Ciociaria, il piacere di farci del male da soli (di L.Marziale)

Venerdì prossimo a Ceprano si terrà un convegno su "Frosinone provincia cerniera delle mafie". L'opinione controcorrente di Marziale: le infiltrazioni sono molto più accentuate altrove, così ci facciamo del male da soli.

Lucio Marziale

Idee Controcorrente

Corruzione, riciclaggio e inquinamento” sono davvero elementi che connotano la Provincia di Frosinone, al punto da dedicarvi un convegno?

La nostra Provincia ama piangersi addosso, e non da ora.

Nino Manfredi venne criticato per la caratterizzazione ciociara di Bastiano, e ancora oggi questo personaggio viene mal sopportato dalla nostra “intellighenzia”.

Molti anni dopo, Lino Banfi o Checco Zalone hanno reso ricca la Puglia, caratterizzandone personaggi divenuti famosi in tutta Italia.

Mc Donald, multinazionale che fattura miliardi di dollari mette in vendita il panino “ciociaro”, ma noi niente, preferiamo citarla in giudizio piuttosto che approfittare di un marketing nazionale a costo zero.

Oggi ci buttiamo sul catastrofismo, nelle sue versioni finanziarie, ambientali, salutiste.
Puntiamo ad ottenere finanziamenti regionali o europei, o improbabili risarcimenti, ma intanto diamo l’immagine di un territorio avvelenato da fumi pericolosi, con acque puteolenti e tutto intero in preda a famiglie mafiose.

La realtà è completamente diversa, e ad esempio la Valle del Sacco è un gioiello ambientale con centri di una bellezza unica al mondo quali Anagni o Ferentino.

Gli indici di mortalità sono identici a quelli del resto d’Italia e d’Europa, mentre i fenomeni di infiltrazione mafiosa sono molto più accentuati a Roma o a Milano o a Miami, rispetto a centri come Ceprano o Alatri.

Sul litorale pontino, a due passi da noi, le mafie hanno sparato e ucciso.

Intanto il marketing territoriale, quello davvero necessario a lanciare la conoscenza di un territorio, resta sconosciuto o inutilizzato.

Puntiamo ad essere accomunati al peggio, nel delirio antiscientifico del pressapochismo da social-network, e restituiamo al mondo una immagine di brutture e di veleni che è l’opposto della bellezza e della cultura della Ciociaria.

E perché un visitatore dovrebbe soggiornare qui da noi?

Il catastrofismo ci ucciderà.

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