idea di Stati Generali del territorio per cercare di dare una risposta rapida e concreta.

Ringrazio tutti quelli che sono intervenuti e che hanno dimostrato che si tratta di un problema sentito.

Adesso non dobbiamo però far cadere la proposta, ragione per la quale è importante… partire. Con chi ci sta. Fermo restando che chiunque potrà poi aggiungersi al tavolo in qualunque momento. Perché abbiamo bisogno di condivisione, di entusiasmo, di progetto, di capacità e di concretezza. Naturalmente ConfimpreseItalia è conscia del proprio ruolo, dunque credo che da un punto di vista “logico e logistico” sarebbe opportuno che fosse l’Ente Provincia ad organizzare il Tavolo di Lavoro. Anche e soprattutto per mandare un messaggio a tutto il territorio.

Scrive Baldassarra: «Il “male” del nostro territorio (che poi è anche il male dell’Italia se non con piccole eccezioni) siamo noi, noi tutti… politici, imprenditori, cittadini. Ognuno di noi che non fa tutto quello che è nelle condizioni di fare senza celarsi dietro facili alibi, o peggio, girandosi dall’altra parte è il responsabile».

Non possiamo più permetterci il lusso di girare la faccia dall’altra parte. Dobbiamo invece guardarci negli occhi e presentare proposte concrete, supportate da risorse disponibili. Senza fronzoli: con realismo e determinazione.

Confermo quanto detto in molteplici occasioni: la realtà è che come sistema-provincia continuiamo ad accumulare ritardi e a perdere occasioni.

Confermo anche che non è puntando l’indice contro la politica che si risolvono i problemi. Dobbiamo metterci tutti in discussione e questo significa ascoltare gli altri e decidere velocemente. Tutti insieme, come classe dirigente. Non ha senso continuare esclusivamente a fare un elenco di occasioni perse: dall’accordo di programma a tutto il resto. Guardiamo avanti invece.

Nell’intervista rilasciata recentemente al blog Alessioporcu.it (leggi qui) ho avuto modo di dire: «Noi possiamo continuare a lanciare crociate, a puntare l’indice contro i politici. Ma la domanda è: cosa si risolve? Non dico che alcuni privilegi o determinate inerzie non siano da condannare, però dobbiamo provare a rimboccarci le maniche. Tutti. Ricorda Kennedy? Non chiederti cosa il tuo Paese può fare per te, chiediti cosa puoi fare tu per il tuo Paese. Io credo che sia urgente la convocazione degli Stati Generali della provincia di Frosinone. Coinvolgendo istituzioni, parlamentari, amministratori regionali e provinciali, sindaci, associazioni di categoria, sindacati, forze sociali. Insomma, stiamo sprofondando. Non ci sono opere pubbliche, non ci sono insediamenti industriali, l’edilizia è franata, non si vedono sgravi fiscali e burocratici, non ci sono incentivi. Le fabbriche e i negozi chiusi si moltiplicano. Ragazzi, cosa deve succedere per reagire? Per assumere un’iniziativa congiunta?».

Sono profondamente convinto che bisogna reagire in fretta, puntando sulle tante eccellenze di questo territorio e sulla maggioranza silenziosa di piccoli e medi imprenditori e di commercianti che ogni giorno combattono in trincea per restare “sul pezzo”.

Ma se ognuno di noi continuerà a pensare che spetta all’altro assumere l’iniziativa, allora non staccheremo mai la nave dal porto.

Gli Stati generali non possono e non devono trasformarsi, ha ragione chi lo ha detto, né in un’occasione di sfilata né in una interminabile fase dell’ennesimo tavolo aperto e mai chiuso.
L’impostazione dovrà essere operativa e urgente: confronto serrato su poche ma significative proposte, programma da rispettare per rendere il tutto operativo. Senza perdere di vista la necessità di far sentire la voce del territorio a Roma.

Albert Einstein ha scritto: «La crisi può essere una vera benedizione per ogni persona e per ogni nazione, perché è proprio la crisi a portare progresso. La creatività nasce dall’angoscia, come il giorno nasce dalla notte oscura. È nella crisi che nasce l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie».

Ecco, smettiamo di piangerci addosso e di aspettare che qualcun altro risolva i nostro problemi. Non arriveranno nostri a salvarci.

Rimbocchiamoci le maniche e non cerchiamo scuse. Avanti con gli Stati generali. Con chi ci sta!

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