Noemi, Emanuele, Francesco, Anna Rita… l’amore di mamma che sfida il male (di P.Alviti)

Pietro Alviti

Insegnante e Giornalista

Mi ha fermato lì sulla porta della cattedrale, era appena finita la Messa Crismale: tutti i preti avevano rinnovato le loro promesse… erano stati benedetti gli olii santi, quello degli infermi con le parole quanti riceveranno l’unzione ottengano conforto nel corpo, nell’anima e nello spirito, e siano liberati da ogni malattia, angoscia e dolore.. e lei mi ha detto: Pietro… non sei Pietro? Come stai? sono la mamma di Anna Rita.

Lì per lì, come spesso, sempre più spesso, mi accade, non l’ho riconosciuta ma poi: ho saputo di tuo figlio, mi ha detto, e ancora, hai saputo di mia figlia? E allora mi sono ricordato di Anna Rita: l’avevo avuta alunna al Liceo linguistico di Frosinone, avevo appena cominciato ad insegnare. Era diventata poi una collega, insegnante di inglese fin quando, giovane anche lei come mio figlio Francesco, un tumore non l’ha strappata via, dopo tanta sofferenza.

Nella mamma di Anna Rita ho rivisto tutte le mamme cui viene tolto un figlio, ho rivisto mia moglie Vittoria, la madre di Noemi, uccisa a Lecce, la madre di Emanuele, ucciso ad Alatri, le mamme dei tanti giovani uccisi dagli incidenti stradali, dagli abusi, dalle malattie…

Ho rivisto Maria sotto la croce. La Parola del Vangelo è illuminante: tutti scappano dalla croce, anche gli apostoli che hanno seguito il loro maestro per tre anni, anche Pietro, la roccia… lei no. Stabat mater iuxta crucem. Stava sotto la croce. Quello Stabat ci dà la misura dell’amore materno, quell’amore che non abbandona, che sfida il male inspiegabile

Con lei, io, Vittoria, la mamma di Anna Rita, la mamma di Gianmarco, di Emanuele, di Noemi. tutti i genitori che fanno la nostra dura esperienza, con lei noi vogliamo sperare che li rivedremo.. quando e come Dio vorrà. E con Maria cerchiamo di seguire quel comando di Gesù: donna, ecco tuo figlio… diventiamo padri e madri di tutta l’umanità.

Ho baciato le mani della mamma di Anna Rita: è come se avessi baciato le mani di Maria Addolorata.

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