Se il nostro Dio è una borsa (di P. Alviti)

Un cellulare, un vestito, il telefonino di ultima generazione: per loro siamo disposti a fare sacrifici. Per la nostra famiglia o per chi soffre invece no. Li abbiamo trasformati in idoli.

Pietro Alviti

Insegnante e Giornalista

Eravamo fuorviati di mente, adoravamo pietre e legno, oro, argento e rame lavorato dall’uomo. Tutta la nostra vita non era che morte!

 

Macchine, case, piscine, diamanti, ma anche poltrone, vacanze, weekend, o anche vestiti, orologi, scarpe… Per tutte queste cose siamo disposti a fare sacrifici, a impegnare le nostre sostanze; è come se ci dessero sicurezza, è come se il poterne mostrare il possesso ci renda importanti, significativi.

 

Alcuni di noi fanno anche pazzie per impadronirsene, diventano disonesti, oltrepassano tutte le barriere morali, non rispettano quei principi in cui sono stati educati. Sono oggetti troppo belli che vanno ben al di là del loro valore venale, pur molto alto in alcuni casi.

Quello che conta di più è che possedere quegli oggetti, fare determinate cose, indossare proprio quei vestiti lì ci rende membri di club che pensiamo siano riservati, esclusivi. Per questo sono i nostri idoli: se fossero soltanto delle cose potremmo giustificare il nostro interesse smodato dicendo che vogliamo accumulare dei beni.

 

Ma noi adoriamo quegli oggetti, quelle borse firmate, quei cappotti e quelle magliette con le firme che centuplicano di valore non per i materiali di cui sono fatti ma soltanto per quella firma. Sono i nostri idoli, non ci accorgiamo più che sono pietre e legno, oro, argento e rame lavorato dall’uomo: sono prodotti, cose che valgono quello che valgono, che servono soltanto se ci sono utili e invece noi li adoriamo come fondamento della nostra vita, obiettivi da raggiungere.

 

E per questi idoli possiamo anche dimenticarci di amare le nostre mogli, i nostri figli, i nostri genitori, i nostri amici, i nostri concittadini… Anzi facciamo di più, educhiamo i nostri figli a ritenerli importanti, importantissimi tanto che ormai impazziscono per un nuovo modello di scarpe da ginnastica con quella o quell’altra firma…

 

Per questi idoli possiamo dimenticarci di essere uomini… Per questi idoli possiamo smettere di pensare alla vita vera, quella degli affetti, della solidarietà, dell’impegno e rimanere affascinati dalla contemplazione della vetrina di un negozio…