FROSINONE, BEFFA SEMI…FINALE (di G.Lanzi)

Giovanni Lanzi

Se lo chiamano 'Il Maestro' non è un caso

 

di GIOVANNI LANZI
Giornalista epurato

 

 

Il Carpi ridotto in 9 uomini sbanca il Comunale con una rete su punizione di Letizia all’85 e vola all’ultimo atto dei playoff
FROSINONE, BEFFA SEMI…FINALE
Castori imbriglia ancora Marino. I giallazzurri giocano senza incidere ma sono ancora ingenui. Belec protagonista

 

 

FROSINONE (3-5-2): Bardi; M. Ciofani, Terranova, Krajnc; Paganini (30 s’ Fiamozzi), Maiello, Gori, Soddimo (11′ st Frara), Crivello; Dionisi, D. Ciofani.

A disposizione: Zappino, Russo, Mazzotta, Besea, Sammarco, Mokulu, Volpe.

Allenatore: Marino.

CARPI (4-4-1-1): Belec; Struna, Romagnoli, Poli, Letizia; Jelenic (19′ st Gagliolo), Mbaye (7′ st Lasagna), Bianco, Di Gaudio; Lollo; Mbakogu (37′ st Fedato).

A disposizione: Colombi, Concas, Beretta, Lasagna, Carletti, Pasciuti, Fedato, Lasicki.

Allenatore: Castori.

Arbitro: Signor Davide Ghersini di Genova; assistenti saranno Marco Citro di Salerno e Matteo Bottegoni di Terni; quarto uomo Francesco Fiore di Barletta; addizionali Juan Luca Sacchi di Macerata e Federico La Penna di Roma 1.

Marcatore: 40′ st Letizia.

Note: spettatori paganti: 6.753 (di cui 68 ospiti); incasso lordo: euro 107.285,00; angoli: 12-4 per il Frosinone; ammoniti: al 17′ pt Mbaye, 39′ e 45′ pt Struna, 16′ st Jelenic, 22′ e 36′ st Gagliolo, 33′ st Letizia, 33′ st Bianco, 35′ st Lollo, 49′ st Crivello, 49′ st Belec; espulso: al 45′ pt Struna, 36′ st Gagliolo; allontanato al 33′ st Castori; recuperi: 1′ pt; 5’+1′ st.

 

 

FROSINONE – Il Frosinone resta a casa, va avanti il Carpi ridotto in nove uomini e senza allenatore nel finale bollente. E’ la sconfitta totale di Pasquale Marino. Ed è la beffa dopo 44 partite di un campionato che il Frosinone ha saputo perdere fischiettando per 10 mesi. E’ la sconfitta, dicevamo, del tecnico siciliano che potrebbe non avere futuro sulla panchina giallazzurra. Per il suo modo di giocare, di non saper chiudere mai le partite, di non saperle leggere. Il Frosinone esce giocando anche bene grazie alle sue eccellenti individualità  ma lo fa con troppa frenesia, imprecisione, paura, incertezza.

Alla fine la Curva Nord punta proprio il tecnico del Frosinone  con un coro “E Marino dov’è” mentre la squadra a testa bassa è raccolta a testa bassa sotto la Nord a prendersi una bordata epocale di fischi. Finisce nel peggiore dei modi. E ora per molti giallazzurri di oggi potrebbe essere l’addio anticipato.

 

VINCE LA NORD PRIMA DI GIOCARE – Eppure il prologo era stato fantastico. Coreografia mozzafiato della Nord prima del fischio d’avvio, con i giallazzurri che vanno a raccogliere l’incitamento dei propri tifosi. Il Frosinone con tre novità rispetto alla gara di Carpi: Ariaudo è out per un problema fisico, dentro Krajnc nella sua posizione naturale, con Terranova che slitta al centro e Matteo Ciofani che chiude la difesa a tre sul centro-destra.

Dal 1′ c’è Paganini a destra, Crivello tiene la maglia a sinistra, pronto ad abbassarsi per comporre un possibile 4-4-2 in corsa. In mezzo al campo Gori è il vertice basso, Maiello è la mezz’ala destra, Soddimo entra da interno sinistro al posto di Sammarco. In attacco Dionisi e Daniel Ciofani abili e arruolati con la benedizione dall’Alto. Nel Carpi – out per squalifica Sabbione e Concas per scelta tecnica – stavolta non c’è Lasagna, che lamenta i postumi della botta alla coscia destra rimediata all’andata.

