I pazzi stanno fuori e la gente normale va dallo psicologo

Maria Rita Scappaticci

Psicologa e blogger

di MARIA RITA SCAPPATICCI
Psicologa e blogger

 

 

La normalità ha sempre un punto di vista soggettivo. Il buon senso no.

Questa caratteristica si dovrebbe usare nel momento opportuno:  fa riferimento alla saggezza e ad un briciolo di civiltà che si dovrebbe portare con noi sempre.

Eppure è proprio la gente che usa il buon senso ad avere sempre più paura. Vive con l’ansia, sviluppa disagio psicologico e depressione. Si interroga su ciò che accade. Sempre più spesso vive nel dubbio e giunge alla conclusione di essere pazza, di avere qualcosa che non va nella testa.

Perché se ci può essere una spiegazione lucida alle regole che circondano la società civile, non ci può essere comprensione o giustificazione a chi, con aria spavalda, ci fa notare che queste regole valgono solo per gli sprovveduti.

Gli stessi che hanno la sfortuna di imbattersi nelle relazioni malsane che stiamo tirando su con le nostre mani.

E allora la gente comune sta male e si chiede se davvero l’ansia e la pazzia non si siano posate sulla persona sbagliata.

Perché – dopo tutto quello che accade – si deve essere per forza pazzi a credere ancora che si possa sviluppare fiducia verso il prossimo. E la paura alimenta gli animi dei genitori che non sanno più cosa dire ai propri figli per far sì che credano ancora che è bene continuare a sognare di realizzare se stessi. Oppure di lasciare spazio al perdono e fidarsi del prossimo. Perché c’è sempre qualcosa di buono nelle persone che incontri.

Sono impaurite le donne che cercano ancora l’amore dietro uomini meschini che con macabra freddezza fanno fuori moglie e figli perché scomodi. Ed hanno paura i figli, dei loro stessi genitori, che non condividono scelte e fanno della loro vita una cosa propria. Fino a strapparla e reciderla perché sgarbata nei confronti della famiglia.

Questa è la gente comune.

Persone convinte che i valori siano importanti,. Che sono cresciute col rispetto d’una stretta di mano. Persone lineari che non hanno mai guardato all’altro come nemico. O almeno non prima che l’altro si mostrasse per quello che è. E sono costoro che credono di essere fuori dal comune: di essere diventati folli a credere ancora che le regole valgano. Non come abuso di potere ma come modo per convivere insieme.

Folli e spaventati da ciò che li circonda, senza via d’uscita e senza scampo.

Sono questi i nuovi “malati”, definiti cosi perché non sanno adeguarsi e non vogliono farlo.
Si sentono schiacciati dal potere manipolativo dell’esterno. Che non guarda in faccia a nessuno e colpisce solo perché sei normale e cerchi di stare per i fatti tuoi realizzando il tuo piccolo mondo di felicità.

Questa è la vera sconfitta degli essere umani. Avere scambiato il buon senso con il potere, gli obiettivi con i trofei. E la civiltà per la corsa selvaggia verso la distruzione.

 

 

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