«Frosinone, più diritto di sognare che dovere di fare» (di G.Lanzi)

Giovanni Lanzi

Se lo chiamano 'Il Maestro' non è un caso

di GIOVANNI LANZI
Giornalista senza carta

 

 

Il dg giallazzurro alza abilmente una barriera sulla squadra:
“Partita apertissima ma per me Spal avvantaggiata”
“Frosinone, più diritto di sognare che dovere di fare”
“Terranova potrebbe riaggregarsi, nessun problema.
Per Matteo Ciofani ringrazio il dottor Comandini.
Paganini? Può tornare”

 

FROSINONE – I media in fibrillazione per poco più di 24 ore. Dalla serata di lunedi, esattamente. Quando l’Ufficio Stampa del Frosinone ha annunciato che la consueta conferenza stampa del mercoledi si sarebbe tenuta con il direttore generale del Frosinone, Ernesto Salvini. E non con un giocatore. Salvini alla fine ha rassicurato tutti: nessun colpo di Stato milutare in vista e nemmeno silenzio stampa. Allo stesso tempo ha alzato una abilissima barriera di protezione sul Frosinone che si avvicina alla sfida di Ferrara. Aria serena, voce fermissima, discorso a braccio, due o tre concetti ben chiari nella mente. Il resto scorre via come l’olio.

L’esordio è sulla questione-biglietti. Perché la Spal fa pagare anche i… neonati. In mattinata la sede del club emiliano è stato tempestata per due ore di telefonate. Centralino automatico, numeri passanti da 1 a 8 che identificano i vari uffici. Un modo elegante per risparmiare sulla segretaria, cosa ti combinano nell’opulenta Emilia. Dalle 9 alle 10.45 è stato impossibile parlare con Segreteria, biglietteria e Ufficio Stampa, uffcii amministrativi, direttore sportivo, direttore generale eccetera. Alla fine una voce fermissima di una signorina formata a Mosca prima della caduta del Muro… di Berlino ha confermato: “Pagano tutti, da 0 a 100 anni”. Grazie e alla faccia. Solo a Frosinone nel settore ospiti si paga come nella Curva dei tifosi di casa…

«Approfitto – esordisce Salvini – per avvisare, attraverso la cortesia di voi giornalisti e dei media che rappresentate, i nostri tifosi: non vogliamo farli trovare impreparati. La Spal non prevede sconti, quindi vogliamo sensibilizzare i tifosi che hanno già acquistato il biglietto: magari una famiglia dà per scontate le regole che applichiamo al Frosinone (al di sotto di 8 anni i bambini non pagano, ndr) e può trovarsi in difficoltà».

Salvini entra nel cuore della conferenza stampa. Facendo chiarezza su presunte illazioni circolate ‘underground’ secondo le quali la società avrebbe imposto il silenzio stampa. Niente di più falso: «Credo che sia chiaro che non c’è alcun silenzio stampa. Non ci sarebbe motivo. E’ però giusto che non carichi di responsabilità il calciatore e che in conferenza vada un dirigente della società. In 6 anni nel ruolo di direttore generale non ci siamo mai avvalsi di questo strumento, che personalmente reputo anche antidemocratico. Abbiamo cercato di salvaguardare i nostri calciatori. Ma non avevamo fatto i conti con i nostri doveri commerciali per cui non siamo riusciti a spostare un appuntamento con Sky già in agenda da tempo (due giocatori e il tecnico Marino verranno comunque intervistati dall’emittente, ndr)».

Il Frosinone secondo in classifica, il Frosinone da vertice fa sognare e sperare. Salvini aggiunge qualcosa: «Vi ringrazio per quanto avete sempre fatto – si rivolge ancora ai media -. Io sono qui ad interpretare e veicolare il messaggio che il presidente Stirpe vuole dare a tutti. Gli sforzi e gli strumenti che la società ha messo in campo per permettere alla squadra di lottare fino alla fine per un obiettivo, gli sforzi compiuti e da compiere per la costruzione di uno stadio ingenerano inevitabilmente una commistione di pensieri nella gente secondo i quali questa società non può fallire l’obiettivo finale».

«Spesso queste situazioni avvengono, altre società poi si sono trovate a pagare amaramente compiendo tre passi indietro dopo averne fatto uno in avanti. Al contrario per noi la solidità è un punto cardine. Come buona azienda abbiamo predisposto tutto per regalarci questo secondo miracolo sportivo. Che può sembrare anche più razionale rispetto a due anni fa, proprio per i motivi che ho appena enunciato. Per evitare che si inneschi un ragionamento sbagliato va detto che una società come Frosinone ha il diritto di ambire e di sognare ma non ha il dovere di farlo a tutti i costi. Tempo fa dissi che la serie B per il Frosinone rappresenta il Paradiso, la serie A significherebbe avere il trono al fianco del Padreterno».

Il dg giallazzurro è un libro aperto. Il suo ragionamento non ammette tagli nemmeno alle pause. «In alcuni casi – prosegue Salvini – il tifoso tende sempre a pretendere qualcosa in più. Capisco che quando perdi uno voglia pareggiare, capisco che se stai pareggiando il tifoso voglia vincere ma che in tribuna si parli a vuoto sulle fasi di una partita ma dà l’idea che c’è la sensazione che l’obiettivo sia un dovere. L’obiettivo, ripeto, è un diritto: perché tutti stanno facendo del tutto per regalarsi questo diritto ma non deve mai passare l’idea che debba diventare un dovere».

