Sappiamo tanto… ma non siamo sapienti (di P.Alviti)

Una cosa è sapere. Ma cosa ben diversa è avere la Sapienza. E c'è un motivo. La Sapienza non entra in un'anima che opera il male né abita in un corpo schiavo del peccato.

Pietro Alviti

Insegnante e Giornalista

Sappiamo un sacco di cose, conosciamo il mondo, le relazioni, la politica, l’arte, la filosofia. Ricordiamo gli eventi storici, celebriamo giornate, governiamo processi, controlliamo a distanza le nostre case, i frigoriferi, le caldaie; ci scaldiamo con il sole, vinceremo la battaglia contro l’inquinamento, possiamo parlare con i confini della terra, abbiamo a disposizione tecnologie potentissime.

Sappiamo tanto ma siamo davvero sapienti?

Riusciamo davvero a comprendere ciò che è essenziale alla nostra vita? Siamo capaci di distinguere esattamente gli elementi positivi da quelli negativi? Siamo in grado di discernere ciò che ci fa vivere da ciò che ci conduce alla morte?

A volte no, spesso no.

Possibile che siamo così cretini da inquinare il mondo in cui viviamo, mettere a repentaglio le nostre vite perché guidiamo distratti da un telefonino, tradire le persone che ci amano, impadronirci delle cose altrui suscitando rancori che a loro volta ne genereranno altri?

Possibile?

Sì e la Parola ci dà la chiave di comprensione: ci capita troppo spesso di non essere sinceri, nelle nostre azioni abbiamo secondi fini, fingiamo con gli amici, i parenti, cerchiamo di conseguire un obiettivo professionale, o sportivo o scolastico imbrogliando, sperando che nessuno ci veda… la nostra anima opera il male e la sapienza non entra in noi, non può entrare se rimaniamo schiavi delle ambizioni, del potere, della superbia, dell’avidità, della volontà di possedere amici, amanti, case, automobili…

La sapienza è un grande dono offerto a tutti ma dobbiamo prepararle una strada.

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