Calciomercato – La parabola discendente dell’austrociociaro Gucher

Giovanni Lanzi

Se lo chiamano 'Il Maestro' non è un caso

 

di GIOVANNI LANZI
Giornalista temporaneamente senza carta

 

CALCIOMERCATO / Il mediano piace al Vicenza che mette sul piatto (oneroso) il terzino D’’Elia o il centrale Zaccardo. Gori, sirene da Palermo
La parabola discendente dell’’austrociociaro Gucher
Interessa anche al Pescara e all’’Avellino che vorrebbe Crivello. E dove c’’è un attaccante, il congolese Mokulu, che il club canarino voleva un anno fa

 
 
L’’austrociociaro Robert Gucher sul piede di partenza, destinazione Vicenza (e noi ve lo avevamo detto: leggi qui il precedente del 12 dicembre scorso) dove sarebbe in piedi uno scambio con il terzino sinistro Salvatore D’’Elia, napoletano di Mugnano classe ‘’89. Il club biancorosso però vorrebbe monetizzare, il Frosinone da quell’’orecchio non ci sente, pure perché 300mila euro hanno la coda. In alternativa c’è lo scambio il centrale Zaccardo: ipotesi remotissima, anche se il Vicenza spinge. Ma non va esclusa anche la pista-Pescara che ha dato il benservito ad Aquilani e un tentativo dell’’Avellino che appare molto tenue.

Per l’’austrociociaro una vita con la maglia del Frosinone (salvo l’’esperienza con il Genoa Primavera con la conquista dello scudetto di categoria) da quando, giovanissimo, sbarcò da una squadra giovanile austriaca all’’ombra del campanile con il ‘gemello’ ‘Didi’ Elsneg, attaccante. Pescato dall’’allora dg canarino, Enrico Graziani. Fu Pierino Braglia a lanciarlo, in una partita da ‘dentro o fuori’ contro il Modena. Il resto è storia scritta, inutile fare un rewind per troppo tempo. Gucher ha collezionato due promozioni di fila con la maglia del Frosinone, da protagonista. Con Stellone in panchina.

Ma Gucher praticamente da un anno vive ai margini del Frosinone. Esattamente dalla trasferta di Torino, nell’’Olimpico granata. Quel pomeriggio sull’’austrociociaro Robert – – che pure il presidente Maurizio Stirpe aveva gratificato con contratti importanti negli anni – iniziarono a scorrere i titoli di coda, nonostante il passaggio da un allenatore (Stellone) ad un altro (Marino) e da una stagione (serie A) all’’altra (Serie B). Proprio sotto la regia di Roberto Stellone, che pure lo aveva voluto titolarissimo nelle stagioni dei trionfi, iniziò la parabola discendente.

Gucher a fine stagione non ebbe richieste, il suo agente l’’ultimo giorno di mercato prospettò l’’interesse di una società di serie A. Non specificando mai di quale nazione, però. Gucher rimase, il Frosinone però non ha abboccato stavolta. Non rispondendo alla richiesta di prolungamento del contratto richiesto dall’’agente dell’’austrociociaro, l’’austriaco doc Max Hagmayr. Di fatto mettendo Gucher nella condizione di trovare una squadra, visto che il contratto è in scadenza.

Gucher in questa metà stagione non ha avuto spazio. Meglio dire, non lo ha meritato più di tanto perché quando è sceso in campo, centrocampo a tre o a quattro che fosse, non ha fatto spellare le mani. Ed anche perché, al di là delle frasi di circostanza di don Pasquale Marino che racconta di tutti i giocatori sulla corda durante gli allenamenti, il ragazzo è apparso sempre scontento del suo ‘status’ di riserva delle riserve. Che però non ha mai provato davvero a modificare. Adesso c’’è questa chance.

Col Vicenza la possibilità di scambiare una pedina. Ma anche con l’’Avellino, dove gioca la punta Benjamin Mokulu (classe ‘’89), congolese naturalizzato belga che il Frosinone aveva cercato già negli ultimi giorni della sessione di mercato invernale della stagione scorsa. L’’Avellino per la cronaca avrebbe in agenda anche Roberto Crivello e Matteo Ciofani ma il ds Giannitti non aprirà nemmeno la trattativa.

A proposito di attaccante è da capire anche cosa intenderà fare il Frosinone: Dionisi e Daniel Ciofani vanno avanti a suon di gol, per Cocco (che con il Frosinone dovrebbe avere un prestito biennale dal Pescara) ci sono delle valutazioni da fare. Il ragazzo ha mezzi tecnici di primissimo piano ma qualche problema fisico lo sta limitando.

Valutazioni che riguardano anche la posizione di Paganini: l’’intervento chirurgico al legamento del ginocchio destro lo dovrebbe riconsegnare prima della fine del campionato ma bisogna vedere anche come (e se) preservargli il posto nella lista da consegnare alla Lega al termine della sessione invernale di mercato. Il valore del ragazzo è fuori discussione ma nessuno vuole fargli bruciare le tappe del recupero solo perché occupa una casella. Alle sue spalle incerta anche la posizione del giovane ucraino Csurko che sotto il profilo tecnico è in grado di fare cose interessanti ma tatticamente non ha metabolizzato l’impatto con il campionato italiano.

Infine nelle ultime ore è rimbalzata anche la voce che da Palermo vorrebbe ‘Genio’ Corini interessato al centrocampista Mirko Gori che sabato sera dopo la vittoria sul Benevento si è fermato a parlare a lungo con il suo agente, l’avvocato Paolo Rodella. Ma Gori (al pari dello sfortunato Paganini) è un valore assoluto per lo schieramento di Marino.

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