Ma la mossa di Castori (andava deferito dopo le dichiarazioni sull’arbitro Chiffi) è in funzione della solita tattica attendista: un tempo a contenere per cercare di affondare il colpo nella ripresa. Cosa che avverrà regolarmente e solo Pasquale Marino poteva caderci con mani e piedi dentro. Davanti al portiere Belec confermati i quattro del ‘Cabassi’: Struna a destra, Letizia a sinistra, Poli e Romagnoli al centro. In mezzo al campo cambiano due  interpreti, Jelenic al posto di Concas e Mbaye al posto di Sabbione. Di Gaudio a sinistra chiude la cerniera di centrocampo, con Lollo che agisce alle spalle di Mbakogu.

 

IL CARPI MIRA LE GAMBE, IL FROSINONE GIOCA, MIRACOLO-BELEC – Un po’ di imprecisione tra i giallazzurri alla partenza con tre passaggi sbagliati di fila, un lievissimo segnale che quantifica il peso della responsabilità. Ma è anche normale. Al 2′ triangolazione tra Paganini, Dionisi e Daniel Ciofani che si lascia scorrere il pallone sul sinistro prima del tiro che si spegne alla sinistra di Belec. In due minuti il Frosinone infiamma i propri tifosi. Al 5′ Paganini atterrato sotto la Tribuna Ovest, pennellata di Maiello, mezza rovesciata del golden-boy e palla due metri fuori.

Si ripete Paganini al 7′: pennellata di Soddimo su palla dettata da Matteo Ciofani bravo a rimettere la sfera lateralmente, il cursore romano ancora dalla stessa posizione in mezza rovesciata ad un palmo dall’erba e miracolo di Belec che devia di giustezza il pallone destinato all’angoletto alla sua sinistra. Il Carpi vivacchia, al 13′ Paganini si infila tra Letizia e Di Gaudio e viene toccato prima di entrare in area ma per l’arbitro e l’addizionale di porta è tutto regolare.

Il primo segnale di esistenza la squadra di Castori lo dà al 17′, buona copertura di palla da parte di Mbakogu, Jelenic al tiro, Bardi copre la sfera che esce di un metro alla sua sinistra. Ma in campo c’è solo il Frosinone, che però non trova lo spazio giusto per far saltare il banco. Il primo giallo della partita è di Mbaye al 17′ per un doppio fallo su Paganini, legnata e schiaffo sotto la tribuna. Ghersini però perdona 2′ dopo il colored per un fallaccio su Dionisi dall’altra parte del campo e il Comunale stavolta si infiamma anche sulle scomposte dimostrazioni di insofferenza da parte di Castori.

Nel mezzo c’era stata la punizione di Maiello per Dionisi, palla scivolata sul sinistro, botta che si alza di poco sull’incrocio. La partita si fa bollente, Ghersini entra nel pallone dopo un altro fallaccio di Mbaye, che non se la sente di sanzionare.

 

BELEC SALVA IL CARPI, STRUNA SOTTO LA DOCCIA – Alla mezz’ora palla centrale di Maiello, Ciofani fa velo per Dionisi che ingaggia un duello spalla a spalla con Bianco, Ghersini ferma tutto e sanziona il fallo di Romagnoli sul tocco dell’ariete giallazzurro ma la punizione si infrange contro la barriera biancorossa. Il Frosinone continua nel suo possesso palla per aprire un varco tra le maglia biancorosse, il Carpi abbassa i ritmi alla ricerca della palla vacante alle spalle della difesa giallazzurra che però tiene benissimo la linea e le posizioni con 5 uomini nella fase di non possesso.

La partita dopo la mezz’ora si fa bella. Aperta.  E il Carpi si riaffaccia al limite dell’area del Frosinone con Lollo, destro alto di un metro. Ci prova anche Dei Gaudio 1′ dopo, dopo un’uscita lenta di Gori e Daniel Ciofani, destro a giro e palla stavolta di poco alta ma Bardi con un gran colpo di reni è sulla traiettoria. Il Frosinone si difende con 10 uomini su un corner del Carpi perché non vuole scherzi, la ribattuta vede Dionisi ingaggiare un duello corpo a corpo con Struna che non trova di meglio che atterrarlo con una randellata sulla tibia, secondo giallo della partita e Castori che regolarmente va a reclamare dal quarto uomo sotto una bordata di fischi del Comunale.

