Vi auguro un nuovo anno pieno di errori

Maria Rita Scappaticci

Psicologa e blogger

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di MARIA RITA SCAPPATICCI
Psicologa e blogger

 

 

La mezzanotte del 31 Dicembre è un orario sacro, per molti edificante dal punto di vista emotivo perché offre la parvenza di spazzare via vecchie abitudini e si carica di buoni propositi.

Ci si augura che, allo scoccare dell’ora magica, tutto cambi davanti a noi come quando vai dal parrucchiere. E ti aspetti di vedere un nuovo taglio pronto a darti una ventata di novità.

Per alcuni la razionalità spinge ad odiare un giorno percepito come uguale agli altri, solo più ansioso perché si deve necessariamente trovare un modo per passare la serata.

Per altri l’aspetto emotivo suscita nuova speranze, la voglia di fare, e soprattutto la voglia di rivalsa verso la vita come attesa di buoni propositi.

Lasciare al calendario l’arduo compito di fare bilanci può riservate brutte sorprese se si scopre che esattamente ventiquattro ore dopo ci ritroviamo a fare i conti con gli stessi pensieri, le medesime situazioni e i soliti brogli da districare.

Eppure ci lasciamo trasportare dalla magia del sogno di qualcosa che termina, lasciando il posto a qualcos’altro ancora da scrivere.

Ciò che non riusciamo a scorgere è la possibilità di vivere quella stessa sensazione ogni giorno, se solo non lasciassimo al destino tutto il senso dei nostri giorni.

La difficoltà è fare i conti con la pigrizia con la quale nascondiamo la nostra responsabilità verso la vita.

Vogliamo essere attori di buoni propositi, innalzatori di trofei, ma quando si tratta di raggiungerli ci tiriamo indietro, sperando che il vecchio tempo passato sia presto sostituito da una bella carica di vita che siamo comodamente pronti ad aspettare.

L’augurio più bello che possiate ricevere è di collezionare tanti errori quante sono le ore che vi separano dal vostro risultato tanto atteso.

Errare significa fare, agire, imparare, conoscere e scoprire.

Significa non essere mai stanchi di sperimentare cose diverse, di vedere il nostro modo di essere cambiare sotto i nostri occhi e fare esperienza di vita.

Il nuovo anno e i nuovi obiettivi saranno nuovi davvero solo se si impara a saltare un muro fatto di cattivi pensieri che contribuiscono allo stallo.

E’ la nostra mente che ci impedisce di vedere oltre la nostra routine e le nostre abitudini.

In psicologia un ottimo modo per sbloccare la paura è immaginare prima di fare.

Vivere con la mente l’esperienza che non riusciamo a raggiungere, assaporarne l’emozione e alimentare il desiderio di conquista.

Alimentare la nostra mente di cose da realizzare permette ai nostri pensieri di crederci e renderli più vicini e più reali.

Proprio in questi giorni ho scovato il miglior auspicio per il nuovo anno e per tutti i giorni a seguire:

Spero che in questo nuovo anno voi facciate errori. Perché se state facendo errori, allora state facendo cose nuove, provando cose nuove, imparando, vivendo, spingendo voi stessi, cambiando voi stessi, cambiando il mondo. State facendo cose che non avete mai fatto prima. E, ancora più importante, state facendo qualcosa. Questo è il mio augurio per voi e per tutti noi e il mio augurio per me stesso. Fate nuovi errori. Fate gloriosi, stupefacenti errori. Fate errori che nessuno ha fatto prima. Non congelatevi, non fermatevi, non preoccupatevi che non sia “abbastanza buono”. O che non sia perfetto, qualunque cosa sia: arte o amore o lavoro o famiglia o vita. Qualunque cosa abbiate paura di fare, fatela. Fate i vostri errori, il prossimo anno e per sempre. (Neil Gaiman)

Sono le esperienze a riempire gli anni che trascorrono, altrimenti tutto è uguale e immobile.

Buon anno e buona vita!

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