Quelle pompe a Villa S.Lucia che inguaiano Pasquale Ciacciarelli

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

Le pompe erano state comprate cinque anni fa. Ma non erano quelle che servivano per risolvere il problema: troppo deboli, senza la potenza necessaria per spingere l’acqua fino a dove era necessario e con la pressione adeguata a garantire l’irrigazione dei campi. A comprare quelle pompe fu il presidente del Consorzio di Bonifica Valle del Liri in carica nel 2012 Pasquale Ciacciarelli.

Senza nominarlo, lancia un nuovo e pesante atto d’accusa, il magistrato Raffaele Maria De Lipsis, mandato in provincia di Frosinone da Nicola Zingaretti per unificare i tre consorzi di Bonifica: Valle del Liri di Cassino, Conca di Sora, Sud di Anagni. La spesa fatta cinque anni fa fu uno spreco: è questa la sostanza. Perché ora bisognerà sostituire quelle elettropompe spendendo circa 98mila euro.

E’ per colpa loro che a Castrocielo il lago di Capodacqua è in secca. E con lui anche la rete di canali indispensabile per l’agricoltura. ma anche le aziende agricole e gli allevamenti della zona tra Castrocielo, Aquino, Piedimonte San Germano.

Il Commissario De Lipsis ha detto che è pronto a fare i lavori con cui risolvere in maniera definitiva il problema di Capodacqua. Ha chiesto alla Direzione Regionale Risorse Idriche e Difesa del Suolo di lasciargli i 98mila euro: li ha in cassa ma sono oneri destinati alla Regione. Con quei soldi sarebbe in gradio di intervenire in località Pimarola a Villa Santa Lucia dove è necessario attingere.

E’ a questo punto che l’ex alto magistrato si è tolto il macigno dalla scarpa. Ha detto che quel problema doveva essere risolto da tempo. Nessuno – ha evidenziato De Lipsis – al di là delle promesse verbali, si è finora premurato di affrontare la questione. E che occorre sostituire le attuali elettropompe: comprate 5 anni fa, non avevano la potenza necessaria per far arrivare l’acqua a Castrocielo con la pressione adeguata a garantire l’ottimale irrigazione dei campi.

Il commissario nelle settimane scorse aveva avanzato altre serie riserve sull’operato dell’ex presidente Pasquale Ciacciarelli. talmente gravi da spedire tutto alla magistratura contabile. Ipotizzava incentivi salatissimi dati a persone per farle stare a casa e poi assunzioni di comodo con cui rimpiazzarli (leggi qui Il dossier che scotta, con tutte le accuse di De Lipsis a Ciacciarelli). L’ex presidente aveva reagito convocando una conferenza stampa nella quale dire che De Lipsis non si stava comportando da commissario bensì da sicario politico inviato dal centrosinistra a Cassino per bruciargli la candidatura politica.

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