Il Frosinone batte il Brescia e gli incubi (di F. Cortina)

Frosinone - Brescia finisce 2-0 i ragazzi di Longo fanno tutto per il verso giusto. E il tecnico le azzecca tutte. Battuta la pareggite. Indifferenza per l'ex Marino

Fabio Cortina

Alto, biondo, robusto, sOgni particolari: molti

FROSINONE (3-4-1-2): Bardi; Brighenti, Ariaudo, Terranova; M. Ciofani (38′ st Crivello), Gori, Maiello, Beghetto; Ciano (28′ st Soddimo); Citro (28′ st Dionisi), D. Ciofani.
A disposizione: Zappino, Vigorito, Russo, Besea, Frara, Volpe, Matarese, Krajnc.
Allenatore: Longo.

BRESCIA (3-4-1-2): Minelli; Coppolaro, Gastaldello (25′ st Meccariello), E. Lancini; Cancellotti (31′ st Dell’Oglio), Machin (40′ st Longhi), Martinelli, Furlan; Bisoli; Caracciolo, Torregrossa.

A disposizione: Andrenacci, Pelagotti, Somma, Ferrante, Ndoj, Cortesi, Bagadur, Di Santantonio, Rivas.
Allenatore: Marino.

Arbitro: signor Francesco Paolo Saia della sezione di Palermo; assistenti sigg. Luigi Lanotte della sezione di Barletta e Eugenio Scarpa di Collegno. IV Uomo signor Aleandro Di Paolo di Avezzano.

Marcatori: 29′ pt Citro, 30′ st Dionisi.

Note: spettatori: 9.705 (di cui 138 da Brescia); abbonati 6.963, paganti 2.742 per un incasso totale di euro 72.350, 67; angoli: 12-6 per il Frosinone; ammoniti: al 20′ pt Gori, 17′ pt Gastaldello, 33′ pt M. Ciofani; espulso: 37′ st Meccariello; recuperi: 1′ pt; 4′ st.

 

 

 

Non si doveva fare altro che vincere. Non c’erano alternative ai tre punti. Ed il fatto che siano arrivati con due gol di scarto e senza incubi rappresenta il vero passo in avanti. Il Frosinone regola il Brescia per 2-0, trova la vetta e fa riprovare a Marino la stessa sensazione dell’ultima sua volta in Ciociaria, quella della sconfitta. A dire il vero l’accoglienza all’ex tecnico è stata all’insegna dell’indifferenza, anche perché prima dell’inizio della gara era meglio pensare al presente e al futuro, più che al passato.

 

FISCHIO D’INIZIO

La sorpresa in campo è Citro al posto di Dionisi e si nota subito che Longo vuole sfruttare appieno la velocità del furetto di Salerno per mettere in difficoltà la difesa di Marino abbastanza lenta e compassata. Il numero 20 giallazzurro nei primi dieci minuti ci prova tre volte: la prima con un tiro debole su assist di Ciano, la seconda facendosi anticipare da Minelli in uscita e la terza dopo un’altra combinazione con il suo collega d’attacco Ciano, ma il pallone finisce sull’esterno della rete.

All’undicesimo si fa vedere il Brescia e lo fa con l’eterno airone Caracciolo che gira di prima con il destro trovando Bardi pronto alla risposta con i piedi. Al 16′ è il palo a dire “no” alla gioia dello Stirpe: Daniel Ciofani tocca a botta sicura su un cross basso di Beghetto, il pallone si stampa sul legno.

Il Brescia prende coraggio in mezzo al campo, il Frosinone ha fretta di recuperare palla e puntare la porta e al 29′ ci scappa il gol.

 

IL TURBO CITRO

E’ ancora una volta la premiata ditta Ciano-Citro ad arrivare in area avversaria: il fantasista riceve un regalo da Coppolaro e con l’intelligenza e la visione di gioco che lo contraddistinguono lancia nello spazio Citro, il salernitano da destra si accentra e manda in buca sul palo più lontano. Da qui in poi è la sagra dell’errore: Citro imbeccato da un Gori versione Pirlo si addormenta solo davanti al portiere al 37′; Daniel Ciofani la tocca al fratello Matteo al 43′ ma Minelli è attento; dopo un minuto Brighenti da corner sbaglia lato ed invece che appoggiare di testa la allarga, buttando il pallone fuori. Nel mezzo un pasticcio di Terranova che regala un’occasione in area a Caracciolo che, strano per lui, non capitalizza. Al riposo si va sull’1-0.

 

IL FROSINONE RESTA NEGLI SPOGLIATOI

La ripresa inizia con un Frosinone che sembra il cugino brutto di quello andato a riposo un quarto d’ora prima. I primi dieci minuti vedono due occasionissime per il Brescia che con Gastaldello di testa a lato di poco e Caracciolo che di tacco impegna Bardi fa correre brividi di paura allo “Stirpe”. La squadra di Longo torna ad affacciarsi davanti al 12′ quando Citro ci prova al volo da buona posizione, ma il suo tiro viene ribattuto. Dopo due minuti è Terranova ad avere la palla del raddoppio: ottimo il tempo dello stacco, pessima la mira di testa.

 

STAFFETTA VINCENTE

Il Frosinone sembra stanco nei suoi elementi del settore avanzato e prova ad amministrare, lasciando il pallino ad un Brescia sterile, poi al 27′ si cambia: dentro Soddimo e Dionisi, fuori Ciano e Citro. Il bomber di Cantalice si fa subito vedere, a modo suo dopo due minuti: sberla di destro dal limite e deviazione in corner di un difensore. Dalla bandierina va Soddimo, Brighenti spizza e Dionisi ruba tempo, pallone e serenità al suo diretto marcatore girando in rete: è 2-0 alla mezz’ora.

 

FINALMENTE IN… CONTROLLO

Adesso il Frosinone è in controllo completo, anzi va ancora meglio dopo cinque minuti, quando Meccariello interviene al limite del codice penale da dietro su Dionisi: rosso diretto per il difensore del Brescia. La squadra di Marino non sembra doma però: al 41′ Bardi fa gli straordinari per mandare sulla traversa un colpo di testa del solito Caracciolo. Dopo due minuti sul capovolgimento di fronte prima Beghetto viene ignorato da Dionisi, poi riceve palla e spara: Minelli c’è. L’ultima occasione è bresciana, anzi è di Caracciolo con una punizione dal limite potentissima ma altrettanto centrale: Bardi chiude il lucchetto.

Finisce così, senza fantasmi e senza sussulti. Il Frosinone vince e non mette mai a rischio la vittoria, salendo in vetta almeno per 24 ore, nono risultato utile e “Benito Stirpe” in festa dopo un mese e spiccioli di mani mangiate e rimpianti.