«Nonostante questa piazza abbia scalato posizioni incredibili assestandosi tra le 25 società più note negli ultimi 10 anni, il pensiero va ricollocato a quelle che sono le nostre potenzialità che vengono poi moltiplicate dalla capacità amministrativa e imprenditoriale del presidente Maurizio Stirpe. E allora il messaggio che il presidente ha voluto che riportassi è quello di limare le aspettative. Come diceva un vecchio maestro come Roberto Clagluna “le partite si possono vincere, pareggiare ed anche perdere ma oltre questo non succede niente”. Il messaggio deve essere questo».

Salvini scende sul territorio, la partita di Ferrara. «La partita di domenica è aperta ad ogni risultato. Ma proprio per questo non preclude nulla a nessuna delle due. A mio parere, parere del tutto personale, la Spal la vedo quasi avvantaggiata rispetto a Verona e Frosinone. Prima di tutto perché è allenata da un tecnico che ha fatto tanta gavetta nel settore giovanile. Merita rispetto perché sa combattere contro ogni evenienza. In secondo luogo perché come possiamo non paragonare la Spal alla nostra storia di due anni fa? E poi ogni anno c’è una sorpresa. Ecco, Frosinone e Verona dovranno faticare tanto. Sono scontate come realtà. La Spal la vedo avvantaggiata per una sorta di spensieratezza che ci fa ricordare il Frosinone di due anni fa. Che di questi periodo nessuno di noi e di voi poteva pensare catapultato in A. Questa spensieratezza dà qualche preoccupazione».

E’ il momento delle domande. Capitolo infortunati. «Terranova ha fatto degli esami diagnostici, da domani potrebbe essere riaggregato alla squadra. Il ragazzo aveva una infiammazione al gemello del polpaccio sinistro che sembra rientrata. Non essendo un ragazzino magari può essere più portato a qualche acciacco in più rispetto ad un diciottenne ma è una cosa superata. Matteo Ciofani invece sta facendo il suo decorso. Vorrei ringraziare a tal proposito il dottor Oliviero Comandini, un’eccellenza presso l’Ospedale di Frosinone: ha curato Matteo in orari davvero poco consoni, il ragazzo farà ulteriori accertamenti e nel giro di 10 giorni potrebbe tornare a disposizione».

«Il dottor Comandini un anno fa fece già un altro grande intervento, su un ragazzino della under 14 che io pensavo restasse zoppo e invece oggi è titolare nella sua squadra. Quando operatori della Sanità e del tanto vituperato ospedale di Frosinone lavorano in questi modo mi fa piacere parlarne. Anche perché il dottor Comandini è entrato nel nostro staff come consulente ortopedico e merita il giusto riconoscimento per la sua grande passione e competenza».

Torna la discussione sul presunto silenzio stampa che silenzio stampa non è: «Se sto parlando – dice Salvini – si può parlare di silenzio stampa?».

Il tasto va sul golden boy Luca Paganini che sta per riaggregarsi al gruppo dopo le visite svolte a Villa Stuart: «Luca sta lavorando molto bene, non è fatto tramontato un suo rientro. Sono 15 giorni che lavora a Ferentino. Tra le seconda e terza settimana di aprile è ipotizzabile che faccia una partita con la Primavera. E quando sarà il momento la società troverà il sistema di poter avvalersi delle sue indiscusse qualità. Lo aspettiamo tutti a braccia aperte, non vediamo l’ora che rientri».

C’è spazio per il caso-Lega e le parole in libertà di Fabiani (leggi qui il precedente). «Io sono stato abituato – prosegue Salvini – che quando i generali parlano tra loro, gli attendenti debbono fare silenzio. E’ chiaro che tutta la società debba ringraziare il presidente Stirpe. Però eviterei di fare commenti perché sono aspetti legati alla politica calcistica di cui hanno diritto a parlarne le proprietà. Il mio intervento passa in secondo piano perché dall’alto della sua esperienza a tutti i livelli non prenderà mai strade sbagliate. Quanto alla deficienza delle persone che frequentano l’ambiente calcistico (ogni riferimento è puramente casuale…) non credo e non penso che il Frosinone possa avere ripercussioni perché è talmente forte che riesce a superare ‘agenti’ esterni. Non è il calcio ad essere sporco ma qualche persona che si diverte ad insozzarlo».

Spazio anche allo Stadio. «Obiettivo è che a giugno possano iniziare i collaudi. Facciamo incursioni settimanali per verificare i lavori. Spogliatoi e chioschi in muratura, un tocco in più. Salire quelle scale che portano alla tribuna centrale dà una sensazione incredibile. Per chi è venuto come me 10-11 anni fa era abituato a fare miracoli continui, salire quelle scale e vedere un stadio del genere è commovente».

Non è stato un colpo di Stato, nemmeno silenzio stampa, più chiaro di così: 42’ di conferenza del direttore generale sono una cosa seria e qualificata.

 

 

Entra nella stanza di G.Lanzi con tutti i suoi articoli

§