Il mio incazzometro naturale. Per tempi moderni

Rita Cacciami

Vice direttore L'Inchiesta Quotidiano

Rita Cacciami

di RITA CACCIAMI

Vice direttore de L’inchiesta Quotidiano

 

E’ la più grande scoperta che mi potesse capitare tra capo e collo. E mai termine fu più appropriato, perché ad esserne interessata è proprio quella parte di me che appoggia sul busto.

Succede che in situazioni di forte stress, la maggior parte delle persone è portata ad esternare rabbia e malessere nei modi più svariati. C’è chi piange, chi urla. Alcuni corrono a perdifiato nella nebbia. O sferrano cazzotti su un sacco appeso al soffitto. Altri mangiano senza saziarsi. Taluni dormono, come si faceva da bambini. Altri ancora rompono piatti e bicchieri.

Io, alle prese con una crisi di nervi, disperdo l’energia negativa sulla pelle. Solo in un piccolissimo Punto, che chiameremo X. Giusto per distinguerlo dal parente più prossimo che inizia con G.

Se incrocio il solito ciclista che va contro mano. O il tizio che vuole superare il quadrivio con il rosso. Se ho di fronte un fancazzista che millanta, un emerito imbecille e perché no un volgare succedaneo di uomo, allora scatta l’allarme. Che su di me si materializza come un cerchio rosso laddove i maschi hanno il pomo d’Adamo.

Ecco, io ho il cerchietto di Eva. Di certo, un segnale tangibile, ma che scompare non appena scompaiono alla mia vista le cause che lo hanno generato. A rendere ancora più evidente l’insolito caso di allergia alle strxxxate è l’incontinenza da emoticon.

Già avevo una palese avversione per chi esagera nei saluti telematici. Iniziali e finali. Adesso, siamo arrivati al limite. Mi piacciono le figurine animate, sono tenere e aiutano a comunicare. Ma non si può fare una catena di Sant’Antonio che ti intasa le chat, il cellulare e il tablet. Tutto insieme come fosse una lunga processione. Con fiaccolata annessa. E allora se ti dico ciao, grazie. E tu mi rispondi con un ciao, grazie. E’ finita, per me.

Macché. Un bacetto. Un sorriso. Un pollice insù. E ancora un altro a presto. Arrivederci. Occhioni con i cuori. E cuore trafitto. E mani giunte, manina che saluta. Prima gialla, poi marroncina. Braccio di Ferro, aureola in testa e linguaccia finale. A questo punto basta. Il livello di guardia è superato, il punto X si infiamma.

Siete avvisati. Se, incontrandomi, indosso uno scaldacollo anche con 30 gradi centigradi, non sto nascondendo le rughe. Ma un allarme altissimo.

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