Allo scadere ancora Struna, evidentemente sotto stress, protagonista con un fallaccio tagliagambe su Crivello partito palla a terra sull’out di sinostra, Ghersini gli sventola il giallo e rosso sotto il naso: Carpi in 10′ e il solito Castori che gesticola come un pupazzetto telecomandato. Carpi salvato ancora da Belec che toglie un pallone sotto la traversa scagliato da Dionisi, bravo a saltare Letizia con un pallonetto, accentrarsi e sparare una bordata che l’estremo difensore degli emiliani devia con la punta della dita.

 

PARTITA A SCACCHI – Castori ridisegna il Carpi abbassando Jelenic nella posizione di Struna. Subito in avanti la squadra di Marino con Dionisi che prova la rovesciata su un campanile in area provocato da un intervento scomposto di Poli, palla fuori. Si battaglia sui ogni centimetro di campo. Al 5′ Soddimo atterrato in area nettamente sulla chiusura del triangolo con Dionisi, Ghersini lascia correre.

Brivido per il Frosinone all’8′ dopo l’ingresso di Lasagna per Mabye: palla dentro di Lollo libero da marcatura, Mbakogu aggira la difesa, tocco e sfera sul palo, poi Crivello libera. Il Frosinone un po’ nervoso sul ribaltamento di fronte, Dionsi vede Paganini che sbaglia la chiusura del passaggio. Nel Frosinone esce Soddimo all’11’, al suo posto c’è Frara. Marino si guarda le spalle. Grande recupero di Maiello al 15′, palla morbida al limite, sinistro ad uscire di Crivello. Fioccano i gialli sulle maglia del Carpi, al 15′ è la volta di Jelenic che Ghersini grazia 1′ per un fallo su Frara.

Al 17′ è Terranova che raccoglie un pallone di Frara da sinistra, palla di poco fuori. Sale l’urlo della Nord ma il Frosinone non trova lo spazio per scrollarsi di dosso la paura. A sorpresa dentro anche Gagliolo, fuori l’ammonito Jelenic. A destra dello schieramento emiliano dove il Frosinone stava trovando spazio passa Letizia. Ed anche Gagliolo va sul taccuino di Ghersini per un fallo a metà campo.

 

FRENESIA E BEFFA – Si gioca sull’onda dei nervi anche se la squadra di Castori appare un po’ sulle gambe. Si apre la difesa emiliana al 27′ ma Dionisi spreca, 1′ dopo è eccezionale il recupero di Matteo Ciofani su Lasagna in area. Spazio a Fiamozzi per Paganini alla mezz’ora. Il Carpi si butta a testa bassa e crolla con Mbakogu e lasagna in area, Ghersini fa cenno che alzarsi è un obbligo. Al 32′ il Carpi reclama un rigore su Di Gaudio e tutta la panchina entra in campo, Dionisi atterrato da Letizia.

Ghersini ammonisce il terzino, poi tocca a Poli, quindi allontanato Castori. E’ una confusione incredibile perché saltano i nervi a Gagliolo che viene espulso. Nel frattempo Mbakogu se ne va, Castori con una furbata lo sostituisce con Fedato. Il Carpi alle corde? Niente affatto. Infatti al 40′ piomba la beffa sulla testa del Frosinone: i canarini con almeno 6 giocatori sopra la linea della palla ricorrono al fallo, punizione dai 35 metri di Letizia, palla che si infila all’angoletto alla sinistra di Bardi, imparabile.

La risposta di Gori al 42′ chiama al miracolo Belec. Con una deviazione all’angoletto basso. Salta tutto. Frosinone a testa bassa, Carpi ancorato dentro la propria area. L’ultima occasione è sul tiro di Matteo Ciofani dai 25 metri al 47′, Belec respinge, la ribattuta di Dionisi termina in angolo. Nel recupero non accade più nulla, se non un accenno di rissa tra Belec e Zappino.

Il Frosinone resta a casa, il Carpi va avanti in finale. La beffa peggiore dopo 44 partite giocate fischiettando.

 

 

 

Foto: copyright Mario Salati, tutti i dritti riservati all’autore

 

Entra nella stanza di G.Lanzi con tutti i suoi articoli

§

error: Attenzione: Contenuto protetto da copyright